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domenica 31 ottobre 2021  – ORE  10:00
Genova. Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti, 9
Nell'ambito del Festival della Scienza (Genova, 21 ottobre_1 novembre 2021

COSA
Come si comunica la scienza? Qual è il valore dell’incertezza? Come raccontare la scienza quando questa si intreccia con la politica? Una buona divulgazione scientifica passa per l’attitudine al rigore, per la modulazione dei linguaggi e mezzi differenti per raggiungere pubblici differenti, intreccia i saperi, restituisce la complessità, si mantiene in equilibrio tra dati, tecnicismi e semplificazioni. Ma è anche un’arte intrisa di democrazia: riconosce il valore della conoscenza, un diritto che dev’essere garantito a tutti. Pietro Greco ha speso la sua vita per creare una società democratica della conoscenza. Dalla carta stampata al web, dalla radio alla televisione, ha fatto scuola e ha tracciato strade lasciandoci in eredità un ‘manuale di istruzioni’ per comunicare la scienza. Ripercorriamo i suoi insegnamenti attraverso le esperienze di quanti hanno condiviso con lui un pezzo di strada.

In collaborazione conTopffer Edizioni


CHI

Roberto Besana, fotografo, ha un lungo passato da manager editoriale. Le sue immagini sono principalmente “all’aria aperta”. In ambito fotografico i suoi soggetti preferiti e anche i suoi principali filoni di ricerca sono la natura, l’ambiente e il paesaggio. Con Pietro Greco è autore di L'albero (Töpffer, 2020). Per lo stesso editore ha pubblicato anche Il paesaggio (2021).

Francesca Buoninconti, naturalista e giornalista scientifica; lavora in redazione e al microfono di Radio3 Scienza; racconta la zoologia ai ragazzi su Rai Gulp per La Banda dei FuoriClasse e scrive di scienza, natura e clima per varie testate, tra cui “Il Bo Live” e “Il Tascabile”. In passato ha lavorato con Città della Scienza, Radio Kiss Kiss, Milanoedit, “Rivista Micron” e “Vanity Fair”. Ha scritto Senza confini (Codice, 2019) e Senti chi parla (Codice, 2021)

Telmo Pievani, docente presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova (Filosofia delle Scienze Biologiche); è Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale dell’Università degli studi di Padova e Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Socio di diverse società scientifiche, è anche un divulgatore scientifico molto attivo: ha scritto diversi libri, collabora con riviste online e cartacee, ed è Direttore di Pikaia e de Il Bo LIve.


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domenica 31 ottobre 2021  – ORE  10:00
Genova. Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti, 9
Nell'ambito del Festival della Scienza (Genova, 21 ottobre_1 novembre 2021


Quando la divulgazione scientifica č un’arte - La lezione di Pietro Greco
Genova. Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti, 9
Nell'ambito del Festival della Scienza (Genova, 21 ottobre_1 novembre 2021

COSA
Come si comunica la scienza? Qual è il valore dell’incertezza? Come raccontare la scienza quando questa si intreccia con la politica? Una buona divulgazione scientifica passa per l’attitudine al rigore, per la modulazione dei linguaggi e mezzi differenti per raggiungere pubblici differenti, intreccia i saperi, restituisce la complessità, si mantiene in equilibrio tra dati, tecnicismi e semplificazioni. Ma è anche un’arte intrisa di democrazia: riconosce il valore della conoscenza, un diritto che dev’essere garantito a tutti. Pietro Greco ha speso la sua vita per creare una società democratica della conoscenza. Dalla carta stampata al web, dalla radio alla televisione, ha fatto scuola e ha tracciato strade lasciandoci in eredità un ‘manuale di istruzioni’ per comunicare la scienza. Ripercorriamo i suoi insegnamenti attraverso le esperienze di quanti hanno condiviso con lui un pezzo di strada.

In collaborazione conTopffer Edizioni


CHI

Roberto Besana, fotografo, ha un lungo passato da manager editoriale. Le sue immagini sono principalmente “all’aria aperta”. In ambito fotografico i suoi soggetti preferiti e anche i suoi principali filoni di ricerca sono la natura, l’ambiente e il paesaggio. Con Pietro Greco è autore di L'albero (Töpffer, 2020). Per lo stesso editore ha pubblicato anche Il paesaggio (2021).

Francesca Buoninconti, naturalista e giornalista scientifica; lavora in redazione e al microfono di Radio3 Scienza; racconta la zoologia ai ragazzi su Rai Gulp per La Banda dei FuoriClasse e scrive di scienza, natura e clima per varie testate, tra cui “Il Bo Live” e “Il Tascabile”. In passato ha lavorato con Città della Scienza, Radio Kiss Kiss, Milanoedit, “Rivista Micron” e “Vanity Fair”. Ha scritto Senza confini (Codice, 2019) e Senti chi parla (Codice, 2021)

Telmo Pievani, docente presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova (Filosofia delle Scienze Biologiche); è Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale dell’Università degli studi di Padova e Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Socio di diverse società scientifiche, è anche un divulgatore scientifico molto attivo: ha scritto diversi libri, collabora con riviste online e cartacee, ed è Direttore di Pikaia e de Il Bo LIve.


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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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