Figlia prediletta di Karl Marx, socialista nella Londra dei sindacalisti e dei cospiratori, Eleanor Marx detta Tussy ereditò le fortune di Friedrich Engels, capitalista e nemico del capitale. Brillante, si dice, quasi come il padre, che di lei diceva «Tussy sono io», la ragazza ebbe, sempre come il padre, una vita sventurata. Visse per vent'anni con un attore da quattro soldi, Edward Aveling, gran bugiardo, uomo vanesio e scialacquone che, mentre Marx scrisse un Capitale solo, ne dilapidò da parte sua almeno tre: quello delle sue due prime mogli e alla fine anche quello di Tussy, cioè di Engels, che ereditò alla sua morte. Tussy Marx si suicidò, un po' per colpa di Aveling, che a quanto pare le aveva nascosto l'esistenza della seconda moglie e un po' per colpa di Marx, che le aveva nascosto la verità circa il figlio segreto che aveva avuto da Helene Delmut, la cameriera di casa. Tussy prese male entrambe le rivelazioni, specie quella che riguardava il padre, al cui lascito teorico e letterario aveva dedicato la vita intera. Barbara Minniti racconta con affetto e ammirazione la storia di questa eroina sfortunata da romanzo inglese ottocentesco. Miss Marx è un libro assolutamente da leggere. Mi viene in mente che anni fa uscì da Einaudi la biografia monumentale in due volumi di Eleanor Marx scritta da Yvonne Kapp. Anche quello era un gran libro su Tussy e sul milieu socialista londinese e internazionale. Se vi capita di vederlo su qualche bancarella, non esitate a comprarlo.
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