Roma - Casa LaSalle
Oliviero Arzuffi, author of the book Caro papa Francesco, participates in Workshop :
Sexuality and Family: Results of the Synode, Gender, LGBT, Person, impact of cultures and religions" /> Roma - Casa LaSalle
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sabato 21 novembre 2015  – ORE  14:30
Roma - Casa LaSalle
Oliviero Arzuffi, author of the book Caro papa Francesco, participates in Workshop :
Sexuality and Family: Results of the Synode, Gender, LGBT, Person, impact of cultures and religions

Saturday  21st of November 2015
Casa LaSalle, Rome



Workshop – Series I:   14.30 - 16.00h



Sexuality and Family: Results of the Synode, Gender,
LGBT, Person, impact of cultures and religions



Summary
In this workshop, four worldwide testimonies will present their experiences on Family and
Sexuality. Germaine Lipeb (from Raja Afrique and Cameroon background) will present the top 5
challenges on women and  families  in  the  African  cultural  context.  Rachael  Alphonso  (from 
India-Asia),  member  of  feminist collective in Mumbai called “Satyashodak” will present the
current status of the family in India with special reference  to  women  and  the  girl  child. 
Barbara  Kapturkiewicz,   Artur,  (from  Poland-Eastern  Europe), member of “Faith and Rainbow”
(LGBTQ Christians group, their families and friends) will talk about his experience as transgender
homosexual man (Artur) who came out of the closet in private and public life; Oliviero Arzuffi
(from Bergamo-Italy) author of book “Dear Pope Francis: Letter from a divorced”, written in the
form of an open letter will face with the problem of separated and divorced persons in Catholic
Church. Debate will include opinions of the results of the Synode and Gender, LGBT,  Person, impact
of cultures and religions issues.

Organization: Enric Vilà
Facilitators: Enric Vilà & Elisabeth Saint-Guily
Participants:
1. Germaine Lipeb: Woman activist from Cameroon in Raja Afrique (Paris-France)
2. Rachael Alphonso:  Feminist from Satyashodak and environment activist (from Green Madcaps)
(Mumbai- India)
3. Barbara Kapturkiewicz, Artur: Transgender,  married and activist in Faith and Rainbow
(Krakow-Poland).
4. Oliviero Arzuffi:  A divorced man in Church (Bergamo-Italy).

VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO
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Oliviero Arzuffi
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Sexuality and Family: Results of the Synode, Gender, LGBT, Person, impact of cultures and religions

Saturday  21st of November 2015
Casa LaSalle, Rome



Workshop – Series I:   14.30 - 16.00h



Sexuality and Family: Results of the Synode, Gender,
LGBT, Person, impact of cultures and religions



Summary
In this workshop, four worldwide testimonies will present their experiences on Family and
Sexuality. Germaine Lipeb (from Raja Afrique and Cameroon background) will present the top 5
challenges on women and  families  in  the  African  cultural  context.  Rachael  Alphonso  (from 
India-Asia),  member  of  feminist collective in Mumbai called “Satyashodak” will present the
current status of the family in India with special reference  to  women  and  the  girl  child. 
Barbara  Kapturkiewicz,   Artur,  (from  Poland-Eastern  Europe), member of “Faith and Rainbow”
(LGBTQ Christians group, their families and friends) will talk about his experience as transgender
homosexual man (Artur) who came out of the closet in private and public life; Oliviero Arzuffi
(from Bergamo-Italy) author of book “Dear Pope Francis: Letter from a divorced”, written in the
form of an open letter will face with the problem of separated and divorced persons in Catholic
Church. Debate will include opinions of the results of the Synode and Gender, LGBT,  Person, impact
of cultures and religions issues.

Organization: Enric Vilà
Facilitators: Enric Vilà & Elisabeth Saint-Guily
Participants:
1. Germaine Lipeb: Woman activist from Cameroon in Raja Afrique (Paris-France)
2. Rachael Alphonso:  Feminist from Satyashodak and environment activist (from Green Madcaps)
(Mumbai- India)
3. Barbara Kapturkiewicz, Artur: Transgender,  married and activist in Faith and Rainbow
(Krakow-Poland).
4. Oliviero Arzuffi:  A divorced man in Church (Bergamo-Italy).

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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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