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marted 31 gennaio 2023  – ORE  21:00
Milano. Caserma XXIV maggio (sala colonnella), via Vincenzo Monti 59

L'iniziativa è promossa dalla Associazione Nazionale Arma di Cavalleria - sezione di Milano e l'invito è esteso alle ulteriori associazioni d'arma ambrosiane

Memorie e impressioni
(28 agosto1941 – 7 maggio 1945)

saggio introduttivo e curatela di Giorgio Federico Siboni Giorgio Federico Siboni
Postfazione di Giose Sannazzaro-Natta di Giarole 

Le «Memorie e impressioni», custodite in un fondo documentale privato e sino a oggi inedite, coprono un ciclo temporale che va dal 28 agosto 1941 al 7 maggio 1945, ossia dall’emergere di alcuni degli effetti politico-diplomatici del secondo conflitto mondiale sino alla sostanziale caduta del nazifascismo. L’autore, il colonnello Giuseppe Sannazzaro-Natta (1875-1948), apparteneva a una antica famiglia dell’aristocrazia monferace. Veterano del primo conflitto mondiale e attivo quale attaché e poi dirigente militare amministrativo, Sannazzaro-Natta stilò considerazioni – sia sull’indagine strategica come su quella diplomatico-militare – estremamente critiche verso la realtà bellica in atto, tanto a livello nazionale che oltre europeo, secondo il sentire di un individuo convintamente estraneo al fascismo e alla sua retorica. L’autore decompose gli accadimenti non soltanto nell’ottica di un protagonista di quella realtà, ma essendo competente a intendere e a cercare di decifrare i caratteri bellici e formali che ne dettarono il percorso. Il saggio introduttivo di Giorgio Federico Siboni approfondisce la figura di Giuseppe Sannazzaro-Natta attraverso lo specchio di testimonianze d’archivio e di ulteriori annotazioni giornaliere redatte, sempre durante la guerra, dallo stesso colonnello. Ne emergono passaggi dell’occupazione tedesca in Italia, del fronte clandestino e pagine di vita caratteristica della famiglia Sannazzaro, che accrescono il complessivo contesto storico e personale di quel tempo. Conclude il volume una stimolante postfazione del nipote dell’autore delle «Memorie e impressioni».



AUTOR∂:
Giuseppe Sannazzaro-Natta
Il colonnello Giuseppe Sannazzaro-Natta (1875-1948), apparteneva a una antica famiglia dell’aristocrazia monferace. Fu veterano del primo conflitto mondiale, attivo quale attaché e poi dirigente militare amministrativo.
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Milano. Caserma XXIV maggio (sala colonnella), via Vincenzo Monti 59

«Memorie e impressioni» di Giuseppe Sannazzaro-Natta
Milano. Caserma XXIV maggio (sala colonnella), via Vincenzo Monti 59

L'iniziativa è promossa dalla Associazione Nazionale Arma di Cavalleria - sezione di Milano e l'invito è esteso alle ulteriori associazioni d'arma ambrosiane

Memorie e impressioni
(28 agosto1941 – 7 maggio 1945)


Le «Memorie e impressioni», custodite in un fondo documentale privato e sino a oggi inedite, coprono un ciclo temporale che va dal 28 agosto 1941 al 7 maggio 1945, ossia dall’emergere di alcuni degli effetti politico-diplomatici del secondo conflitto mondiale sino alla sostanziale caduta del nazifascismo. L’autore, il colonnello Giuseppe Sannazzaro-Natta (1875-1948), apparteneva a una antica famiglia dell’aristocrazia monferace. Veterano del primo conflitto mondiale e attivo quale attaché e poi dirigente militare amministrativo, Sannazzaro-Natta stilò considerazioni – sia sull’indagine strategica come su quella diplomatico-militare – estremamente critiche verso la realtà bellica in atto, tanto a livello nazionale che oltre europeo, secondo il sentire di un individuo convintamente estraneo al fascismo e alla sua retorica. L’autore decompose gli accadimenti non soltanto nell’ottica di un protagonista di quella realtà, ma essendo competente a intendere e a cercare di decifrare i caratteri bellici e formali che ne dettarono il percorso. Il saggio introduttivo di Giorgio Federico Siboni approfondisce la figura di Giuseppe Sannazzaro-Natta attraverso lo specchio di testimonianze d’archivio e di ulteriori annotazioni giornaliere redatte, sempre durante la guerra, dallo stesso colonnello. Ne emergono passaggi dell’occupazione tedesca in Italia, del fronte clandestino e pagine di vita caratteristica della famiglia Sannazzaro, che accrescono il complessivo contesto storico e personale di quel tempo. Conclude il volume una stimolante postfazione del nipote dell’autore delle «Memorie e impressioni».


Il colonnello Giuseppe Sannazzaro-Natta (1875-1948), apparteneva a una antica famiglia dell’aristocrazia monferace. Fu veterano del primo conflitto mondiale, attivo quale attaché e poi dirigente militare amministrativo.
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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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