GIORNALE DELL'ARTE di marted 28 febbraio 2017
«Parigi» di Camilla Marini
«Com’era questa Parigi? Che nome imponente! […] Parigi, più vasta dell'oceano, brillava agli occhi di Emma in una atmosfera vermiglia». Così l’eroina di Flaubert, centosessant’anni fa, immaginava e sognava la capitale francese che oggi continua a conservare quel fascino di «piacere e di crimine» per più di ventotto milioni di turisti ogni anno. E in più, da sempre, Parigi è una città «femminile», per le donne straordinarie che vi hanno vissuto e lavorato soprattutto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, nel momento della nascita delle avanguardie, e per la traccia indelebile che vi hanno lasciato.
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