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Papa Francesco in Mongolia. Udienza privata a Ulan Bator per l’antropologo Bellatalla
La Nazione di mercoledģ 6 settembre 2023
Il professore universitario spezzino, autore per i nostri tipi di *Mongolia - la terra degli inseguitori di nuvole* e di *Gli Uomini Renna - Tsaatan: i Signori della Taiga*, chiamato per presentare il suo progetto ’Ger for Life’. "A colloquio con il pontefice per venti minuti. Una persona strepitosa, quanta emozione"

di Chiara Tenca
La Spezia, 6 settembre 2023 – Una parentesi straordinaria, anche per lui che è abituato a incontri fuori dalla norma. Un fuoriprogramma che con certezza non scorderà l’antropologo spezzino da anni di stanza in Mongolia David Bellatalla, che ha incontrato in udienza privata papa Francesco, durante la sua visita nel paese asiatico da poco conclusa. "Venti minuti con il Pontefice emozionanti – ha commentato –: una persona strepitosa, interessatissimo al nostro progetto umanitario che ha benedetto; ci ha augurato ogni bene e questa per noi è una benedizione. Un momento davvero importante. Lo staff era presente insieme a e Enkhbat, una delle ragazze madri della ’Ger for Life’. Questo il nome del progetto presentato da Bellatalla, che ne è coordinatore insieme alla Croce Rossa della Mongolia, al Santo Padre: l’obiettivo è sostenere le ragazze madri con figli disabili che vivono nel distretto di Chingeltei nella capitale della Mongolia Ulan Bator. Già avviato con successo da anni, riesce nel suo intento garantendo alloggio, sicurezza e assistenza medica ai bimbi e, in parallelo, un supporto alle madri finalizzato anche all’inserimento di queste nel mondo del lavoro: un passaggio decisivo per dar loro modo di acquisire l’autosufficienza economica, partendo da una base materiale che si estende ad una nuova fiducia.
Il titolo del progetto deriva dalla parola "ger", nome mongolo della tenda in cui trovano la propria abitazione i popoli nomadi dell’Asia centrale. "Vi dico la verità: per me fare un viaggio adesso non è tanto facile come all’inizio. Ci sono limitazioni, nel camminare, vediamo", ha dichiarato papa Francesco al termine della lunga trasferta intercontinentale nel paese asiatico, che ha ringraziato "per la generosa ospitalità". Un’occasione unica per Bellatalla, che prosegue il suo impegno fra studi e missioni umanitarie e ha al suo attivo ricerche in varie parti del mondo e pubblicato numerosi libri, studi, articoli scientifici e documentari. Dopo aver insegnato all’Università di Perth in Australia, lo spezzino si è trasferito proprio in Mongolia per insegnare Antropologia culturale e audio-visuale alla Mongolian national University di Ulan Bator. Il suo incessante lavoro a favore degli orfani e dei bimbi abbandonati della capitale, che dura ormai da una quindicina di anni, nel 2013 gli è valso la medaglia d’oro da parte del Governo del paese e dalla Croce Rossa.


leggi l'articolo integrale su La Nazione
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di Chiara Tenca
La Spezia, 6 settembre 2023 – Una parentesi straordinaria, anche per lui che è abituato a incontri fuori dalla norma. Un fuoriprogramma che con certezza non scorderà l’antropologo spezzino da anni di stanza in Mongolia David Bellatalla, che ha incontrato in udienza privata papa Francesco, durante la sua visita nel paese asiatico da poco conclusa. "Venti minuti con il Pontefice emozionanti – ha commentato –: una persona strepitosa, interessatissimo al nostro progetto umanitario che ha benedetto; ci ha augurato ogni bene e questa per noi è una benedizione. Un momento davvero importante. Lo staff era presente insieme a e Enkhbat, una delle ragazze madri della ’Ger for Life’. Questo il nome del progetto presentato da Bellatalla, che ne è coordinatore insieme alla Croce Rossa della Mongolia, al Santo Padre: l’obiettivo è sostenere le ragazze madri con figli disabili che vivono nel distretto di Chingeltei nella capitale della Mongolia Ulan Bator. Già avviato con successo da anni, riesce nel suo intento garantendo alloggio, sicurezza e assistenza medica ai bimbi e, in parallelo, un supporto alle madri finalizzato anche all’inserimento di queste nel mondo del lavoro: un passaggio decisivo per dar loro modo di acquisire l’autosufficienza economica, partendo da una base materiale che si estende ad una nuova fiducia.
Il titolo del progetto deriva dalla parola "ger", nome mongolo della tenda in cui trovano la propria abitazione i popoli nomadi dell’Asia centrale. "Vi dico la verità: per me fare un viaggio adesso non è tanto facile come all’inizio. Ci sono limitazioni, nel camminare, vediamo", ha dichiarato papa Francesco al termine della lunga trasferta intercontinentale nel paese asiatico, che ha ringraziato "per la generosa ospitalità". Un’occasione unica per Bellatalla, che prosegue il suo impegno fra studi e missioni umanitarie e ha al suo attivo ricerche in varie parti del mondo e pubblicato numerosi libri, studi, articoli scientifici e documentari. Dopo aver insegnato all’Università di Perth in Australia, lo spezzino si è trasferito proprio in Mongolia per insegnare Antropologia culturale e audio-visuale alla Mongolian national University di Ulan Bator. Il suo incessante lavoro a favore degli orfani e dei bimbi abbandonati della capitale, che dura ormai da una quindicina di anni, nel 2013 gli è valso la medaglia d’oro da parte del Governo del paese e dalla Croce Rossa.


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