OTTOETRENTA.IT di gioved 15 ottobre 2015
«Corrispondenze mediterranee - viaggio nel sale e nel vento» di Ilaria Guidantoni
CASTROVILLARI (CS) – Nella terza giornata del Calabbria Teatro Festival, venerdì alle 18.30, la giornalista romana Ilaria Guidantoni, presidente della giuria che giudicherà i corti teatrali insieme a Diletta D’Ascia e Massimo Belli, presenterà i suoi ultimi lavori nell’appuntamento pomeridiano che anticipa gli spettacoli.
Da Lione, simbolo della Francia e dell’Europa continentale, a Marsiglia la città più meticcia d’Europa per attraversare quello che in arabo si chiama il mare bianco di mezzo: da Algeri la bianca, la città ferita dalla luce invincibile, ad Annaba dove Sant’Agostino, “il berbero” più f amoso al mondo fu vescovo; tra i
profumi e i misteri del Marocco, tra fascinazioni, comunità italiane insospettabili, spiritualità diverse e traffici illeciti, fino alla Tunisia “verde”, laboratorio di democrazia, mosaico armonico delle tre religioni, a un braccio di mare dalla Sicilia. Sono le voci dei migranti di un tempo, degli ebrei che hanno cercato rifugio altrove, dei nomadi così come delle donne ad aprirci un mondo nuovo. Perdersi nello sguardo dell’altro, rileggere la storia a testa in giù, cercare corrispondenze “alte” e “basse” con un viaggio nei sapori e nei profumi ma soprattutto andare incontro all’altro, anche all’alterità che è in noi, si rivela il dono autentico della vita. E’ questo il vero viaggio per chi fa della propria vita
un peregrinare inquieto ma non in fuga, né disorientato, senza mai voltarsi indietro.
[leggi l'articolo completo su ottoetrenta.it]
Da Lione, simbolo della Francia e dell’Europa continentale, a Marsiglia la città più meticcia d’Europa per attraversare quello che in arabo si chiama il mare bianco di mezzo: da Algeri la bianca, la città ferita dalla luce invincibile, ad Annaba dove Sant’Agostino, “il berbero” più f amoso al mondo fu vescovo; tra i
profumi e i misteri del Marocco, tra fascinazioni, comunità italiane insospettabili, spiritualità diverse e traffici illeciti, fino alla Tunisia “verde”, laboratorio di democrazia, mosaico armonico delle tre religioni, a un braccio di mare dalla Sicilia. Sono le voci dei migranti di un tempo, degli ebrei che hanno cercato rifugio altrove, dei nomadi così come delle donne ad aprirci un mondo nuovo. Perdersi nello sguardo dell’altro, rileggere la storia a testa in giù, cercare corrispondenze “alte” e “basse” con un viaggio nei sapori e nei profumi ma soprattutto andare incontro all’altro, anche all’alterità che è in noi, si rivela il dono autentico della vita. E’ questo il vero viaggio per chi fa della propria vita
un peregrinare inquieto ma non in fuga, né disorientato, senza mai voltarsi indietro.
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