Dalla Prefazione di Diego Zandel.
Lo scorso 15 aprile dovevo venire a Napoli per presentare a Napoli Libri il mio ultimo romanzo “Eredità colpevole”, edito da Voland, e avevo chiesto a Demetrio Salvi, che era stato mio docente alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi, di essere lui il mio presentatore/relatore. Lo risentivo dopo anni e, d’allora, gli unici contatti fino a quel momento erano avvenuti su Facebook. Naturalmente, la mia richiesta servì a riaprire la vecchia famigliarità che si era creata tra noi. Anche dopo il mio corso di sceneggiatura i nostri rapporti erano continuati e capitava, le volte che veniva a Roma alla scuola, di andarci a fare una pizza e parlare di cinema e letteratura. Il mio riaggancio andò oltre i convenevoli, per passare alle cose vissute negli ultimi tempi. E non senza turbamento lessi quanto segue:
“Carissimo Diego, ero lì, sul tuo messaggio di qualche tempo fa, e non riuscivo a mettere assieme le idee giuste per raccontarti questa mia incredibile storia (e, ora, a pensarci, magari già te l'ho raccontata, non so...) Sono, insomma, diventato elettrosensibile: i cellulari (soprattutto), i televisori, i computer, i videoproiettori... tutto mi fa impazzire. Sono sofferenze difficili da definire e che finiscono, in genere, col provocarmi una spiacevolissima sensazione di soffocamento (inutile dirti che i medici, puntualmente, lo confondono con un attacco di panico). Per avere uno straccio di diagnosi sono dovuto andare a Varese, dove c'è una dottoressa (elettrosensibile!) che riesce a mettere assieme riferimenti e quant'altro per una patologia che, per lo Stato italiano, non esiste! E ci credo! Chi lo va a dire a quelli della Apple, della Samsung, della Microsoft che i loro strumenti fanno male? ... e non è solo il cancro... Prendere un treno è per me impossibile - così come prendere un aereo o una nave. Ho smesso con Roma, quindi, e con Sentieri selvaggi. Intendiamoci: mi do da fare come un matto e continuo a progettare, ci mancherebbe. La fase acuta è passata, mi sono in parte abituato a questa strana allergia e mi difendo indossando, come i supereroi, magliette con fibra d'argento (non scherzo!) Ma, insomma, poi, quando sarai qui, ne parleremo... Un abbraccio forte. Demetrio”.
Poi, a Napoli, quando ci siamo visti mi ha raccontato questa sua sensibilità, anzi elettrosensibilità, ed è scattata in me la proposta di chiedergli un libro che raccontasse la sua storia, mettendogli a disposizione la collana “Letture del mondo”, che da alcuni anni curo per la Oltre Edizioni. Una storia che credo interessi tutti, sapendo l’elettricità che oggi più che mai attraversa l’aria e i nostri corpi attraverso i cellulari, i computer, le tv, i frigoriferi, e tutte le altre tecnologie wireless che, ovunque, in casa e fuori, sul treno, sugli aerei, sulle navi e automobili, investono la nostra vita.
Demetrio Salvi ha accettato il mio invito, ed ora ecco qui, di seguito, la sua storia, scritta con la capacità che gli è propria dell’uomo di cinema.
Mi è sembrato poi giusto, affinché non si pensi a quello di Demetrio come a un caso isolato, posporre anche una postfazione del presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, Paolo Orio.
Diego Zandel
formato: eBook
dimensioni file: ePub 2034 Kb - mobi 600 Kb
collana: letture del mondo
genere: Narrativa
ISBN: 9791280075697
Prezzo di Copertina € 9.99