di venerdì 9 dicembre 2016
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CONTRO L’OMOLOGAZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE
Della letteratura straniera contemporanea, o del recente passato, non conosciamo tutto. Questo perché le majors editoriali, le uniche realtà che possano spendere molto per l’acquisto dei diritti, da sempre puntano su prodotti commercialmente più solidi, e solo in parte su libri e scrittori meno vendibili ‒ non necessariamente perché meno validi ma perché meno conosciuti dal grande pubblico globale che dapprima, in patria, fa la fortuna del bestseller, e poi, nel resto del mondo, si omologa al successo avuto altrove. È un discorso, questo, che porta alcune eccezioni, ma raccontata a grandi linee la storia della narrativa di oggi si muove su questi binari.
Gli editori più piccoli, o meno strutturati, sono costretti a fare scouting tra gli autori stranieri che, pur di grande valore, sono stati meno venduti per diversi motivi: il principale dei quali è proprio la mancanza di potenzialità commerciali di cui sopra, da cui spesso deriva una mancanza di promozione adeguata e una latitanza del libro nelle librerie. Il passaparola, infatti, non sempre e non per tutti funziona. È una costrizione, questa, che però quasi sempre coincide con una predisposizione, una predilezione, una propensione dei piccoli editori alla ricerca del libro particolare, non omologato, alla scoperta di autori che meritano di essere letti e amati aldilà delle potenzialità puramente mercantili.
Per questo, Oltre Edizioni ha deciso di affrontare la sfida di una nuova collana, OLTRE CONFINE, dedicata a scrittori stranieri altrimenti ignorati, con l’intenzione di porre particolare attenzione, sempre in un’ottica di qualità delle opere, sia alle letterature più periferiche sia, più in generale, a quegli autori che vanno oltre gli standard di consumo solitamente tenuti in considerazione dalle leggi del business editoriale.
La collana, diretta da Diego Zandel, scrittore e giornalista di lungo corso, esordisce con tre autrici croate, rappresentanti di una regione geografica fino ad ora trascurata dall’editoria italiana.
[ascolta il podcast originale su RADIO 3]
[ascolta il podcast su OLTRE.IT (mp3)]
Della letteratura straniera contemporanea, o del recente passato, non conosciamo tutto. Questo perché le majors editoriali, le uniche realtà che possano spendere molto per l’acquisto dei diritti, da sempre puntano su prodotti commercialmente più solidi, e solo in parte su libri e scrittori meno vendibili ‒ non necessariamente perché meno validi ma perché meno conosciuti dal grande pubblico globale che dapprima, in patria, fa la fortuna del bestseller, e poi, nel resto del mondo, si omologa al successo avuto altrove. È un discorso, questo, che porta alcune eccezioni, ma raccontata a grandi linee la storia della narrativa di oggi si muove su questi binari.
Gli editori più piccoli, o meno strutturati, sono costretti a fare scouting tra gli autori stranieri che, pur di grande valore, sono stati meno venduti per diversi motivi: il principale dei quali è proprio la mancanza di potenzialità commerciali di cui sopra, da cui spesso deriva una mancanza di promozione adeguata e una latitanza del libro nelle librerie. Il passaparola, infatti, non sempre e non per tutti funziona. È una costrizione, questa, che però quasi sempre coincide con una predisposizione, una predilezione, una propensione dei piccoli editori alla ricerca del libro particolare, non omologato, alla scoperta di autori che meritano di essere letti e amati aldilà delle potenzialità puramente mercantili.
Per questo, Oltre Edizioni ha deciso di affrontare la sfida di una nuova collana, OLTRE CONFINE, dedicata a scrittori stranieri altrimenti ignorati, con l’intenzione di porre particolare attenzione, sempre in un’ottica di qualità delle opere, sia alle letterature più periferiche sia, più in generale, a quegli autori che vanno oltre gli standard di consumo solitamente tenuti in considerazione dalle leggi del business editoriale.
La collana, diretta da Diego Zandel, scrittore e giornalista di lungo corso, esordisce con tre autrici croate, rappresentanti di una regione geografica fino ad ora trascurata dall’editoria italiana.
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