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'Il treno da Mosca' di Maurizio Lo Re
IL TRILLO di mercoled 19 febbraio 2020


di Kristjan Knez
A Casa Tartini è stata presentata l’ultima fatica letteraria di Maurizio Lo Re, Il treno da Mosca (Infinito edizioni, 2019), nella quale molti sono i riferimenti storici a momenti precisi del difficile Novecento. Un omicidio dai contorni poco chiari, una donna ebrea tedesca sposata ad un italiano che la diplomazia italiana non poté salvare, una vicenda di spionaggio militare durante la guerra fredda sono i contenuti del volume. L’autore presta molta attenzione alla descrizione, ai dettagli. I riferimenti storici sono puntuali e accanto ai personaggi di fantasia troviamo Michele Lanza, un importante diplomatico italiano attivo nella capitale del Terzo Reich, il cui diario nell’immediato secondo dopoguerra (1946) uscì firmandolo con lo pseudonimo Leonardo Simoni, si tratta di Berlino, ambasciata d’Italia (1939-1943). A Torino, nel bar Cassini, Lucio Manacorda, un avvocato che lavora per un’azienda che ha rapporti con l’URSS e sperimenta grandi motori, incontra il colonnello Verdi il quale gli propone di aiutarlo nei suoi progetti in URSS.


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IL TRILLO - mercoled 19 febbraio 2020


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A Casa Tartini è stata presentata l’ultima fatica letteraria di Maurizio Lo Re, Il treno da Mosca (Infinito edizioni, 2019), nella quale molti sono i riferimenti storici a momenti precisi del difficile Novecento. Un omicidio dai contorni poco chiari, una donna ebrea tedesca sposata ad un italiano che la diplomazia italiana non poté salvare, una vicenda di spionaggio militare durante la guerra fredda sono i contenuti del volume. L’autore presta molta attenzione alla descrizione, ai dettagli. I riferimenti storici sono puntuali e accanto ai personaggi di fantasia troviamo Michele Lanza, un importante diplomatico italiano attivo nella capitale del Terzo Reich, il cui diario nell’immediato secondo dopoguerra (1946) uscì firmandolo con lo pseudonimo Leonardo Simoni, si tratta di Berlino, ambasciata d’Italia (1939-1943). A Torino, nel bar Cassini, Lucio Manacorda, un avvocato che lavora per un’azienda che ha rapporti con l’URSS e sperimenta grandi motori, incontra il colonnello Verdi il quale gli propone di aiutarlo nei suoi progetti in URSS.


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