nybramedia.it di venerdģ 10 aprile 2020
In arabo Mektoub significa Č scritto.
Quelle 7 lettere erano tatuate sul corpo di Pierre Carrot, noto nel secondo dopoguerra alla cronaca nera e alla polizia francese quale “Pierrot le Fou”.
di Armando Adolgiso
Alto, robusto, capelli castani, coraggioso, rapinava dileguandosi poi come un fantasma, sparava come non riesce a nessun fantasma, rilasciava interviste spavalde, e spericolate visto ch’era un latitante, beffando ripetutamente i poliziotti che gli davano la caccia.
E ancora: tombeur de femmes (siamo in Francia, o no?... là dicono così).
E fu proprio per rincorrere l’italiana Katia, il suo grande amore, che la sua fuga finì a Parigi la sera di un caldissimo mercoledì 28 luglio 1948. Finì sui tetti dopo un tentativo di fuga attraverso un camino finendo in mutande, sporco di fuliggine tra i poliziotti capitanati da un certo Borniche che è per Pierre quello che fu Javert per Mario dei Miserabili (siamo in Francia, o no?). Arrestati con lui anche un amico di Pierre e Katia.
Mektoub.
Due giorni dopo l’arresto si fa fotografare dai giornali mentre stringe fra le mani il libro “Sputerò sulle vostre tombe” di Boris Vian. Scelta letteraria voluta? Chissà.
La storia di questo bandito che non riesce ad essere antipatico nonostante gli omicidi commessi e un comportamento non da “duro” perché negli interrogatori fece i nomi di parecchi suoi complici, è stata pubblicata da Edizioni Oltre, è intitolata Pierrot le Fou Storia del bandito che leggeva Boris Vian e della sua donna Ne è autore Massimo Novelli.
Torinese, scrittore e giornalista, ha scritto diversi libri di storia e di letteratura.
Nella sua bibliografia: “L’uomo di Bordighera. Indagine su Guido Seborga” (Spoon River, 2003); “Corbari, Iris e gli altri. Un racconto della Resistenza” (Spoon River, 2003); “La furibonda anarchia. Vite di Renzo Novatore, poeta e Sante Pollastro”; bandito (Araba Fenice, 2007); “La cambiale dei Mille e altre storie del Risorgimento” (Interlinea, 2011); “La grande armata dei dispersi e dei visionari. Vita dello scrittore Stefano Terra” (Ediesse 2015); “Vita breve e rivoluzioni perdute di Napoleone-Luigi Bonaparte” (Aragno, 2019).
E ancora: tombeur de femmes (siamo in Francia, o no?... là dicono così).
E fu proprio per rincorrere l’italiana Katia, il suo grande amore, che la sua fuga finì a Parigi la sera di un caldissimo mercoledì 28 luglio 1948. Finì sui tetti dopo un tentativo di fuga attraverso un camino finendo in mutande, sporco di fuliggine tra i poliziotti capitanati da un certo Borniche che è per Pierre quello che fu Javert per Mario dei Miserabili (siamo in Francia, o no?). Arrestati con lui anche un amico di Pierre e Katia.
Mektoub.
Due giorni dopo l’arresto si fa fotografare dai giornali mentre stringe fra le mani il libro “Sputerò sulle vostre tombe” di Boris Vian. Scelta letteraria voluta? Chissà.
La storia di questo bandito che non riesce ad essere antipatico nonostante gli omicidi commessi e un comportamento non da “duro” perché negli interrogatori fece i nomi di parecchi suoi complici, è stata pubblicata da Edizioni Oltre, è intitolata Pierrot le Fou Storia del bandito che leggeva Boris Vian e della sua donna Ne è autore Massimo Novelli.
Torinese, scrittore e giornalista, ha scritto diversi libri di storia e di letteratura.
Nella sua bibliografia: “L’uomo di Bordighera. Indagine su Guido Seborga” (Spoon River, 2003); “Corbari, Iris e gli altri. Un racconto della Resistenza” (Spoon River, 2003); “La furibonda anarchia. Vite di Renzo Novatore, poeta e Sante Pollastro”; bandito (Araba Fenice, 2007); “La cambiale dei Mille e altre storie del Risorgimento” (Interlinea, 2011); “La grande armata dei dispersi e dei visionari. Vita dello scrittore Stefano Terra” (Ediesse 2015); “Vita breve e rivoluzioni perdute di Napoleone-Luigi Bonaparte” (Aragno, 2019).
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