CorriereAL di domenica 5 aprile 2020
di Angelo Marenzana
Firma autorevole, quella del torinese Massimo Novelli, nel campo del giornalismo, della letteratura e della ricerca storica. Oggi è ospite di ALlibri con il suo romanzo Pierrot Le Fou (storia del bandito che leggeva Boris Vian e della sua donna) pubblicato dalla casa editrice Oltre. La sua ricca esperienza nel campo della scrittura lo ha portato nel passato a distinguersi come autore di libri dedicati a significative figure della storia minore e della letteratura come Guido Seborga, Renzo Novatore, Sante Pollastro, Stefano Terra e altri.
In questa sua ultima pubblicazione ci propone l’avvincente biografia di Pierre Carrot, più conosciuto con il soprannome di Pierrot le fou, considerato dalla polizia francese il nemico numero uno, una figura che il regista Jean-Luc Godard fece rivivere nel film del 1965 Il bandito delle 11 nell’interpretazione di Jean-Paul Belmondo. Anche nel romanzo di Novelli, il personaggio di Pierrot Le fou ritorna in veste di protagonista delle cronache degli anni che vanno dal 1940 al dopo guerra con la leggenda delle sue imprese, del suo amore per la bella Katia e della sua incerta uscita di scena. Massimo Novelli ce ne fa un ritratto a tutto tondo sullo sfondo dell’epoca, quello degli esistenzialisti, delle caves, di Juliette Greco, Sartre e Boris Vian, che lui, tra una rapina e l’altra, tra un carcere, una fuga e l’altra, ha attraversato.
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