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“Il tendone dei sogni”: attraversare la vita con gli occhi dell’incanto
Modulazioni temporali di domenica 13 settembre 2020
“Il tendone dei sogni” č la storia della vita, fino ad oggi, della sua autrice Sanja Hiblović Regazzoni

di Laura Franchi
E che vita! Nata a Dubrovnik, ha vissuto tra Cavtat e Belgrado, divisa tra l’affetto della madre e del padre che si separano. È un’infanzia difficile, Sanja impara presto a ingoiare le lacrime sull’aereo che da sola, la porta avanti e indietro tra le due città in base al calendario delle vacanze. Impara presto anche a mentire a fin di bene, e nelle lettere che da Belgrado scrive alla madre sorvola sulle difficoltà ad ambientarsi, sul profondo senso di dolore che prova per non condividere ogni istante con gli affetti lasciati a Cavtat. Eppure, fin da piccola, Sanja mostra la sua vera natura: quella di una persona che ama in modo sincero e sa farsi amare in modo altrettanto sincero, creando legami duraturi nel tempo, non importa dove si trovi. Sanja è dall’amore che si lascia sempre guidare e forse è questo che la porta a un primo matrimonio ancora molto giovane, diventando madre a sua volta della piccola Katarina.

“L’ultima estate che trascorsi con tutti i miei amici della Jugoslavia fu nel 1991. Qualcosa di terribile bolliva nella pentola del nostro paese. (…) Quell’anno la mia patria si dissolse, il io matrimonio fallì, molti dei miei sogni crollarono.”


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Modulazioni temporali - domenica 13 settembre 2020
“Il tendone dei sogni” č la storia della vita, fino ad oggi, della sua autrice Sanja Hiblović Regazzoni

di Laura Franchi
E che vita! Nata a Dubrovnik, ha vissuto tra Cavtat e Belgrado, divisa tra l’affetto della madre e del padre che si separano. È un’infanzia difficile, Sanja impara presto a ingoiare le lacrime sull’aereo che da sola, la porta avanti e indietro tra le due città in base al calendario delle vacanze. Impara presto anche a mentire a fin di bene, e nelle lettere che da Belgrado scrive alla madre sorvola sulle difficoltà ad ambientarsi, sul profondo senso di dolore che prova per non condividere ogni istante con gli affetti lasciati a Cavtat. Eppure, fin da piccola, Sanja mostra la sua vera natura: quella di una persona che ama in modo sincero e sa farsi amare in modo altrettanto sincero, creando legami duraturi nel tempo, non importa dove si trovi. Sanja è dall’amore che si lascia sempre guidare e forse è questo che la porta a un primo matrimonio ancora molto giovane, diventando madre a sua volta della piccola Katarina.

“L’ultima estate che trascorsi con tutti i miei amici della Jugoslavia fu nel 1991. Qualcosa di terribile bolliva nella pentola del nostro paese. (…) Quell’anno la mia patria si dissolse, il io matrimonio fallì, molti dei miei sogni crollarono.”


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