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"Miss Marx" di Barbara Minniti
Teatri e Culture di luned 12 ottobre 2020


di Elide Apice
Eleonor Marx, morta suicida, si apre cosi “Miss Marx- la figlia del Capitale”, di Barbara Minniti (OltreEdizioni) a metà tra il saggio e il racconto.
Ed è la storia della terza figlia di Marx, della sua vita ai limiti, del suo opporsi al bigottismo, della sua necessità di essere, della capacità di liberarsi dai lacci familiari cercando indipendenza economica (a soli 18 cerco e trovò un lavoro), della sua successiva frustrazione soprattutto a seguito della convivenza voluta, ma infelice con l’inaffidabile Edward Aveling.
Un libro che accanto alla storia personale narra di un’epoca in cui si posero le basi per l’Europa, dell’affermarsi di una ideologia dirompente-
Il tutto in uno stile apparentemente leggero che ne fa un testo facilmente leggibile e la cui narrazione è basata su ricerche storiche e arricchita, al termine, dauna ricca appendice di approfondimenti.
Eleanor, Tussy per tutti, era nata nel 1855 quando suo padre Carl Marx era esule a Londra.
La famiglia fu amica di Engels che più volte fu di aiuto anche per la parte economica.
Tussy è cresciuta respirando le istanze politiche e sociali di suo padre fino a diventare attivista.
Poco si sapeva di lei fino a questo saggio che offre la scoperta di un personaggio poliedrico, fu tra l’altro, traduttrice, e soprattutto riaccende un faro sulla passione politica di Marx il cui pensiero viene inquadrato in quella società inglese, siamo nella seconda ricoluzione industriale, in qualche modo aperta alle istanze operaie.


leggi l'articolo integrale su Teatri e Culture
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Teatri e Culture - luned 12 ottobre 2020


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Eleonor Marx, morta suicida, si apre cosi “Miss Marx- la figlia del Capitale”, di Barbara Minniti (OltreEdizioni) a metà tra il saggio e il racconto.
Ed è la storia della terza figlia di Marx, della sua vita ai limiti, del suo opporsi al bigottismo, della sua necessità di essere, della capacità di liberarsi dai lacci familiari cercando indipendenza economica (a soli 18 cerco e trovò un lavoro), della sua successiva frustrazione soprattutto a seguito della convivenza voluta, ma infelice con l’inaffidabile Edward Aveling.
Un libro che accanto alla storia personale narra di un’epoca in cui si posero le basi per l’Europa, dell’affermarsi di una ideologia dirompente-
Il tutto in uno stile apparentemente leggero che ne fa un testo facilmente leggibile e la cui narrazione è basata su ricerche storiche e arricchita, al termine, dauna ricca appendice di approfondimenti.
Eleanor, Tussy per tutti, era nata nel 1855 quando suo padre Carl Marx era esule a Londra.
La famiglia fu amica di Engels che più volte fu di aiuto anche per la parte economica.
Tussy è cresciuta respirando le istanze politiche e sociali di suo padre fino a diventare attivista.
Poco si sapeva di lei fino a questo saggio che offre la scoperta di un personaggio poliedrico, fu tra l’altro, traduttrice, e soprattutto riaccende un faro sulla passione politica di Marx il cui pensiero viene inquadrato in quella società inglese, siamo nella seconda ricoluzione industriale, in qualche modo aperta alle istanze operaie.


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