Fabrizio Benente
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domenica 17 giugno 2012  – ORE  19:00
Condotto da Fabrizio Benente
Bonassola (SP)
Parco naturale La Francesca

Full Story
Tema I percorsi delle risorse ambientali
Ma l’ambiente? E il consumo delle risorse di un territorio? Sono sempre più preoccupanti le problematiche come la gestione, l’inquinamento, la contaminazione delle risorse idriche ed alimentari, in una prospettiva tesa al bene comune come diritto di tutti alla qualità, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare. L'acqua è una risorsa primaria essenziale. La conservazione della risorsa acqua va perseguita anche a beneficio delle generazioni future, che hanno diritto ad un ecosistema equilibrato. Uno degli obiettivi del millennio per le Nazione Unite è quello di ridurre il numero della popolazione che non ha accesso adeguato all’acqua, mediante il recupero e la protezione delle risorse naturali, al fine di garantirne la disponibilità e l’accesso sostenibile. L'acqua è un bene comune, un diritto umano universale e inalienabile o è una necessità che va soddisfatta mediante un servizio, soggetto quindi alle leggi del mercato?
Il 22 marzo e' il giorno in cui, ogni anno, l'Onu ci ricorda che l'acqua e'"elemento prezioso e vitale da garantire a tutti i cittadini del pianeta e da rispettare attraverso un uso sostenibile dell'ambiente". E' un bene naturale che tendiamo a considerare inesauribile mentre esso, proprio a causa delle attività umane, si e' progressivamente depauperato e inquinato. In realtà è una fonte rinnovabile ma esauribile. E allora, che fare?

I film
ABUELA GRILLO Denis Chapon, Vimeo 15’
Realizzato da 8 disegnatori boliviani, diretti da 1 francese, musica dall’ambasciata di Bolivia in Francia, composta da un altro francese, da un progetto danese, aiutante di produzione un messicano e una tedesca.. Abuela Grillo - Nonna Grillo - è un breve ma emozionante cartone animato sui popoli e il loro diritto all'acqua Bene di tutti e pubblica. Questo toccante lavoro creativo è il risultato di una iniziativa di scambio culturale avvenuta tra la Bolivia e la Danimarca, realizzata grazie alla collaborazione di artisti di cinema di animazione boliviani insieme al dipartimento di formazione pedagogica danese The Animation Workshop, con il sostegno della Comunidad de Animadores Boliviani e la Reale Ambasciata di Danimarca. Abuela Grillo - Nonna Grillo è un adattamento di un mito Ayoreo. La versione animata di questa storia diventa una favola che affronta una questione fondamentale nel mondo contemporaneo: la lotta dei popoli contro la mercificazione dell'acqua .La celebre cantante e ora ambasciatrice della Bolivia in Francia, Luzmila Carpio, dona magistralmente la sua voce e il suo canto al personaggio di Abuela Grillo.
Il percorso di Abuela Grillo - Nonna Grillo. Il cortometraggio di animazione è stato prodotto nel corso del 2009 presso The Animation Workshop, la più importante scuola di animazione danese e una delle più prestigiose in Europa. A tal fine, otto animatori boliviani hanno ricevuto una borsa di studio per cinque mesi per apprendere l'antica arte del fumetto e nel contempo applicarsi nella realizzazione del film di animazione. Gli otto artisti coinvolti in un tale progetto sono: Alejandro Salazar, Susana Villegas, Cecilia Delgado, Joaquín Cuevas, Miguel Mealla, Nina Romano, Maurizio Salvador Pomar e Sejas. Tutto il lavoro artistico è stato realizzato sotto la direzione dell'importante maestro animatore francese Denis Chapon. Questo cortometraggio rappresenta un’ encomiabile e portentosa pietra miliare tra i capolavori dell'arte del cinema di animazione boliviano, ed è il primo prodigioso frutto di un progetto su larga scala che include l'implementazione futura di diverse produzioni del cinema di animazione e della formazione di artisti boliviani in vari campi di questo importantissima arte creativa. Abuela Grillo – Nonna Grillo è stato presentato e riproposto in vari momenti nella Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici e dei popoli diritti della Madre Terra che si è tenuta dal 19 al 22 aprile scorso a Tiquipaya, Cochabamba città simbolo per la lotta di tutti i popoli e i cittadini che lottano per confermare il diritto inalienabile dell'acqua Bene Comune.

ACQUA BENE COMUNE Marco De Poli/ Giovanna Cossia, Italia 2011, 15’
Il problema della mancanza, o della scarsità, delle risorse idriche, è uno dei maggiori che l'umanità si troverà ad affrontare nei prossimi decenni. Al vertice di Kyoto nel marzo 2003 i rappresentanti dei governi non sono riusciti a trovare strategie efficaci per combattere la grande sete che rischia di attanagliarci nel prossimo futuro. A Firenze, al Forum Mondiale Alternativo sull'acqua, tenutosi negli stessi giorni, più di 500 delegati provenienti da 50 paesi, hanno discusso di questo elemento essenziale dell'equilibrio umano e ambientale, patrimonio di tutti e a cui tutti hanno diritto, che oggi si vorrebbe monetizzare e privatizzare, tanto nel nord quanto nel sud del mondo; con particolare riferimento agli stretti legami che uniscono l'uso dell'acqua alla guerra e alla pace.

Il Testimonial: Emilio Molinari
Emilio Molinari nasce a Milano. Ex Consigliere Regionale della Lombardia, ex Senatore (membro della Commissione Esteri). Ambientalista, tra i fondatori del movimento antinucleare italiano e animatore del gruppo lombardo che portò alla chiusura della Centrale Elettronucleare di Caorso. Ha collaborato con Lega Ambiente alla costituzione del primo Osservatorio dei rifiuti tossici-nocivi (ONTA) e in tale veste con il pool di esperti del Nucleo Ispettivo del Corpo delle Guardie Forestali della Lombardia. E’ relatore sulle questioni della globalizzazione per la Libera Università Popolare di Milano e della Facoltà dell’acqua nell’ambito dell’Università dei Beni Comuni di Abano Terme. Portavoce del Forum Mondiale delle Alternative. Opera nell’ambito della cooperazione internazionale con ICS nei Balcani e con Mani Tese in Chiapas (Messico). E’ stato fino al 2010 Presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’acqua.

Il narratore: Fabrizio Benente
Guida e voce narrante del format è archeologo e docente di Archeologia presso l’Università di Genova. Nel 2010/2011 gli è stata assegnata la Getty Research Exchange Fellowship da parte del Council of American Overseas Research Centers. Svolge attività di ricerca presso l’Albright Institute di Gerusalemme. E’ autore o curatore di libri e di numerosi articoli su riviste italiane e straniere. Ha partecipato a missioni archeologiche in Corsica, Grecia, Tunisia, Libano, Mongolia interna (Cina), Crimea (Ucraina), Israele. Cura produzioni multimediali e documentari televisivi. Vive in Val Graveglia, vicino a Chiavari, dove dedica tempo alla cura degli ulivi, della vigna e alla conoscenza del bosco.

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DEFRAG: appunti di viaggio a Bonassola
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Tema I percorsi delle risorse ambientali
Ma l’ambiente? E il consumo delle risorse di un territorio? Sono sempre più preoccupanti le problematiche come la gestione, l’inquinamento, la contaminazione delle risorse idriche ed alimentari, in una prospettiva tesa al bene comune come diritto di tutti alla qualità, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare. L'acqua è una risorsa primaria essenziale. La conservazione della risorsa acqua va perseguita anche a beneficio delle generazioni future, che hanno diritto ad un ecosistema equilibrato. Uno degli obiettivi del millennio per le Nazione Unite è quello di ridurre il numero della popolazione che non ha accesso adeguato all’acqua, mediante il recupero e la protezione delle risorse naturali, al fine di garantirne la disponibilità e l’accesso sostenibile. L'acqua è un bene comune, un diritto umano universale e inalienabile o è una necessità che va soddisfatta mediante un servizio, soggetto quindi alle leggi del mercato?
Il 22 marzo e' il giorno in cui, ogni anno, l'Onu ci ricorda che l'acqua e'"elemento prezioso e vitale da garantire a tutti i cittadini del pianeta e da rispettare attraverso un uso sostenibile dell'ambiente". E' un bene naturale che tendiamo a considerare inesauribile mentre esso, proprio a causa delle attività umane, si e' progressivamente depauperato e inquinato. In realtà è una fonte rinnovabile ma esauribile. E allora, che fare?

I film
ABUELA GRILLO Denis Chapon, Vimeo 15’
Realizzato da 8 disegnatori boliviani, diretti da 1 francese, musica dall’ambasciata di Bolivia in Francia, composta da un altro francese, da un progetto danese, aiutante di produzione un messicano e una tedesca.. Abuela Grillo - Nonna Grillo - è un breve ma emozionante cartone animato sui popoli e il loro diritto all'acqua Bene di tutti e pubblica. Questo toccante lavoro creativo è il risultato di una iniziativa di scambio culturale avvenuta tra la Bolivia e la Danimarca, realizzata grazie alla collaborazione di artisti di cinema di animazione boliviani insieme al dipartimento di formazione pedagogica danese The Animation Workshop, con il sostegno della Comunidad de Animadores Boliviani e la Reale Ambasciata di Danimarca. Abuela Grillo - Nonna Grillo è un adattamento di un mito Ayoreo. La versione animata di questa storia diventa una favola che affronta una questione fondamentale nel mondo contemporaneo: la lotta dei popoli contro la mercificazione dell'acqua .La celebre cantante e ora ambasciatrice della Bolivia in Francia, Luzmila Carpio, dona magistralmente la sua voce e il suo canto al personaggio di Abuela Grillo.
Il percorso di Abuela Grillo - Nonna Grillo. Il cortometraggio di animazione è stato prodotto nel corso del 2009 presso The Animation Workshop, la più importante scuola di animazione danese e una delle più prestigiose in Europa. A tal fine, otto animatori boliviani hanno ricevuto una borsa di studio per cinque mesi per apprendere l'antica arte del fumetto e nel contempo applicarsi nella realizzazione del film di animazione. Gli otto artisti coinvolti in un tale progetto sono: Alejandro Salazar, Susana Villegas, Cecilia Delgado, Joaquín Cuevas, Miguel Mealla, Nina Romano, Maurizio Salvador Pomar e Sejas. Tutto il lavoro artistico è stato realizzato sotto la direzione dell'importante maestro animatore francese Denis Chapon. Questo cortometraggio rappresenta un’ encomiabile e portentosa pietra miliare tra i capolavori dell'arte del cinema di animazione boliviano, ed è il primo prodigioso frutto di un progetto su larga scala che include l'implementazione futura di diverse produzioni del cinema di animazione e della formazione di artisti boliviani in vari campi di questo importantissima arte creativa. Abuela Grillo – Nonna Grillo è stato presentato e riproposto in vari momenti nella Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici e dei popoli diritti della Madre Terra che si è tenuta dal 19 al 22 aprile scorso a Tiquipaya, Cochabamba città simbolo per la lotta di tutti i popoli e i cittadini che lottano per confermare il diritto inalienabile dell'acqua Bene Comune.

ACQUA BENE COMUNE Marco De Poli/ Giovanna Cossia, Italia 2011, 15’
Il problema della mancanza, o della scarsità, delle risorse idriche, è uno dei maggiori che l'umanità si troverà ad affrontare nei prossimi decenni. Al vertice di Kyoto nel marzo 2003 i rappresentanti dei governi non sono riusciti a trovare strategie efficaci per combattere la grande sete che rischia di attanagliarci nel prossimo futuro. A Firenze, al Forum Mondiale Alternativo sull'acqua, tenutosi negli stessi giorni, più di 500 delegati provenienti da 50 paesi, hanno discusso di questo elemento essenziale dell'equilibrio umano e ambientale, patrimonio di tutti e a cui tutti hanno diritto, che oggi si vorrebbe monetizzare e privatizzare, tanto nel nord quanto nel sud del mondo; con particolare riferimento agli stretti legami che uniscono l'uso dell'acqua alla guerra e alla pace.

Il Testimonial: Emilio Molinari
Emilio Molinari nasce a Milano. Ex Consigliere Regionale della Lombardia, ex Senatore (membro della Commissione Esteri). Ambientalista, tra i fondatori del movimento antinucleare italiano e animatore del gruppo lombardo che portò alla chiusura della Centrale Elettronucleare di Caorso. Ha collaborato con Lega Ambiente alla costituzione del primo Osservatorio dei rifiuti tossici-nocivi (ONTA) e in tale veste con il pool di esperti del Nucleo Ispettivo del Corpo delle Guardie Forestali della Lombardia. E’ relatore sulle questioni della globalizzazione per la Libera Università Popolare di Milano e della Facoltà dell’acqua nell’ambito dell’Università dei Beni Comuni di Abano Terme. Portavoce del Forum Mondiale delle Alternative. Opera nell’ambito della cooperazione internazionale con ICS nei Balcani e con Mani Tese in Chiapas (Messico). E’ stato fino al 2010 Presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’acqua.

Il narratore: Fabrizio Benente
Guida e voce narrante del format è archeologo e docente di Archeologia presso l’Università di Genova. Nel 2010/2011 gli è stata assegnata la Getty Research Exchange Fellowship da parte del Council of American Overseas Research Centers. Svolge attività di ricerca presso l’Albright Institute di Gerusalemme. E’ autore o curatore di libri e di numerosi articoli su riviste italiane e straniere. Ha partecipato a missioni archeologiche in Corsica, Grecia, Tunisia, Libano, Mongolia interna (Cina), Crimea (Ucraina), Israele. Cura produzioni multimediali e documentari televisivi. Vive in Val Graveglia, vicino a Chiavari, dove dedica tempo alla cura degli ulivi, della vigna e alla conoscenza del bosco.

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TUTTI GLI EVENTI

oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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