Il Corriere Apuano di marted 8 dicembre 2020
di Marco Angella
Nel giugno dell’anno della pandemia la casa editrice Töpffer, diretta dal poliedrico artista Beppe Mecconi, ha dato alla luce un prezioso libro, in ottima veste, intitolato “Riomaggiore. I Diari, i Disegni” (142 pagine), che propone gli scritti e gli schizzi del famoso maestro macchiaiolo fiorentino Telemaco Signorini (1835 – 1901) dedicati all’incantevole località delle Cinque Terre.
Come annota il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia nel suo contributo: “La sorpresa più grande del 2019 è stato il ritrovamento casuale, negli archivi del Comune, di due schizzi a matita di Telemaco Signorini che raffigurano personaggi del borgo, Adamo e Girumina dei Purin. …Questo ritrovamento ha un immenso valore storico, perché attraverso le opere di Signorini è possibile ritrovare momenti, volti e ambienti della Riomaggiore di fine Ottocento. Dalle sue opere e dai racconti emerge la vita del borgo, lo spirito ruvido della nostra comunità.”
La storica dell’arte Marzia Ratti apre la prefazione così: “Signorini scoprì fortuitamente Riomaggiore in una bruciante giornata di luglio del 1860. Fu una fascinazione immediata. Il suo sogno di raggiungere un mare più vasto di quello del Golfo della Spezia si era avverato…” A quel folgorante incontro del 1860 seguirono diversi ritorni fino al 1899. Va precisato che il diario dei giorni di Signorini a Riomaggiore fu pubblicato postumo una prima volta per iniziativa del fratello Paolo (1911) e poi nella magnifica edizione in-folio di Le Monnier nel 1942, che viene qui riproposta con l’apparato figurativo.
Sempre la Ratti sostiene: “Forse nessun paese come Riomaggiore ha avuto una cronaca visiva così documentata tanto nelle caratteristiche delle persone, quanto dei luoghi. E solo per la scarsa conoscenza dei dettagli raffigurati, fino a non molti anni fa tanti dipinti sono stati erroneamente identificati con altri posti”. Per comprendere il pregio di questa pubblicazione bisogna accarezzarne le pagine soffermandosi sui singoli disegni e, leggendo a voce alta, sentire risuonare le parole del famoso pittore.
Per provare a immergersi nel contenuto riporto un passo del diario di Telemaco Signorini sulla “scoperta” di Riomaggiore nel 1860 ed in particolare sulla discesa alla marina: “E là si ebbe il risveglio il più voluttuoso di tutti i nostri sensi. La nostra vista, uscita dalle tenebre, spaziò negli infiniti azzurri di quelle profondità smeraldine. L’olfatto si inebriò di quel salso e penetrante odore marino. L’udito gioì del suono solenne dell’onda vittoriosa, che, col suo movimento ritmico, flagellava indomita le rocce dirupate e strappava di bocca al Rio, che ci si precipitava, le umane immondizie, purificandole e sperdendole nell’infinito suo seno eternamente sano e pulito. …”
Per saperne di più non resta che acquistare il libro, diffuso anche on line dal marchio editoriale Töpffer (www.topffer.it), dedicato all’illustratore e scrittore svizzero Rodolphe Töpffer (1799 –1846), considerato uno degli inventori del fumetto.
Come annota il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia nel suo contributo: “La sorpresa più grande del 2019 è stato il ritrovamento casuale, negli archivi del Comune, di due schizzi a matita di Telemaco Signorini che raffigurano personaggi del borgo, Adamo e Girumina dei Purin. …Questo ritrovamento ha un immenso valore storico, perché attraverso le opere di Signorini è possibile ritrovare momenti, volti e ambienti della Riomaggiore di fine Ottocento. Dalle sue opere e dai racconti emerge la vita del borgo, lo spirito ruvido della nostra comunità.”
La storica dell’arte Marzia Ratti apre la prefazione così: “Signorini scoprì fortuitamente Riomaggiore in una bruciante giornata di luglio del 1860. Fu una fascinazione immediata. Il suo sogno di raggiungere un mare più vasto di quello del Golfo della Spezia si era avverato…” A quel folgorante incontro del 1860 seguirono diversi ritorni fino al 1899. Va precisato che il diario dei giorni di Signorini a Riomaggiore fu pubblicato postumo una prima volta per iniziativa del fratello Paolo (1911) e poi nella magnifica edizione in-folio di Le Monnier nel 1942, che viene qui riproposta con l’apparato figurativo.
Sempre la Ratti sostiene: “Forse nessun paese come Riomaggiore ha avuto una cronaca visiva così documentata tanto nelle caratteristiche delle persone, quanto dei luoghi. E solo per la scarsa conoscenza dei dettagli raffigurati, fino a non molti anni fa tanti dipinti sono stati erroneamente identificati con altri posti”. Per comprendere il pregio di questa pubblicazione bisogna accarezzarne le pagine soffermandosi sui singoli disegni e, leggendo a voce alta, sentire risuonare le parole del famoso pittore.
Per provare a immergersi nel contenuto riporto un passo del diario di Telemaco Signorini sulla “scoperta” di Riomaggiore nel 1860 ed in particolare sulla discesa alla marina: “E là si ebbe il risveglio il più voluttuoso di tutti i nostri sensi. La nostra vista, uscita dalle tenebre, spaziò negli infiniti azzurri di quelle profondità smeraldine. L’olfatto si inebriò di quel salso e penetrante odore marino. L’udito gioì del suono solenne dell’onda vittoriosa, che, col suo movimento ritmico, flagellava indomita le rocce dirupate e strappava di bocca al Rio, che ci si precipitava, le umane immondizie, purificandole e sperdendole nell’infinito suo seno eternamente sano e pulito. …”
Per saperne di più non resta che acquistare il libro, diffuso anche on line dal marchio editoriale Töpffer (www.topffer.it), dedicato all’illustratore e scrittore svizzero Rodolphe Töpffer (1799 –1846), considerato uno degli inventori del fumetto.
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