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sabato 30 ottobre 2021  – ORE  09:00
Fiume (Croazia). Sala Consigliare del Municipio con la partecipazione delle massime autorit cittadine, consolari, della Comunit Italiana, di AFIM-LCFE e della SSF

il Convegno dedicato ad Enrico Morovich presso la Sala Consigliare del Municipio con la partecipazione delle massime autorità cittadine, consolari, della Comunità, di AFIM-LCFE e della SSF ma soprattutto relatori e relatrici che illustreranno l’incredibile iniziativa di un cofanetto bilingue italiano- croato. E’ stato stampato il volume “Un italiano di Fiume” di Morovich, nella traduzione di Damir Grubiša. Il pubblico (una settantina di persone in presenza ma tutti gli altri potranno seguire l’evento in streaming dallo schermo della Comunità degli Italiani o comodamente a casa, quindi ovunque vi troviate nel mondo), potrà sentire le relazioni di docenti universitari che si sono occupati della poetica di Morovich, dei suoi romanzi, dei suoi racconti onirici, dei preziosi carteggi. Ancora opinioni a confronto durante la tavola rotonda che seguirà le relazioni introduttive, durante la quale si entrerà nel vivo del dibattito. Nel pomeriggio, ore 18, inaugurazione della mostra dei disegni di Morovich al Museo adiacente il Palazzo del Governo con le prolusioni del direttore Ervin Dubrovic e del prof. Francesco De Nicola da Genova. Seguiranno Letture dalle opere moroviciane scelte da Laura Marchig, a cura del Dramma Italiano di Fiume Il 31 ottobre, dopo la Messa in San Vito delle 9.30 riunione del Consiglio e dell’Assemblea nella sala Maggiore della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello (ore 11.00). Nel pomeriggio visita del neorestaurato Zuccherificio di Fiume in Braida, alle ore 18 la presentazione di “Freschi di stampa”, libri che parlano di noi a cura di Diego Zandel e Paolo Paganetto delle Edizioni Oltre di Genova.

Svolgimento del convegno:
ore 9

Saluti:

Marko Filipovic, Sindaco di Fiume,

Davide Bradanini, Console generale d’Italia

Melita Sciucca, Presidente della Comunità degli Italiani

Franco Papetti, Presidente AFIM-LCFE

Giovanni Stelli, Presidente della Società di Studi fiumani

 

Ore 9,30. Interventi ufficiali. Coordina Diego Zandel

Francesco De Nicola: La narrativa di Enrico Morovich “dai sogni bizzarri ai racconti magici”

Dolores Miskulin: presentazione del libro “Un italiano a Fiume”

Elvio Guagnini: Sui racconti "a righe corte". A proposito della poesia di Enrico Morovich”

Giovanni Stelli: Carteggio Morovich – Valich

 

Ore 11. Pausa caffè

 

Ore 11,15. Tavola rotonda. Modera Diego Zandel

Ervin Dubrovich (Morovich e i croati),

DamirGrubisa (L’intellettuale riluttante),

Gianna Mazzieri – Corinna Gerbaz (Un tetto di radici)

Marinko Lazzarich

Laura Marchig

 

Termine: ore 13,30

SCHEDA LIBRO   |   Segnala  |  Ufficio Stampa


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sabato 30 ottobre 2021  – ORE  09:00
Fiume (Croazia). Sala Consigliare del Municipio con la partecipazione delle massime autorit cittadine, consolari, della Comunit Italiana, di AFIM-LCFE e della SSF

Convegno su Enrico Morovich
Fiume (Croazia). Sala Consigliare del Municipio con la partecipazione delle massime autorit cittadine, consolari, della Comunit Italiana, di AFIM-LCFE e della SSF

il Convegno dedicato ad Enrico Morovich presso la Sala Consigliare del Municipio con la partecipazione delle massime autorità cittadine, consolari, della Comunità, di AFIM-LCFE e della SSF ma soprattutto relatori e relatrici che illustreranno l’incredibile iniziativa di un cofanetto bilingue italiano- croato. E’ stato stampato il volume “Un italiano di Fiume” di Morovich, nella traduzione di Damir Grubiša. Il pubblico (una settantina di persone in presenza ma tutti gli altri potranno seguire l’evento in streaming dallo schermo della Comunità degli Italiani o comodamente a casa, quindi ovunque vi troviate nel mondo), potrà sentire le relazioni di docenti universitari che si sono occupati della poetica di Morovich, dei suoi romanzi, dei suoi racconti onirici, dei preziosi carteggi. Ancora opinioni a confronto durante la tavola rotonda che seguirà le relazioni introduttive, durante la quale si entrerà nel vivo del dibattito. Nel pomeriggio, ore 18, inaugurazione della mostra dei disegni di Morovich al Museo adiacente il Palazzo del Governo con le prolusioni del direttore Ervin Dubrovic e del prof. Francesco De Nicola da Genova. Seguiranno Letture dalle opere moroviciane scelte da Laura Marchig, a cura del Dramma Italiano di Fiume Il 31 ottobre, dopo la Messa in San Vito delle 9.30 riunione del Consiglio e dell’Assemblea nella sala Maggiore della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello (ore 11.00). Nel pomeriggio visita del neorestaurato Zuccherificio di Fiume in Braida, alle ore 18 la presentazione di “Freschi di stampa”, libri che parlano di noi a cura di Diego Zandel e Paolo Paganetto delle Edizioni Oltre di Genova.

Svolgimento del convegno:
ore 9

Saluti:

Marko Filipovic, Sindaco di Fiume,

Davide Bradanini, Console generale d’Italia

Melita Sciucca, Presidente della Comunità degli Italiani

Franco Papetti, Presidente AFIM-LCFE

Giovanni Stelli, Presidente della Società di Studi fiumani

 

Ore 9,30. Interventi ufficiali. Coordina Diego Zandel

Francesco De Nicola: La narrativa di Enrico Morovich “dai sogni bizzarri ai racconti magici”

Dolores Miskulin: presentazione del libro “Un italiano a Fiume”

Elvio Guagnini: Sui racconti "a righe corte". A proposito della poesia di Enrico Morovich”

Giovanni Stelli: Carteggio Morovich – Valich

 

Ore 11. Pausa caffè

 

Ore 11,15. Tavola rotonda. Modera Diego Zandel

Ervin Dubrovich (Morovich e i croati),

DamirGrubisa (L’intellettuale riluttante),

Gianna Mazzieri – Corinna Gerbaz (Un tetto di radici)

Marinko Lazzarich

Laura Marchig

 

Termine: ore 13,30

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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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