Incontro dedicato alla scoperta del santuario di Göbekli Tepe (Turchia) e alle relative implicazioni storico-religiose come emergono dal libro Costruirono i primi templi di Klaus Schmidt, scopritore del sito.
L'incontro si svolgerà a Chiavari (Ge), nella sala conferenze Hotel Monterosa, Via Mons. Marinetti, 6
Interverranno:
Roberto Maggi, della Soprintendenza Beni Archeologici della Liguria e responsabile della collana "passato remoto" di Oltre edizioni, e lo storico Osvaldo Raggio dell'Università di Genova
L'incontro è organizzato dall'Associazione *Il bandolo* di Chiavari
I RELATORI
Roberto Maggi
Laureato in Paletnologia all'Università di Genova.
Funzionario Archeologo del Ministero per i beni e le attività culturali, con sede presso la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria, Genova. Ha promosso iniziative di ricerca, di tutela e di divulgazione in Liguria. Ha partecipato a missioni archeologiche in Libia ed in Oman. E' stato docente a contratto di Ecologia Preistorica all'Università di Genova I suoi interessi vertono sulla archeologia delle risorse ambientali dal Mesolitico all'Età del Bronzo.
Osvaldo Raggio
Laureato in Scienze politiche e dottore in Storia e Civiltà presso l'European University Institute, insegna Storia moderna e Storia della cultura materiale all'Università degli Studi di Genova. I suoi interessi di ricerca hanno riguardato le forme di accesso alle risorse e gli scambi nelle campagne tra XVI e XVIII secolo; le configurazioni politiche e sociali di antico regime, e le pratiche della giurisdizione e del possesso; i consumi culturali e le forme di socialità dell'aristocrazia nel Settecento; il collezionismo antiquario e naturalistico. Questi temi hanno una comune base metodologica: la scala microanalitica e topografica di osservazione, l'intreccio delle fonti e l'attenzione ai processi storici di costruzione e registrazione della documentazione.
IL LIBRO
Gobekli Tepe: una straordinaria scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato dell'uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l'archeologo scopritore del primo complesso templare dell'umanita', con questo libro ci conduce per mano dentro l'enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale, l'autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente, il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con rigore la struttura dell'insediamento neolitico, cercando di interpretare il significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da decifrare. Il tutto 7000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor piu' remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge. Il sito di Gobekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente dall'era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il manto di terra, e' destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle tappe dell'avventura umana.
"La scoperta degli antichissimi templi di Gobekli Tepe (X millennio a.C.) permette per la prima volta di comprendere, con chiarezza senza uguali, come cacciatori e raccoglitori abbiano dato origine alla cultura degli agricoltori sedentari. Un libro affascinante sugli inizi della rivoluzione neolitica."
(Prof. Dr. Friedemann Schrenk, Direttore della sezione paleoantropologica del Senckenberg Museum di Francoforte)
"Questa è la storia della scoperta di un santuario monumentale che, a rigor di logica, non dovrebbe nemmeno esistere. Prima che venisse in luce, infatti, nessuno avrebbe creduto che i nostri predecessori, già 12000 anni fa, fossero in grado di realizzare opere d'arte e d'architettura di tale portata. In questo libro riccamente illustrato l'archeologo Klaus Schmidt, autore degli scavi, descrive quali forze propulsive abbiano potuto manifestarsi in un momento così cruciale per la storia della civilta' umana.'"
(Umberto Tecchiati)
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L'AUTORE
Klaus Schmidt è libero docente di archeologia preistorica e lavora come referente per l'archeologia preistorica del Vicino Oriente nella sezione orientale del Deutsches Archäologisches Institut di Berlino.
Dal 1995 dirige gli scavi di Göbekli Tepe.
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Oltre edizioni Segnala | Ufficio Stampa
venerdì 2 dicembre 2011
– ORE
21:00
Incontro dedicato alla scoperta del santuario di Göbekli Tepe (Turchia) e alle relative implicazioni storico-religiose come emergono dal libro Costruirono i primi templi di Klaus Schmidt, scopritore del sito. Gobekli Tepe. Costruirono i primi templi 7000 anni prima delle piramidi
L'incontro è organizzato dall'Associazione *Il bandolo* di Chiavari I RELATORI Roberto Maggi Osvaldo Raggio
IL LIBRO Gobekli Tepe: una straordinaria scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato dell'uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l'archeologo scopritore del primo complesso templare dell'umanita', con questo libro ci conduce per mano dentro l'enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale, l'autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente, il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con rigore la struttura dell'insediamento neolitico, cercando di interpretare il significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da decifrare. Il tutto 7000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor piu' remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge. Il sito di Gobekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente dall'era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il manto di terra, e' destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle tappe dell'avventura umana.
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