CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
domenica 17 novembre 2019  – ORE  16:00
Milano, Boocity. Civica Scuola Interpreti e Traduttori "Altiero Spinelli" - Fondazione Milano,Aula S06 via Carchidio 2

Agli inizi del Novecento, nelle parti di terra vicino al confine con l’Austria e l’Ungheria, coabitano croati, ungheresi, sloveni, tedeschi e serbi. Dopo la prima guerra mondiale, con le nuove frontiere decretate a Versailles, molti diventano profughi, perdono tutti i loro beni e si trasferiscono altrove, in Ungheria, in Austria. Dopo la Seconda guerra mondiale gli esuli in Italia saranno gli istriani, costretti a emigrare  forzatamente altrove. Storie di esuli e di rimasti nelle terre perdute.

I protagonisti:

AGI BERTA nasce in Ungheria nel 1952. A 18 anni ottiene una borsa di studio e va in Polonia. Il matrimonio la porta poi a Napoli, dove si laurea in Storia e Filologia dell’Europa Orientale. Ha scritto alcuni capitoli per la "Guida Verde dell’Ungheria" del Touring Club, e ha collaborato al volume "Testi Mariani del Secondo Millennio" e tradotto dall’ungherese "Epépé" di Ferenc Karinthy. Suoi racconti sono apparsi in diverse riviste. Da alcuni anni collabora con La Repubblica per la redazione Esteri. Vive a Napoli, dove insegna

ALJOŠA CURAVIĆ, nato a Umago d’Istria. Laureato in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Lettere di Firenze con una tesi su Scipio Slataper. Per dieci anni caporedattore del programma informativo di TV Capodistria. Attualmente caporedattore responsabile del programma radiofonico per la comunità nazionale italiana della RTV Slovenia, radio Capodistria. 

Diego Zandel (Fermo 1948), scrittore, autore di romanzi, tra gli altri, “Massacro per un presidente” (Mondadori) “Una storia istriana “ (Rusconi) , “I confini dell’odio" (Aragno), "L’uomo di Kos" (Hobby&Work), “I testimoni muti” (Mursia) e di saggi (“Invito alla lettura di Andric”, Mursia, “Balcanica-viaggio nel sudest europeo attraverso la letteratura contemporanea”, Novecento Libri) oltre che prefazioni a libri di Eric Ambler, Raymond Chandler ecc.

Segnala  |  Ufficio Stampa


CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
domenica 17 novembre 2019  – ORE  16:00
Milano, Boocity. Civica Scuola Interpreti e Traduttori "Altiero Spinelli" - Fondazione Milano,Aula S06 via Carchidio 2

Oltre i confini
Milano, Boocity. Civica Scuola Interpreti e Traduttori "Altiero Spinelli" - Fondazione Milano,Aula S06 via Carchidio 2

Agli inizi del Novecento, nelle parti di terra vicino al confine con l’Austria e l’Ungheria, coabitano croati, ungheresi, sloveni, tedeschi e serbi. Dopo la prima guerra mondiale, con le nuove frontiere decretate a Versailles, molti diventano profughi, perdono tutti i loro beni e si trasferiscono altrove, in Ungheria, in Austria. Dopo la Seconda guerra mondiale gli esuli in Italia saranno gli istriani, costretti a emigrare  forzatamente altrove. Storie di esuli e di rimasti nelle terre perdute.

I protagonisti:

AGI BERTA nasce in Ungheria nel 1952. A 18 anni ottiene una borsa di studio e va in Polonia. Il matrimonio la porta poi a Napoli, dove si laurea in Storia e Filologia dell’Europa Orientale. Ha scritto alcuni capitoli per la "Guida Verde dell’Ungheria" del Touring Club, e ha collaborato al volume "Testi Mariani del Secondo Millennio" e tradotto dall’ungherese "Epépé" di Ferenc Karinthy. Suoi racconti sono apparsi in diverse riviste. Da alcuni anni collabora con La Repubblica per la redazione Esteri. Vive a Napoli, dove insegna

ALJOŠA CURAVIĆ, nato a Umago d’Istria. Laureato in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Lettere di Firenze con una tesi su Scipio Slataper. Per dieci anni caporedattore del programma informativo di TV Capodistria. Attualmente caporedattore responsabile del programma radiofonico per la comunità nazionale italiana della RTV Slovenia, radio Capodistria. 

Diego Zandel (Fermo 1948), scrittore, autore di romanzi, tra gli altri, “Massacro per un presidente” (Mondadori) “Una storia istriana “ (Rusconi) , “I confini dell’odio" (Aragno), "L’uomo di Kos" (Hobby&Work), “I testimoni muti” (Mursia) e di saggi (“Invito alla lettura di Andric”, Mursia, “Balcanica-viaggio nel sudest europeo attraverso la letteratura contemporanea”, Novecento Libri) oltre che prefazioni a libri di Eric Ambler, Raymond Chandler ecc.

Stampa   |   Segnala  |  Ufficio Stampa

TUTTI GLI EVENTI

oggi
27/09/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

LEGGI TUTTO