Anna Lajolo racconta 'Una rosa di donne'

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05/08/2016, ore 09:55

L'universo femminile attraverso le storie
L'AUTRICE È CHIAVARESE D'ADOZIONE

OGNI racconto, di per sé, ha la levità di un fiocco di neve, di una piuma intercettata nel vento, di un granello di pulviscolo attraversato da un raggio di sole. Tuttavia, nel suo insieme, il florilegio di storie femminili, raccolte con sensibile partecipazione da Anna Lajolo nel suo "Una rosa di donne" (edito da Gammarò) ha la forza dirompente di certe verità sussurrate, rese evidenti all'improvviso, in punta di piedi, ma con innegabile forza.
Lajolo è scrittrice dalla penna raffinata, capace di tratteggiare le vite di tante donne diverse, con un'empatia elegante e discreta, che non rischia mai di inciampare nella retorica di certo deleterio femminismo. I racconti di questa rosa tutta femminile, sanno mettere in luce la femminilità con la F maiuscola delle sue protagoniste, che non è il coté volgare e malizioso di certa civetteria, ma l'umanissima cifra, che accomuna esseri umani tanto diversi ma spesso uniti da un indicibile filo rosso.
Madri, mogli, figlie, lavoratrici, amanti è un universo vasto e variegato quello raccontato da Anna, donna speciale, che sa mostrare ( senza mettersi in mostra) l'eccezionale che esiste in ogni quotidiano delle sue donne. Alla Lajolo, torinese, vive a Roma ma soggiorna spesso a Chiavari con Guido Lombardi, compagno di vita e di professione, firmando a quattro mani con lui documentari, film, libri e programmi d'inchiesta, soprattutto sociale. Fra i vari volumi si ricordano L'isola in capo al mondo (Nuova ERI, 1994); La nave di pietra (De Ferrari, 1999); Le lettere di Tristan (Le MNi, 2006); Nel respiro del fiume (Gammarò editori, 2009) e Bella è la luce del giorno ( Internòs Edizioni, 2015).
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