Una new entry fra le thriller writers italiane, perdonatemi questo incipit molto anglofilo ma Cristina Cicognini ha immaginato un commissario, Arrigo Corvi, che ama Shakespeare, da cui trae ispirazione, e che vive con il suo amatissimo cane a cui ha dato il nome di Jeeves, personaggio creato dallo scrittore umoristico inglese P. G. Wodehouse.
Complimenti per questo esordio all’autrice che ha creato come location per la sua prima storia (che mi auguro abbiano un seguito NdR) Conaglia, una cittadina del Basso Lodigiano “circondata da campi coltivati e distesi di capannoni” dove incombe spesso la nebbia e dove avvengono due omicidi su cui il commissario deve indagare.
È sì un giallo ma è, soprattutto, un delizioso romanzo le cui formidabili protagoniste sono Adelaide, architetta, sua sorella Costanza, avvocata, e la loro madre Noemi, la cui caratterizzazione psicologica è perfetta così come quella del commissario che speriamo di ritrovare al più presto insieme alla sua affiatata squadra in una nuova avventura: ad maiora, Cristina!
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