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Nada Gašić e Giorgetta Dorfles
efferadio.it di giovedě 8 dicembre 2022


Nada Gašić
La sottile trama dell’acqua
traduzione di Dubravka Brozović

 

pagine 424, prezzo 21 euro
Oltre edizioni
Una lontana alluvione, sbiadita nella memoria collettiva. A distanza di anni, un brutale delitto. Intrecci senza scrupoli di droga e prostituzione d’alto bordo. Un piccolo testimone e i poteri oscuri di cui diventa facile bersaglio. Il tutto sullo sfondo di una città, Zagabria, che sembra vivere il suo tranquillo tran-tran quotidiano, ma cela mille torbidi segreti, proprio come la superficie dell’acqua: onnipresente, mutevole acqua, a volte salvifica, altre insidiosa, perfida e persino spietata. La sottile trama dell’acqua, seconda opera della pluripremiata Nada Gašić pubblicata dalla nostra casa editrice, è un incredibile romanzo, un puzzle da capogiro di esistenze e storie tra loro apparentemente diverse e scollegate che l’autrice, mettendo a nudo la natura e la condizione umana, fa abilmente fondere in un unico, perfetto disegno della spesso macabra giostra della vita.
Nada Gašić dal 1952 vive a Zagabria, dove ha finito le scuole, e si è laureata in Sociologia e Studi croati presso l’Università di Zagabria (1969-1974). Nell’anno scolastico 1975-1976 ha lavorato come insegnante di lingua croata presso l’Università Carolina di Praga, dal 1976 al 1978 ha collaborato con il Ministero della Cultura della Repubblica Ceca; con una borsa di studio, ha studiato lingua ceca presso il Dipartimento di Lingua Ceca, Università Carolina. Ha tradotto Harekovog (Il buon soldato Schweik) in lingua croata, Jonke. Con la casa editrice Algoritm nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo Mirna ulica, drvored (Un tranquillo viale alberato) per il quale ha ricevuto il premio DHK per il miglior libro d’esordio 2007. Con il secondo romanzo,  Voda, pavutyna ha vinto il premio “Vladimir Nazor” per la letteratura nel 2010.
 
 
Giorgetta Dorfles
La catena spezzata
pagine 154, prezzo 17 euro
Gammarò/ Oltre edizioni
Questa raccolta di racconti, intitolata “La catena spezzata”, prende certamente il titolo di uno di essi, ma si riferisce soprattutto al filo conduttore che la percorre tutta. Non sono solo le vite ad essere spezzate, per la rottura di un amore, di un’amicizia o di un congedo definitivo, a volte la scissione colpisce l’identità stessa delle persone, fino a superare il confine con la cosiddetta normalità. Ma c’è anche la storia problematica di una città, come Trieste, a ridosso di un confine particolare che ne ha permeato l’atmosfera di instabilità, riflettendosi sui suoi abitanti. I personaggi di questi racconti sono persone in bilico, fra vita e morte, normalità e follia, passione e abbandono. Le loro storie vengono descritte sottolineando l’aspetto psicologico, con qualche accenno esoterico; e non è un caso che alcuni segnali possano acquisire un significato ulteriore, a volte simbolico. Così una conchiglia può ricordare un figlio o un genitore, un labirinto può rimandare a una vita precedente, a una nave può essere ancorata una vita.
Giorgetta Dorfles è nata a Volterra, ma ha vissuto fin dai primi anni a Trieste, dove si è laureata in Lettere moderne con tesi in Estetica. Trasferitasi a Roma, svolge il ruolo di editor per un’agenzia pubblicitaria, di fotoreporter per Il giornale di Roma e di aiuto–regista e sceneggiatore in alcuni documentari per una società di produzioni televisive.
Tornata a Trieste, collabora come giornalista free-lance per le pagine culturali di alcuni giornali (Meridiano, Trieste Oggi, Il Piccolo) con recensioni di libri, interviste e inchieste, corredate anche da servizi fotografici. Sue poesie appaiono in raccolte di opere selezionate in concorsi nazionali. Suoi racconti sono inclusi nelle antologie La nostra gente racconta (Vita Nuova,1989), Trieste e un manicomio (Lint, 1998) e Racconti triestini (Arbor librorum edizioni, 2011). Nel 2006 ha realizzato una serie di video poesie, dal titolo Inclusioni, che è stata proiettata in rassegne nazionali. Come fotografa espone in due mostre personali (nel 2012 e 2017) alla Galleria Comunale d’Arte di Trieste. Nel 2008 è uscito, per i tipi de “Il ramo d’oro editore”, il romanzo: Errata Corrige – Reportage di una nevrosi. Nel 2011 per le stesse edizioni ha pubblicato una silloge di poesie dal titolo La linea del tempo, che include una videopoesia ed è illustrato da foto dell’autrice. Nel 2019 esce con Manni editori il libro di racconti Di tutti i peccati delle donne.


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efferadio.it - giovedě 8 dicembre 2022


Nada Gašić
La sottile trama dell’acqua
traduzione di Dubravka Brozović

 

pagine 424, prezzo 21 euro
Oltre edizioni
Una lontana alluvione, sbiadita nella memoria collettiva. A distanza di anni, un brutale delitto. Intrecci senza scrupoli di droga e prostituzione d’alto bordo. Un piccolo testimone e i poteri oscuri di cui diventa facile bersaglio. Il tutto sullo sfondo di una città, Zagabria, che sembra vivere il suo tranquillo tran-tran quotidiano, ma cela mille torbidi segreti, proprio come la superficie dell’acqua: onnipresente, mutevole acqua, a volte salvifica, altre insidiosa, perfida e persino spietata. La sottile trama dell’acqua, seconda opera della pluripremiata Nada Gašić pubblicata dalla nostra casa editrice, è un incredibile romanzo, un puzzle da capogiro di esistenze e storie tra loro apparentemente diverse e scollegate che l’autrice, mettendo a nudo la natura e la condizione umana, fa abilmente fondere in un unico, perfetto disegno della spesso macabra giostra della vita.
Nada Gašić dal 1952 vive a Zagabria, dove ha finito le scuole, e si è laureata in Sociologia e Studi croati presso l’Università di Zagabria (1969-1974). Nell’anno scolastico 1975-1976 ha lavorato come insegnante di lingua croata presso l’Università Carolina di Praga, dal 1976 al 1978 ha collaborato con il Ministero della Cultura della Repubblica Ceca; con una borsa di studio, ha studiato lingua ceca presso il Dipartimento di Lingua Ceca, Università Carolina. Ha tradotto Harekovog (Il buon soldato Schweik) in lingua croata, Jonke. Con la casa editrice Algoritm nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo Mirna ulica, drvored (Un tranquillo viale alberato) per il quale ha ricevuto il premio DHK per il miglior libro d’esordio 2007. Con il secondo romanzo,  Voda, pavutyna ha vinto il premio “Vladimir Nazor” per la letteratura nel 2010.
 
 
Giorgetta Dorfles
La catena spezzata
pagine 154, prezzo 17 euro
Gammarò/ Oltre edizioni
Questa raccolta di racconti, intitolata “La catena spezzata”, prende certamente il titolo di uno di essi, ma si riferisce soprattutto al filo conduttore che la percorre tutta. Non sono solo le vite ad essere spezzate, per la rottura di un amore, di un’amicizia o di un congedo definitivo, a volte la scissione colpisce l’identità stessa delle persone, fino a superare il confine con la cosiddetta normalità. Ma c’è anche la storia problematica di una città, come Trieste, a ridosso di un confine particolare che ne ha permeato l’atmosfera di instabilità, riflettendosi sui suoi abitanti. I personaggi di questi racconti sono persone in bilico, fra vita e morte, normalità e follia, passione e abbandono. Le loro storie vengono descritte sottolineando l’aspetto psicologico, con qualche accenno esoterico; e non è un caso che alcuni segnali possano acquisire un significato ulteriore, a volte simbolico. Così una conchiglia può ricordare un figlio o un genitore, un labirinto può rimandare a una vita precedente, a una nave può essere ancorata una vita.
Giorgetta Dorfles è nata a Volterra, ma ha vissuto fin dai primi anni a Trieste, dove si è laureata in Lettere moderne con tesi in Estetica. Trasferitasi a Roma, svolge il ruolo di editor per un’agenzia pubblicitaria, di fotoreporter per Il giornale di Roma e di aiuto–regista e sceneggiatore in alcuni documentari per una società di produzioni televisive.
Tornata a Trieste, collabora come giornalista free-lance per le pagine culturali di alcuni giornali (Meridiano, Trieste Oggi, Il Piccolo) con recensioni di libri, interviste e inchieste, corredate anche da servizi fotografici. Sue poesie appaiono in raccolte di opere selezionate in concorsi nazionali. Suoi racconti sono inclusi nelle antologie La nostra gente racconta (Vita Nuova,1989), Trieste e un manicomio (Lint, 1998) e Racconti triestini (Arbor librorum edizioni, 2011). Nel 2006 ha realizzato una serie di video poesie, dal titolo Inclusioni, che è stata proiettata in rassegne nazionali. Come fotografa espone in due mostre personali (nel 2012 e 2017) alla Galleria Comunale d’Arte di Trieste. Nel 2008 è uscito, per i tipi de “Il ramo d’oro editore”, il romanzo: Errata Corrige – Reportage di una nevrosi. Nel 2011 per le stesse edizioni ha pubblicato una silloge di poesie dal titolo La linea del tempo, che include una videopoesia ed è illustrato da foto dell’autrice. Nel 2019 esce con Manni editori il libro di racconti Di tutti i peccati delle donne.


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