Miss Marx e Nilde Iotti. La storia nello sguardo di due donne

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28/12/2016, ore 10:50

Napoli. Giovanna Borrello, nella sede della sua Metis, scuola di counseling filosofico, ha presentato lo scorso 16 dicembre due libri di due donne, entrambi pubblicati nel 2016, dedicati a due donne: l’una è Barbara Minniti, giornalista ed ora scrittrice, che ha raccontato la vita di Eleonor Marx detta Tussy, l’ultima figlia di Karl Marx, il suo impegno politico, sindacale e culturale nell’Inghilterra vittoriana, e la sua sconfitta finale, un suicidio per problemi personali, si direbbe oggi; l’altra è Luisa Cavaliere, oggi animatrice culturale e turistica cilentana, dopo una vita di impegno sociale e politico, e nel femminismo, che parla del proprio rapporto con un’icona del comunismo italiano, e cioè Nilde Iotti.

Giovanna Borrello ha intuito che, pur nella diversità di metodo, stile e tono, entrambe le autrici fanno qualcosa che alle donne riesce tutto sommato facile, non così agli uomini: partono dal vissuto per parlare di storia, e parlano di storia parlando di se stesse. La storia in questione è quella del comunismo. E su questo si è snodata la discussione nel corso della presentazione alla quale Giovanna Borrello ha invitato due uomini, un giornalista, Ottavio Ragone, capo della redazione napoletana di Repubblica, e Berardo Impegno, filosofo e, soprattutto, politico della sinistra. Il conflitto tra la morale dell’epoca vittoriana e un modo di vivere improntato all’ateismo e alla libertà...

di Patrizia Melluso

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