Savona, FilmStudio
piazza Diaz 46r
Quando
Dove:
Presso il Nuovo FilmStudio
Come:
19.00 Proiezione di "FINCHE' PENSO, VIVO. LA STORIA DI MARINA, LA VERA PRINCIPESSA SUL PISELLO" di Cinzia Bassani, Italia 2010, 52’
20.15 “Apericena”
21:00 “Vi racconto ..”, in viaggio con Fabrizio Benente
Tema: “La salute in viaggio”.
Il problema della salute e delle sue degenerazioni è sempre più attuale. Aumentano la qualità e la quantità di vita, ma non sempre queste sono sinonimi di migliore benessere. La cultura odierna non ne offre un buon biglietto da visita e fa mille prodigi per farci restare giovani e sani, dimostrandoci che la si può ottenere spesso con fittizie accortezze, fino a convincerci imbarazzati che riguarda gli altri. Ma essa è la qualità stessa della nostra vita. Stare bene è vivere. E la conquista della salute, non solo quella fisica, ma anche quella psichica e mentale, è un processo ricco che se compreso diventa uno scrigno aperto alla saggezza maturata per strada. Ha una funzione strumentale di passaggio, di trasformazione da uno stato all’altro, compresa la vecchiaia. Il suo handicap è spesso negato, occultato, invalidato. Concetto ancora troppo tabù in una società efficientista e illusionista come la nostra. Ma la salute è uno dei diritti fondamentali: l’essere umano ha diritto di averla, godendo di una qualità di vita che corrisponda al più alto livello di benessere possibile.
Il film di Cinzia e Marina è uno spunto di riflessione ed una provocazione straordinari: la “malattia” può non essere una perdita di “normalità”, ma può diventare spunto “rivoluziona- rio” di una condizione “normale” che coniuga aspetti fisici, psicologici, sociali. Inclusa la fragilità della condizione, a cui si ha pure diritto - come si ha diritto alla stanchezza, alla riduzione delle facoltà, senza sentirsi in colpa o di troppo peso - quando già si sono date alla vita le proprie energie fisiche e mentali. Una malattia che mantiene la propria “efficienza” purché venga stimolata, considerata e affrontata, non subita. Forse è troppo “irragionevole” viverla così per i costumi e la civiltà del nostro tempo che ha l’opzione C come preferibile? “Alla morte voglio arrivarci viva” dice Marina. Il che significa “fare nascere consapevolmente noi stessi prima di morire”..Vale la pena lavorarci: lei lo sta facendo!
Testimonial:
Cinzia Bassani nasce a Loano nel 1971. E’ documentarista - fotografa freelance. Dopo la laurea con dignità di stampa in Scienze Politiche, frequenta il master in “Teoria e Tecnica dell’Immagine” dell’Università degli Studi di Genova e poi si diploma filmaker presso la Scuola d’arte Cinematografica di Genova. Partecipa a vari corsi internazionali per documentaristi europei e a workshop di fotografia con i migliori reporter del National Geographic. I suoi documentari partecipano a festival nazionali e internazionali ottenendo premi e menzioni. Alcuni di essi sono trasmessi e venduti in esclusiva alle reti Rai, Sky/Marcopolo Tv e Disney Channel. Vince numerose edizioni del Premio Chatwin. Scrive e pubblica reportage di viaggio su riviste specializzate e cataloghi di viaggio e per molti anni è docente Unitre (Università delle tre età) in diverse sedi liguri. Il documentario è per lei lo strumento migliore ed immediato per dar voce a chi non ce l’ha. Nel 2007 pubblica Anime in Cammino, il suo primo libro fotografico (De Ferrari Editore), che vince il “Premio copertine”; l’omonima mostra itinerante è esposta in numerose città.Viaggiatrice instancabile e lontana dalle solite rotte turistiche, considera il viaggio una ricerca di vita e fonte di conoscenza. Gli incontri importanti che hanno segnato la sua vita e la sua formazione personale sono stati quelli con Madre Teresa di Calcutta e il Dalai Lama.
"FINCHE' PENSO, VIVO. LA STORIA DI MARINA, LA VERA PRINCIPESSA SUL PISELLO"
Cinzia Bassani, Italia 2010, 52’
Soggetto, sceneggiatura e regia: Cinzia Bassani Riprese e montaggio: Marzio Mirabella
Produzione: Beppe Anderi – VideoAstolfosullaLuna
Marina Garaventa, classe 1960, è da oltre otto anni totalmente immobile nel letto: non può camminare, respirare autonomamente, non può parlare, non può, come dice lei, “scopare” ed uscire. Se si va oltre però l’apparenza di un corpo minuscolo avvolto da lenzuola colorate, è soprattutto una forza straordinaria. I suoi occhi intelligenti, ironici, burloni, spostano le montagne. Il suo pensiero va oltre la malattia, la sofferenza e il dolore. Vive, lotta, comunica col mondo attraverso il computer e gli sms. La circonda il calore di una famiglia originale, in cui spicca la personalità di Ottavio, papà di Marina, tenore di fama internazionale. Marina, o meglio la Principessa sul Pisello come ama definirsi, è il simbolo della sofferenza, del coraggio, della testardaggine e della pura, lucida e fredda ironia. Lei, l’opzione C, quella dello spegnimento dell’essere, non la clicca. Alla morte, vuole arrivarci viva, nonostante tutto.
Cinzia Bassani, regista ligure, racconta la sua storia: non un viaggio nella malattia e nel dolore, ma un percorso verso il senso più profondo della vita, attraverso una storia esemplare, senza retorica né preconcetti. Il documentario avvicina progressivamente lo spettatore a Marina, non nasconde la realtà della malattia e della sofferenza. Marina è presente con il suo corpo condannato al letto, con le sue riflessioni in cui parla di sogni e speranze, di rabbia e d’amore. Le testimonianze di famigliari e amici (tra cui spicca l’intervento di Mina Welby), ci aiutano a conoscere il mondo della Principessa sul Pisello, protagonista di una fiaba dolorosa eppure piena di vita. Luogo del documentario è il paese di Savignone, nell’entroterra genovese. Il film, realizzato con il sostegno della Film Commission di Genova, nasce con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto di vita e di scelta del malato che ha bisogno di un’assistenza sanitaria quotidiana e costante. Il documentario nel senso più ampio del termine, è verità, racconto di vite, è poter dare voce a chi non l’ha, è l’oggi che diventerà la storia di domani. Marina Garaventa è già oggi storia: è una speciale vita che trae forza da ogni istante della sua giornata. Dalla professionalità dell’operatore di ripresa Marzio Mirabella, dai consigli del produttore Beppe Anderi e dalla voce dell’attrice Carla Peirolero nasce “Finchè penso, vivo. La storia di Marina, la vera Principessa sul Pisello” un film di lotta quotidiana.
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gioved 31 maggio 2012
– ORE
19:00
Condotto da Fabrizio Benente Savona, FilmStudio piazza Diaz 46r DEFRAG: appunti di viaggio a Savona
Quando Giovedì 31/5
Dove: Presso il Nuovo FilmStudio Come: 18.45 Accoglienza e presentazione dei contenuti della serata.
19.00 Proiezione di "FINCHE' PENSO, VIVO. LA STORIA DI MARINA, LA VERA PRINCIPESSA SUL PISELLO" di Cinzia Bassani, Italia 2010, 52’ 20.15 “Apericena” 21:00 “Vi racconto ..”, in viaggio con Fabrizio Benente 21.30 Concerto del Trio MalAcorda
Tema: “La salute in viaggio”. Il problema della salute e delle sue degenerazioni è sempre più attuale. Aumentano la qualità e la quantità di vita, ma non sempre queste sono sinonimi di migliore benessere. La cultura odierna non ne offre un buon biglietto da visita e fa mille prodigi per farci restare giovani e sani, dimostrandoci che la si può ottenere spesso con fittizie accortezze, fino a convincerci imbarazzati che riguarda gli altri. Ma essa è la qualità stessa della nostra vita. Stare bene è vivere. E la conquista della salute, non solo quella fisica, ma anche quella psichica e mentale, è un processo ricco che se compreso diventa uno scrigno aperto alla saggezza maturata per strada. Ha una funzione strumentale di passaggio, di trasformazione da uno stato all’altro, compresa la vecchiaia. Il suo handicap è spesso negato, occultato, invalidato. Concetto ancora troppo tabù in una società efficientista e illusionista come la nostra. Ma la salute è uno dei diritti fondamentali: l’essere umano ha diritto di averla, godendo di una qualità di vita che corrisponda al più alto livello di benessere possibile. Il film di Cinzia e Marina è uno spunto di riflessione ed una provocazione straordinari: la “malattia” può non essere una perdita di “normalità”, ma può diventare spunto “rivoluziona- rio” di una condizione “normale” che coniuga aspetti fisici, psicologici, sociali. Inclusa la fragilità della condizione, a cui si ha pure diritto - come si ha diritto alla stanchezza, alla riduzione delle facoltà, senza sentirsi in colpa o di troppo peso - quando già si sono date alla vita le proprie energie fisiche e mentali. Una malattia che mantiene la propria “efficienza” purché venga stimolata, considerata e affrontata, non subita. Forse è troppo “irragionevole” viverla così per i costumi e la civiltà del nostro tempo che ha l’opzione C come preferibile? “Alla morte voglio arrivarci viva” dice Marina. Il che significa “fare nascere consapevolmente noi stessi prima di morire”..Vale la pena lavorarci: lei lo sta facendo! Testimonial: Cinzia Bassani nasce a Loano nel 1971. E’ documentarista - fotografa freelance. Dopo la laurea con dignità di stampa in Scienze Politiche, frequenta il master in “Teoria e Tecnica dell’Immagine” dell’Università degli Studi di Genova e poi si diploma filmaker presso la Scuola d’arte Cinematografica di Genova. Partecipa a vari corsi internazionali per documentaristi europei e a workshop di fotografia con i migliori reporter del National Geographic. I suoi documentari partecipano a festival nazionali e internazionali ottenendo premi e menzioni. Alcuni di essi sono trasmessi e venduti in esclusiva alle reti Rai, Sky/Marcopolo Tv e Disney Channel. Vince numerose edizioni del Premio Chatwin. Scrive e pubblica reportage di viaggio su riviste specializzate e cataloghi di viaggio e per molti anni è docente Unitre (Università delle tre età) in diverse sedi liguri. Il documentario è per lei lo strumento migliore ed immediato per dar voce a chi non ce l’ha. Nel 2007 pubblica Anime in Cammino, il suo primo libro fotografico (De Ferrari Editore), che vince il “Premio copertine”; l’omonima mostra itinerante è esposta in numerose città.Viaggiatrice instancabile e lontana dalle solite rotte turistiche, considera il viaggio una ricerca di vita e fonte di conoscenza. Gli incontri importanti che hanno segnato la sua vita e la sua formazione personale sono stati quelli con Madre Teresa di Calcutta e il Dalai Lama. "FINCHE' PENSO, VIVO. LA STORIA DI MARINA, LA VERA PRINCIPESSA SUL PISELLO" Cinzia Bassani, Italia 2010, 52’ Soggetto, sceneggiatura e regia: Cinzia Bassani Riprese e montaggio: Marzio Mirabella Produzione: Beppe Anderi – VideoAstolfosullaLuna Marina Garaventa, classe 1960, è da oltre otto anni totalmente immobile nel letto: non può camminare, respirare autonomamente, non può parlare, non può, come dice lei, “scopare” ed uscire. Se si va oltre però l’apparenza di un corpo minuscolo avvolto da lenzuola colorate, è soprattutto una forza straordinaria. I suoi occhi intelligenti, ironici, burloni, spostano le montagne. Il suo pensiero va oltre la malattia, la sofferenza e il dolore. Vive, lotta, comunica col mondo attraverso il computer e gli sms. La circonda il calore di una famiglia originale, in cui spicca la personalità di Ottavio, papà di Marina, tenore di fama internazionale. Marina, o meglio la Principessa sul Pisello come ama definirsi, è il simbolo della sofferenza, del coraggio, della testardaggine e della pura, lucida e fredda ironia. Lei, l’opzione C, quella dello spegnimento dell’essere, non la clicca. Alla morte, vuole arrivarci viva, nonostante tutto. Cinzia Bassani, regista ligure, racconta la sua storia: non un viaggio nella malattia e nel dolore, ma un percorso verso il senso più profondo della vita, attraverso una storia esemplare, senza retorica né preconcetti. Il documentario avvicina progressivamente lo spettatore a Marina, non nasconde la realtà della malattia e della sofferenza. Marina è presente con il suo corpo condannato al letto, con le sue riflessioni in cui parla di sogni e speranze, di rabbia e d’amore. Le testimonianze di famigliari e amici (tra cui spicca l’intervento di Mina Welby), ci aiutano a conoscere il mondo della Principessa sul Pisello, protagonista di una fiaba dolorosa eppure piena di vita. Luogo del documentario è il paese di Savignone, nell’entroterra genovese. Il film, realizzato con il sostegno della Film Commission di Genova, nasce con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto di vita e di scelta del malato che ha bisogno di un’assistenza sanitaria quotidiana e costante. Il documentario nel senso più ampio del termine, è verità, racconto di vite, è poter dare voce a chi non l’ha, è l’oggi che diventerà la storia di domani. Marina Garaventa è già oggi storia: è una speciale vita che trae forza da ogni istante della sua giornata. Dalla professionalità dell’operatore di ripresa Marzio Mirabella, dai consigli del produttore Beppe Anderi e dalla voce dell’attrice Carla Peirolero nasce “Finchè penso, vivo. La storia di Marina, la vera Principessa sul Pisello” un film di lotta quotidiana. Powered by Active News Oltre edizioni |