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sabato 19 novembre 2016  – ORE  16:00
Rapallo, Biblioteca Internazionale

CITTA’ DI RAPALLO - SABATO IN BIBLIOTECA
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE Villa Tigullio - Parco Casale

VIAGGIO NELLA TURCHIA PREISTORICA

Conferenza di Andrea De Pascale
L’Anatolia, l’odierna Turchia, ponte tra Asia ed Europa, conserva straordinarie testimonianze preistoriche lasciate dall’uomo a partire da circa 1 milione di anni fa, fra l'altro sulle origini e gli sviluppi di agricoltura e pastorizia.

L’AUTORE
ANDREA DI PASCALE, archeologo, è Conservatore del Museo Archeologico del Finale (Istituto Internazionale di Studi Liguri), a Finale Ligure Borgo (SV). È membro del Centro Studi Sotterranei di Genova e della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. Nel 2011 è stato nominato Ispettore Onorario per i beni archeologici dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel 2015 è stato eletto membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Si occupa di archeologia preistorica, in particolare di studi sul Neolitico e il Calcolitico, e di Storia della Paletnologia italiana. Opera in progetti di archeologia ambientale e di archeologia delle cavità artificiali, in Italia e in Turchia, con particolare attenzione allo studio dell’interazione Uomo-Ambiente e alla produzione ed uso di risorse e materie prime. Attento alla divulgazione scientifica, dal 2006 cura eventi per il Festival della Scienza di Genova e collabora con le riviste “Archeo”, “Medioevo” e “Giornale dell’Arte”.

IL LIBRO: ANATOLIA. LE ORIGINI
di Andrea De Pascale - Oltre Edizioni, 2014

Il sottosuolo nasconde e protegge numerose testimonianze della lunga storia umana. In particolare l’Anatolia, l’odierna Turchia, anche per la sua posizione geografica, ponte tra Asia ed Europa, conserva straordinarie testimonianze preistoriche lasciate dall’uomo a partire da circa 1 milione di anni fa.
Oggi la Turchia, grazie al lavoro di numerosi gruppi di ricerca internazionali, sta svelando fondamentali tracce della storia umana, quali i templi di Göbekli Tepe, i più antichi ad oggi noti in tutto il mondo risalenti a 12mila anni fa, le prime città tra cui la celebre Çatalhoyuk nominata Patrimonio Unesco nel 2012, e molte altre attestazioni che sono ora raccolte in un’opera di divulgazione scientifica in italiano, dal titolo “Anatolia. Le origini” (di Andrea De Pascale, Edizioni Oltre).
Un giovane di Homo erectus scomparso 1 milione di anni fa nei pressi dell’odierna città di Denizli, un gruppo di Neandertaliani che 125mila anni fa cacciava pecore e capre selvatiche nei pressi della Grotta Karain, vicino ad Antalya, oltre ai primi templi della storia dell’umanità a Göbekli Tepe, ed ancora le prime città, i riti, i culti, le strategie di sopravvivenza, le vie commerciali, gli influssi culturali che emergono oggi con forza in decine di siti preistorici della Turchia. Fino alle più recenti scoperte, come alcune orme lasciate 8mila anni fa dagli abitanti di un villaggio neolitico oggi sepolto a metri di profondità nelle viscere del centro di Istanbul. Questi alcuni dei temi che compongono Anatolia. Le origini: un volume di oltre 400 pagine, riccamente illustrato, grazie al quale è possibile ripercorrere in ordine cronologico lo stato delle conoscenze sul patrimonio archeologico preistorico dell’Anatolia, dal Paleolitico inferiore alla fine del Neolitico.
Il libro raccoglie anche schede con brevi descrizioni e informazioni utili alla visita di siti archeologici e musei dell’odierna Turchia. Infine, nella terza parte del volume, si trova un vero e proprio dizionario archeologico trilingue (italiano/turco/inglese), per fornire al viaggiatore e allo studioso un utile strumento di viaggio.
SCHEDA LIBRO   |   Segnala  |  Ufficio Stampa


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Conferenza di Andrea De Pascale
L’Anatolia, l’odierna Turchia, ponte tra Asia ed Europa, conserva straordinarie testimonianze preistoriche lasciate dall’uomo a partire da circa 1 milione di anni fa, fra l'altro sulle origini e gli sviluppi di agricoltura e pastorizia.

L’AUTORE
ANDREA DI PASCALE, archeologo, è Conservatore del Museo Archeologico del Finale (Istituto Internazionale di Studi Liguri), a Finale Ligure Borgo (SV). È membro del Centro Studi Sotterranei di Genova e della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. Nel 2011 è stato nominato Ispettore Onorario per i beni archeologici dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel 2015 è stato eletto membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Si occupa di archeologia preistorica, in particolare di studi sul Neolitico e il Calcolitico, e di Storia della Paletnologia italiana. Opera in progetti di archeologia ambientale e di archeologia delle cavità artificiali, in Italia e in Turchia, con particolare attenzione allo studio dell’interazione Uomo-Ambiente e alla produzione ed uso di risorse e materie prime. Attento alla divulgazione scientifica, dal 2006 cura eventi per il Festival della Scienza di Genova e collabora con le riviste “Archeo”, “Medioevo” e “Giornale dell’Arte”.

IL LIBRO: ANATOLIA. LE ORIGINI
di Andrea De Pascale - Oltre Edizioni, 2014

Il sottosuolo nasconde e protegge numerose testimonianze della lunga storia umana. In particolare l’Anatolia, l’odierna Turchia, anche per la sua posizione geografica, ponte tra Asia ed Europa, conserva straordinarie testimonianze preistoriche lasciate dall’uomo a partire da circa 1 milione di anni fa.
Oggi la Turchia, grazie al lavoro di numerosi gruppi di ricerca internazionali, sta svelando fondamentali tracce della storia umana, quali i templi di Göbekli Tepe, i più antichi ad oggi noti in tutto il mondo risalenti a 12mila anni fa, le prime città tra cui la celebre Çatalhoyuk nominata Patrimonio Unesco nel 2012, e molte altre attestazioni che sono ora raccolte in un’opera di divulgazione scientifica in italiano, dal titolo “Anatolia. Le origini” (di Andrea De Pascale, Edizioni Oltre).
Un giovane di Homo erectus scomparso 1 milione di anni fa nei pressi dell’odierna città di Denizli, un gruppo di Neandertaliani che 125mila anni fa cacciava pecore e capre selvatiche nei pressi della Grotta Karain, vicino ad Antalya, oltre ai primi templi della storia dell’umanità a Göbekli Tepe, ed ancora le prime città, i riti, i culti, le strategie di sopravvivenza, le vie commerciali, gli influssi culturali che emergono oggi con forza in decine di siti preistorici della Turchia. Fino alle più recenti scoperte, come alcune orme lasciate 8mila anni fa dagli abitanti di un villaggio neolitico oggi sepolto a metri di profondità nelle viscere del centro di Istanbul. Questi alcuni dei temi che compongono Anatolia. Le origini: un volume di oltre 400 pagine, riccamente illustrato, grazie al quale è possibile ripercorrere in ordine cronologico lo stato delle conoscenze sul patrimonio archeologico preistorico dell’Anatolia, dal Paleolitico inferiore alla fine del Neolitico.
Il libro raccoglie anche schede con brevi descrizioni e informazioni utili alla visita di siti archeologici e musei dell’odierna Turchia. Infine, nella terza parte del volume, si trova un vero e proprio dizionario archeologico trilingue (italiano/turco/inglese), per fornire al viaggiatore e allo studioso un utile strumento di viaggio.
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oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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