Firenze, da cuore del Rinascimento a città chiusa su se stessa, con lo sguardo rivolto al passato, alla gloria cristallizzata nei musei e nei palazzi, un po’ imbastardita e impoverita, oggi abitata da turisti più che da cittadini, nutrita da una dialettica sconnessa tra bottegai, una sinistra dalla cultura spesso polverosa e intirizzita nel passato e una borghesia seduta sulle glorie che furono... e la voglia di tornare ad essere capitale. Ce la racconta una scrittrice nata a Firenze e "strappata" troppo presto alla sua città. Il suo viaggio di ritorno qui, dopo essersi "persa" nel Mediterraneo.
L'autore: Ilaria Guidantoni Giornalista, blogger e scrittrice, si occupa di temi legati alla cultura del Mediterraneo. Fiorentina di nascita, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Laureata in Filosofia Teoretica. E’ direttore della testata culturale on line Saltinaria.it.
Ha pubblicato il saggio Vite sicure. Viaggio tra strade e parole (Edizioni della Sera, marzo 2010); la raccolta di poesie e racconti Prima che sia Buio (Colosseo Grafica Editoriale, novembre 2010); l’instant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012) e Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni – REvolution, 14 gennaio 2013). Ha pubblicato il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo uscito il 25 novembre 2014 contro la violenza sulle donne, Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline). Ha collaborato con il Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, 2014). A dicembre 2014 è uscito Marsiglia-Algeri Viaggio al chiaro di luna (Albeggi Edizioni) e a gennaio 2015 Il potere delle donne arabe (Mimesis, editore). Ha partecipato in rappresentanza dell’Italia a Tunisi al I Forum internazionale sulle identità multiple nell’area dell’Euro-Maghreb organizzato dalla Commissione europea nel 2013. Ha ricevuto il premio Diritti umani 2014 –XV edizione Salento porta d’Oriente, omaggio a Nelson Mandela.
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