CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
sabato 2 dicembre 2017  – ORE  17:00
Chiavari. Societą Economica, Sala Ghio-Schifini, via Ravaschieri 15

Presentazione del libro
La Rita smeralda
di Vito Molinari
 
presentazione a cura di Enrico Rovegno e Vincenzo Gueglio

letture di
Daniela Franchi

sarà presente l'Autore

Vito Molinari, nato a Sestri Levante nel 1929, vive a Milano. E' stato uno dei creatori della TV italiana: ha debuttato come regista il 3 gennaio 1954 in occasione del programma inaugurale della Rai e ha curato la regia di oltre duemila produzioni fra cui L'amico del giaguaro, La via del successo, Un due tre e l'edizione del 1962 di Canzonissima, quella, celebre, con Dario Fo, clamorosamente interrotta dalla censura. Ha curato la regia di diverse operette: nel 1965 Il pipistrello; nel 1970 Al cavallino bianco con Tony Renis, Aldo Fabrizi e Sandro Massimini; nel 1972 La principessa della Czarda con Adriana Innocenti ed Elio Pandolfi e La vedova allegra con Massimini, Eno Mucchiutti e Carlo Campanini. Ha lavorato spesso insieme al comico torinese Erminio Macario, dirigendolo nei suoi migliori lavori televisivi: Macario uno e due (1975) e Macario più (1978). Ha diretto anche alcune serie televisive: Cinquant'anni d'amore nel 1982, di cui è anche sceneggiatore, e Atelier nel 1986. Nel 1990 ha scritto, insieme a Mauro Manciotti, il libro Tutto Govi (Marietti). una esauriente biografia del comico genovese. Nel 2006 ha curato lo spettacolo teatrale Umorista sarà lei. Nel 2009 ha realizzato il commento in video per la serie di 10 DVD Carosello - La storia di un mito (uscita in edicola due anni dopo).
SCHEDA LIBRO   |   Segnala  |  Ufficio Stampa


CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
sabato 2 dicembre 2017  – ORE  17:00
Chiavari. Societą Economica, Sala Ghio-Schifini, via Ravaschieri 15

Vito Molinari
Chiavari. Societą Economica, Sala Ghio-Schifini, via Ravaschieri 15

Presentazione del libro
La Rita smeralda
di Vito Molinari
 
presentazione a cura di Enrico Rovegno e Vincenzo Gueglio

letture di
Daniela Franchi

sarà presente l'Autore

Vito Molinari, nato a Sestri Levante nel 1929, vive a Milano. E' stato uno dei creatori della TV italiana: ha debuttato come regista il 3 gennaio 1954 in occasione del programma inaugurale della Rai e ha curato la regia di oltre duemila produzioni fra cui L'amico del giaguaro, La via del successo, Un due tre e l'edizione del 1962 di Canzonissima, quella, celebre, con Dario Fo, clamorosamente interrotta dalla censura. Ha curato la regia di diverse operette: nel 1965 Il pipistrello; nel 1970 Al cavallino bianco con Tony Renis, Aldo Fabrizi e Sandro Massimini; nel 1972 La principessa della Czarda con Adriana Innocenti ed Elio Pandolfi e La vedova allegra con Massimini, Eno Mucchiutti e Carlo Campanini. Ha lavorato spesso insieme al comico torinese Erminio Macario, dirigendolo nei suoi migliori lavori televisivi: Macario uno e due (1975) e Macario più (1978). Ha diretto anche alcune serie televisive: Cinquant'anni d'amore nel 1982, di cui è anche sceneggiatore, e Atelier nel 1986. Nel 1990 ha scritto, insieme a Mauro Manciotti, il libro Tutto Govi (Marietti). una esauriente biografia del comico genovese. Nel 2006 ha curato lo spettacolo teatrale Umorista sarà lei. Nel 2009 ha realizzato il commento in video per la serie di 10 DVD Carosello - La storia di un mito (uscita in edicola due anni dopo).
SCHEDA LIBRO   |   Stampa   |   Segnala  |  Ufficio Stampa

TUTTI GLI EVENTI

oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

LEGGI TUTTO