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sabato 2 ottobre 2021  – ORE  17:00
Sestri Levante (Ge). Ex convento dell’Annunziata, sala Oleandro, via Portobello, 19





Presentazione di due volumi a firma di Marise Ferro, curati da Francesca Sensini Le romantiche (Succedeoggi libri, 2021) e La guerra è stupida (Gammarò, 2020), dialoga con la curatrice Francesco De Nicola, professore di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università di Genova.

Si ricorda che la partecipazione è gratuita ma soggetta a prenotazione chiamando il 0185-478530 o scrivendo a iat@comune.sestri-levante.ge.it. Si precisa inoltre che per partecipare è necessario esibire il green pass al banco dell’accoglienza.

La guerra è stupida è stato pubblicato da Gammarò nel novembre 2020 in occasione delle celebrazioni del ventennale della morte di Carlo Bo, l'illustre letterato di cui l'autrice fu moglie. Non si tratta di un libro sulla guerra, ma di un libro contro la guerra. Per Marise Ferro la guerra è la massima offesa alla dignità umana, l'avvilimento totale di ogni forma di civiltà. Il libro, di impianto dichiaratamente autobiografico, è strutturato in undici capitoli, di cui alcuni sono veri e propri racconti che affiorano dalle memorie di famiglia: è come se l'autrice sfogliasse un album di vecchie fotografie.


Ne Le romantiche Marise Ferro ricorda George Sand, Marceline Desbordes Valmore, Marie d'Agoult, Marie Dorval, Delphine de Girardin, Juliette Récamier, Charlotte de Hardenberg, Évelyne Hanska, Juliette Drouet, Louise Colet, Alphonsine Plessis, Emily Brontë, donne vissute tra fine Settecento e metà Ottocento incarnando, nei moti del sentimento, per l'inclinazione agli eccessi della passione e delle emozioni, le istanze del Romanticismo. Donne finite ai margini della memoria collettiva, riesumate da Marise Ferro, una delle più significative scrittrici del Novecento la cui opera - ricca e originale - ha avuto dopo la sua scomparsa lo stesso destino delle sue Romantiche, sfuggendo del tutto all'attenzione della critica. Dodici racconti - pubblicati nel 1958 dai Fratelli Fabbri editori e oggi riproposti a cura di Francesca Sensini da Succedeoggi Libri - nello stile dell'autrice, illuminista di formazione: un mix di humor, eleganza e realismo, ma anche di impegno culturale per l'emancipazione femminile «dalle illusioni e dai sogni a cui l'educazione, i condizionamenti sociali e l'ignoranza le ha esposte per secoli e continua insidiosamente a esporle ancora ai suoi tempi».


Francesca Irene Sensini è professoressa associata di Italianistica presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Université de Nice–Sophia Antipolis, dottoressa di ricerca dell’Università Paris IV Sorbonne e dell’Università degli Studi di Genova. Comparatista di formazione, dedica le sue ricerche alle riletture e all’ermeneutica dell’antichità classica tra il XVIII e l’inizio del XX secolo in Italia e in Europa, nonché alle rappresentazioni letterarie e più generalmente culturali legate al genere.

Francesco de Nicola è professore di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova, autore di numerosi volumi di critica letteraria e di testi divulgativi, come Letteratura italiana contemporanea e giornalista.

La presentazione è organizzata dal Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con l’Associazione A.Bi.Ci., nell’ambito delle mostre che ricordano la figura di Carlo Bo, senatore, critico letterario e saggista, docente e rettore dell’università di Urbino che porta il suo nome.

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sabato 2 ottobre 2021  – ORE  17:00
Sestri Levante (Ge). Ex convento dell’Annunziata, sala Oleandro, via Portobello, 19


Due romanzi di Marise Ferro
Sestri Levante (Ge). Ex convento dell’Annunziata, sala Oleandro, via Portobello, 19





Presentazione di due volumi a firma di Marise Ferro, curati da Francesca Sensini Le romantiche (Succedeoggi libri, 2021) e La guerra è stupida (Gammarò, 2020), dialoga con la curatrice Francesco De Nicola, professore di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università di Genova.

Si ricorda che la partecipazione è gratuita ma soggetta a prenotazione chiamando il 0185-478530 o scrivendo a iat@comune.sestri-levante.ge.it. Si precisa inoltre che per partecipare è necessario esibire il green pass al banco dell’accoglienza.

La guerra è stupida è stato pubblicato da Gammarò nel novembre 2020 in occasione delle celebrazioni del ventennale della morte di Carlo Bo, l'illustre letterato di cui l'autrice fu moglie. Non si tratta di un libro sulla guerra, ma di un libro contro la guerra. Per Marise Ferro la guerra è la massima offesa alla dignità umana, l'avvilimento totale di ogni forma di civiltà. Il libro, di impianto dichiaratamente autobiografico, è strutturato in undici capitoli, di cui alcuni sono veri e propri racconti che affiorano dalle memorie di famiglia: è come se l'autrice sfogliasse un album di vecchie fotografie.


Ne Le romantiche Marise Ferro ricorda George Sand, Marceline Desbordes Valmore, Marie d'Agoult, Marie Dorval, Delphine de Girardin, Juliette Récamier, Charlotte de Hardenberg, Évelyne Hanska, Juliette Drouet, Louise Colet, Alphonsine Plessis, Emily Brontë, donne vissute tra fine Settecento e metà Ottocento incarnando, nei moti del sentimento, per l'inclinazione agli eccessi della passione e delle emozioni, le istanze del Romanticismo. Donne finite ai margini della memoria collettiva, riesumate da Marise Ferro, una delle più significative scrittrici del Novecento la cui opera - ricca e originale - ha avuto dopo la sua scomparsa lo stesso destino delle sue Romantiche, sfuggendo del tutto all'attenzione della critica. Dodici racconti - pubblicati nel 1958 dai Fratelli Fabbri editori e oggi riproposti a cura di Francesca Sensini da Succedeoggi Libri - nello stile dell'autrice, illuminista di formazione: un mix di humor, eleganza e realismo, ma anche di impegno culturale per l'emancipazione femminile «dalle illusioni e dai sogni a cui l'educazione, i condizionamenti sociali e l'ignoranza le ha esposte per secoli e continua insidiosamente a esporle ancora ai suoi tempi».


Francesca Irene Sensini è professoressa associata di Italianistica presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Université de Nice–Sophia Antipolis, dottoressa di ricerca dell’Università Paris IV Sorbonne e dell’Università degli Studi di Genova. Comparatista di formazione, dedica le sue ricerche alle riletture e all’ermeneutica dell’antichità classica tra il XVIII e l’inizio del XX secolo in Italia e in Europa, nonché alle rappresentazioni letterarie e più generalmente culturali legate al genere.

Francesco de Nicola è professore di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova, autore di numerosi volumi di critica letteraria e di testi divulgativi, come Letteratura italiana contemporanea e giornalista.

La presentazione è organizzata dal Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con l’Associazione A.Bi.Ci., nell’ambito delle mostre che ricordano la figura di Carlo Bo, senatore, critico letterario e saggista, docente e rettore dell’università di Urbino che porta il suo nome.

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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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