GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO di lunedģ 29 agosto 2016
«Manuale sentimentale dell'isola di Kos» di Diego Zandel
PRESENTATO DALL'AUTORE CON UGO SBISA E STORICI ELLENICI
Dopo 70 anni, un libro italiano nell'isola greca
Dopo settant'anni dalla fine dell'amministrazione italiana di Kos (Coo), l'isola greca del Dodecaneso ha ospitato per la prima volta la presentazione di un libro italiano. Nell'affollatissimo giardino del Caffè Zero, numerosi turisti e residenti hanno seguito la presentazione di «Manuale sentimentale dell'isola di Kos» (Oltre edizioni) dello scrittore fiumano Diego Zandel (foto), collaboratore delle pagine culturali della «Gazzetta». A illustrare il volume, il giornalista della «Gazzetta» Ugo Sbisà. Alla serata, organizzata dall'animatrice culturale Giuseppina Dilillo, materana da anni residente a Kos, hanno preso parte lo storico Kostas Kojopoulos impegnato anche in veste di traduttore per la parte greca dell'uditorio e il poeta ottantenne Manolis Fortounis, a suo tempo anche traduttore dal greco per l'agenzia Ansa e per molti anni detenuto nel manicomio di Leros, durante il regime dei colonnelli, a causa della sua fede comunista. La manifestazione bilingue ha esaltato la vicinanza culturale tra il popolo italiano e quello greco, atteso che ha ricordato Kojopoulos la prima scuola di lingua italiana venne fondata a Kos ne11520, 70 dopo la caduta di Costantinopoli, col fine di favorire i commerci fra l'Egeo e l'Italia.
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Dopo 70 anni, un libro italiano nell'isola greca
Dopo settant'anni dalla fine dell'amministrazione italiana di Kos (Coo), l'isola greca del Dodecaneso ha ospitato per la prima volta la presentazione di un libro italiano. Nell'affollatissimo giardino del Caffè Zero, numerosi turisti e residenti hanno seguito la presentazione di «Manuale sentimentale dell'isola di Kos» (Oltre edizioni) dello scrittore fiumano Diego Zandel (foto), collaboratore delle pagine culturali della «Gazzetta». A illustrare il volume, il giornalista della «Gazzetta» Ugo Sbisà. Alla serata, organizzata dall'animatrice culturale Giuseppina Dilillo, materana da anni residente a Kos, hanno preso parte lo storico Kostas Kojopoulos impegnato anche in veste di traduttore per la parte greca dell'uditorio e il poeta ottantenne Manolis Fortounis, a suo tempo anche traduttore dal greco per l'agenzia Ansa e per molti anni detenuto nel manicomio di Leros, durante il regime dei colonnelli, a causa della sua fede comunista. La manifestazione bilingue ha esaltato la vicinanza culturale tra il popolo italiano e quello greco, atteso che ha ricordato Kojopoulos la prima scuola di lingua italiana venne fondata a Kos ne11520, 70 dopo la caduta di Costantinopoli, col fine di favorire i commerci fra l'Egeo e l'Italia.
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