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martedģ 2 luglio 2024
Diego Zandel pubblica la nuova edizione di Manuale sentimentale dell’isola di Kos con aggiornamenti di locali, ristoranti, taverne e psarotaverne

di CorNaz

Diego Zandel frequenta dal 1969 l’isola di Kos, la terza più grande del Dodecaneso dopo Rodi e Scarpantos: per 40 anni è stato sposato con Anna, originaria di quell’isola, prematuramente scomparsa. E nel ricordo di Anna, l’autore, romanziere affermato che nell’isola di Kos ha ambientato già due romanzi di successo, L’uomo di Kos e Il fratello greco, con la conoscenza di una vita vissuta all’interno di una grande famiglia greca di pastori e contadini, racconta l’isola come nessuna guida riuscirà mai a fare. Tradizioni popolari, usi, costumi, cibi, luoghi, spiagge, villaggi, ristoranti, cibi, personaggi e storia, sia quella con la S maiuscola — della quale l’Italia è grande protagonista, per essere stata l’isola, insieme al resto del Dodecaneso, suo possedimento dal 1912 al 1947 — sia quella segreta, nota solo ai residenti e a pochi altri. Una lettura avvincente e ricca di informazioni, che sarà di grande utilità, per sentirsi subito a casa, alle migliaia di italiani che ogni anno ne fanno la meta delle loro vacanze.

Con questa nuova edizione di Manuale sentimentale dell’isola di Kos ho portato alcuni aggiornamenti per quanto riguarda in particolare i locali, ristoranti, taverne e psarotaverne, nate o, meglio, da me conosciute in questi ultimi anni. Naturalmente ho seguito i miei gusti, prediligendo i posti dove non solo mi piace la cucina, ma anche dove mi trovo bene come ambiente e personale. Del resto, un libro come il mio non vuol essere la mera, classica guida, ma una sorta di dolce ricordo di mia moglie Anna, madre dei miei figli, scomparsa nel 2012 e la cui famiglia è originaria di qui, una sorta di memoir. Inoltre, vuol essere un omaggio all’isola che nel 2022 mi ha conferito la cittadinanza onoraria, sia per i miei legami familiari con la stessa e per i 54 anni di frequentazione, sia per i romanzi che qui ho ambientato (L’uomo di Kos e Il fratello greco, così come pagine di Essere Bob Lang). Insomma, ho preferito coglierne l’anima profonda. D’altra parte, dal 1969, quando giunsi a Kos per la prima volta, a oggi i cambiamenti visibili, il numero di locali, hotel, resort, spiagge accessibili sono aumentati talmente a dismisura che sarebbe impossibile raccogliere tutto, tanto da farmi scegliere solo i luoghi dove sto bene io stesso, i miei famigliari e amici greci e italiani, alcuni dei quali, Ugo Sbisà, Arianna Caputi, Massimiliano Savo, Paola Vandelli, che ringrazio, hanno contribuito a darmi alcune indicazioni. Non nascondo che, anche per la mia età, mi piacciono i posti tranquilli e poco affollati, rifuggendo dai carnai presenti in molte spiagge, alcune con odiatissimi (da me) giochi acquatici, moto d’acqua e quant’altro che faranno pure la gioia di grandi e bambini, ma non di chi cerca silenzio e tranquillità. D’altra parte, ogni età ha le sue esigenze, e la mia, così come della mia attuale moglie, Alessandra, che mi ha anch’essa dato una mano per questo manuale, è quella di starcene in santa pace, con un libro in mano. Per questo ho nostalgia di una Kos che, ahimè, è sempre più rara da trovare. (dall’introduzione)

 
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martedģ 2 luglio 2024
Diego Zandel in libreria con “L’isola di Kos. Manuale sentimentale” aggiornato
Diego Zandel pubblica la nuova edizione di Manuale sentimentale dell’isola di Kos con aggiornamenti di locali, ristoranti, taverne e psarotaverne

di CorNaz

Diego Zandel frequenta dal 1969 l’isola di Kos, la terza più grande del Dodecaneso dopo Rodi e Scarpantos: per 40 anni è stato sposato con Anna, originaria di quell’isola, prematuramente scomparsa. E nel ricordo di Anna, l’autore, romanziere affermato che nell’isola di Kos ha ambientato già due romanzi di successo, L’uomo di Kos e Il fratello greco, con la conoscenza di una vita vissuta all’interno di una grande famiglia greca di pastori e contadini, racconta l’isola come nessuna guida riuscirà mai a fare. Tradizioni popolari, usi, costumi, cibi, luoghi, spiagge, villaggi, ristoranti, cibi, personaggi e storia, sia quella con la S maiuscola — della quale l’Italia è grande protagonista, per essere stata l’isola, insieme al resto del Dodecaneso, suo possedimento dal 1912 al 1947 — sia quella segreta, nota solo ai residenti e a pochi altri. Una lettura avvincente e ricca di informazioni, che sarà di grande utilità, per sentirsi subito a casa, alle migliaia di italiani che ogni anno ne fanno la meta delle loro vacanze.

Con questa nuova edizione di Manuale sentimentale dell’isola di Kos ho portato alcuni aggiornamenti per quanto riguarda in particolare i locali, ristoranti, taverne e psarotaverne, nate o, meglio, da me conosciute in questi ultimi anni. Naturalmente ho seguito i miei gusti, prediligendo i posti dove non solo mi piace la cucina, ma anche dove mi trovo bene come ambiente e personale. Del resto, un libro come il mio non vuol essere la mera, classica guida, ma una sorta di dolce ricordo di mia moglie Anna, madre dei miei figli, scomparsa nel 2012 e la cui famiglia è originaria di qui, una sorta di memoir. Inoltre, vuol essere un omaggio all’isola che nel 2022 mi ha conferito la cittadinanza onoraria, sia per i miei legami familiari con la stessa e per i 54 anni di frequentazione, sia per i romanzi che qui ho ambientato (L’uomo di Kos e Il fratello greco, così come pagine di Essere Bob Lang). Insomma, ho preferito coglierne l’anima profonda. D’altra parte, dal 1969, quando giunsi a Kos per la prima volta, a oggi i cambiamenti visibili, il numero di locali, hotel, resort, spiagge accessibili sono aumentati talmente a dismisura che sarebbe impossibile raccogliere tutto, tanto da farmi scegliere solo i luoghi dove sto bene io stesso, i miei famigliari e amici greci e italiani, alcuni dei quali, Ugo Sbisà, Arianna Caputi, Massimiliano Savo, Paola Vandelli, che ringrazio, hanno contribuito a darmi alcune indicazioni. Non nascondo che, anche per la mia età, mi piacciono i posti tranquilli e poco affollati, rifuggendo dai carnai presenti in molte spiagge, alcune con odiatissimi (da me) giochi acquatici, moto d’acqua e quant’altro che faranno pure la gioia di grandi e bambini, ma non di chi cerca silenzio e tranquillità. D’altra parte, ogni età ha le sue esigenze, e la mia, così come della mia attuale moglie, Alessandra, che mi ha anch’essa dato una mano per questo manuale, è quella di starcene in santa pace, con un libro in mano. Per questo ho nostalgia di una Kos che, ahimè, è sempre più rara da trovare. (dall’introduzione)

 
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