CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
CATALOGO:
Marco D'Aponte
Uova fatali


Introduzione di Lorenzo Barberis  
Il celebre romanzo fantascientifico di Bulgakov trasformato in graphic novel.
Il testo, ricco di dialoghi, si adatta alle caratteristiche specifiche del linguaggio fumettistico e il soggetto (i disastri determinati dalla sconsiderata manipolazione della natura) è di estrema attualità. Lo stile grottesco del disegno sottolinea il tono delle situazioni descritte nel romanzo.
La storia ambientata dell’autore nel 1928 si svolge a Mosca dove il professor Persikov, scienziato esperto di rettili e anfibi, scopre per caso un misterioso raggio rosso che moltiplica e potenzia l’attività cellulare. Una moria di polli nel paese sarà il pretesto per richiedere, da parte delle autorità sovietiche, l’impiego del raggio rosso del professore per risolvere la crisi alimentare.
Espropriato d’autorità del suo macchinario di cui ancora non sono state provate le potenzialità, il professore si troverà ad essere suo malgrado protagonista di una catena di eventi catastrofici.
L’intervento nella vicenda di sprovveduti e ambiziosi funzionari provocherà equivoci burocratici, scambi di casse di uova e sfortunate circostanze che metteranno in moto l’inarrestabile marcia su Mosca di enormi e voraci rettili che funesteranno l’estate russa, fino all’imprevista soluzione finale.


Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Töpffer edizioni
Pubblicato il 31/10/2023
pagine: 120
formato: cm. 17 x 24
copertina: softback — brossura
collana: G.NOVEL
genere: Graphic novel
ISBN: 9788888151373

Prezzo di copertina € 18.00
Prezzo promozionale € 17.10
Quantit: 





acquista eBook
acquista su Amazon

CATALOGO      AUTORI      APPROFONDIMENTI      EVENTI      ARTE & ARTISTI      UNIVERSITÀ

Login
Oltre edizioni

Login (se sei già registrato) oppure Registrati
Marco D'Aponte
Uova fatali


Introduzione di Lorenzo Barberis  


Quantità: 
↓↓ acquista ↓↓
↓↓ senza costi di ↓↓
↓↓ spedizione ↓↓








OPPURE

acquista su Amazon

Il celebre romanzo fantascientifico di Bulgakov trasformato in graphic novel.
Il testo, ricco di dialoghi, si adatta alle caratteristiche specifiche del linguaggio fumettistico e il soggetto (i disastri determinati dalla sconsiderata manipolazione della natura) è di estrema attualità. Lo stile grottesco del disegno sottolinea il tono delle situazioni descritte nel romanzo.
La storia ambientata dell’autore nel 1928 si svolge a Mosca dove il professor Persikov, scienziato esperto di rettili e anfibi, scopre per caso un misterioso raggio rosso che moltiplica e potenzia l’attività cellulare. Una moria di polli nel paese sarà il pretesto per richiedere, da parte delle autorità sovietiche, l’impiego del raggio rosso del professore per risolvere la crisi alimentare.
Espropriato d’autorità del suo macchinario di cui ancora non sono state provate le potenzialità, il professore si troverà ad essere suo malgrado protagonista di una catena di eventi catastrofici.
L’intervento nella vicenda di sprovveduti e ambiziosi funzionari provocherà equivoci burocratici, scambi di casse di uova e sfortunate circostanze che metteranno in moto l’inarrestabile marcia su Mosca di enormi e voraci rettili che funesteranno l’estate russa, fino all’imprevista soluzione finale.



L'AUTORE
MARCO D'APONTE, Docente di Discipline pittoriche, illustratore per editori nazionali e internazionali negli anni ottanta e novanta, dal 2000 dirada questa attivit per dedicarsi in modo pi continuativo al fumetto, collaborando con sceneggiatori, scrittori, storici, tra cui Guido Ceronetti, Dario Lanzardo, Pit Formento, Gianna Baltaro, Rossana Repetto, Marino Magliani.
Ha pubblicato graphic novel con Tunu, Transeuropa, Miraggi Ink, Edizioni del Capricorno, Angolo Manzoni, Daniela Piazza Editore, La Stampa.
Parallelamente ha sempre svolto lattivit di pittore in numerose mostre personali e collettive, esponendo i suoi lavori in gallerie e musei.

Töpffer edizioni
Pubblicato il 31/10/2023
pagine: 120
formato: cm. 17 x 24
copertina: softback — brossura
collana: G.NOVEL
genere: Graphic novel
ISBN: 9788888151373

Prezzo di copertina € 18.00
Prezzo promozionale € 17.10

↓↓ acquista ↓↓
senza costi di spedizione

Quantità: 

OLTRE Bookshop
1295
Ufficio Stampa Rassegna Stampa SCHEDA LIBRO

oppure acquista nel nostro negozio

acquista su Amazon
Commenti »
Marco DAponte torna in libreria con una nuova e superba graphic novel, "Uova fatali" 😍😍😍 (Tpffer edizioni, Oltre Edizioni). Marco DAponte ha trasformato il celebre romanzo di Bulgakov in un romanzo a fumetti. Tutti i disegni sono di Marco, e anche la sceneggiatura sua.. Siamo di fronte a un lavoro di altissima qualit che porter felicit ed entusiasmo nelle case di tantissimi lettori e amanti dell'arte. Grazie infinite a Paolo Paganetto, Anna Ardissone, Raffa Sol, Oltre Edizioni.... E, ovviamente, grazie al grandissimo Marco D'Aponte che un artista vero e completo. ❤ - Iannozzi Giuseppe Il celebre romanzo fantascientifico di Bulgakov trasformato in graphic novel. Il testo, ricco di dialoghi, si adatta alle caratteristiche specifiche del linguaggio fumettistico e il soggetto (i disastri determinati dalla sconsiderata manipolazione della natura) di estrema attualit. Lo stile grottesco del disegno sottolinea il tono delle situazioni descritte nel romanzo. La storia ambientata dellautore nel 1928 si svolge a Mosca dove il professor Persikov, scienziato esperto di rettili e anfibi, scopre per caso un misterioso raggio rosso che moltiplica e potenzia lattivit cellulare. Una moria di polli nel paese sar il pretesto per richiedere, da parte delle autorit sovietiche, limpiego del raggio rosso del professore per risolvere la crisi alimentare. Espropriato dautorit del suo macchinario di cui ancora non sono state provate le potenzialit, il professore si trover ad essere suo malgrado protagonista di una catena di eventi catastrofici. Lintervento nella vicenda di sprovveduti e ambiziosi funzionari provocher equivoci burocratici, scambi di casse di uova e sfortunate circostanze che metteranno in moto linarrestabile marcia su Mosca di enormi e voraci rettili che funesteranno lestate russa, fino allimprevista soluzione finale. Sul mio blog: https://iannozzigiuseppe.wordpress.com/.../uova-fatali.../ Su Instagram: https://www.instagram.com/p/CzbbfbdNgWK/?utm_source=ig_web_copy_link&igshid=MzRlODBiNWFlZA== E su molti altri canali. #uovafatali #marcodaponte #bulgakov #graphicnovel #Oltreedizioni #novitàeditoriali Con: Anna Ardissone, Raffa Sol, Oltre Edizioni, Tpffer edizioni Paolo Paganetto

Giuseppe Iannozzi, 09/11/2023

 

 
TUTTI GLI EVENTI

OGT newspaper
oggi
01/09/2024

L'intervista a Carla Boroni

Se la cultura di questa città fosse un palazzo, lei sarebbe una delle colonne.
Professoressa e scrittrice, docente e saggista, Carla Boroni si spende da una vita fra libri e università, progetti e istituzioni. Spirito libero e pensiero indipendente, non per questo ha evitato di cimentarsi in avventure strutturate che comportano gioco di squadra e visione di prospettiva: laureata in pedagogia e in lettere, professore associato alla cattedra di letteratura italiana contemporanea (scienze della formazione) all’Università Cattolica nonché membro del Dipartimento di Italianistica e Comparatistica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha pubblicato articoli per riviste di critica letteraria e volumi che vanno da Ungaretti alle favole, dalla Storia alle ricette in salsa bresciana, variando registri espressivi e spaziando sempre.
Non a caso Fondazione Civiltà Bresciana non ha esitato a confermarla alla presidenza del suo Comitato Scientifico.
«Sono grata a presidente e vice presidente, Mario Gorlani e Laura Cottarelli - dice Carla Boroni -. Hanno creduto in me e insieme abbiamo formato questo comitato scientifico di persone che si danno molto da fare, ognuno nell’ambito della propria disciplina. Con loro è un piacere andare avanti, procedere lungo la strada intrapresa che ci ha già dato soddisfazioni. Con impegno ed entusiasmo immutati, anzi rinnovati».

Il Cda di Fcb ha riconosciuto il lavoro svolto a partire dalle pubblicazioni artistiche e architettoniche al Fondo Caprioli in avanzato stato di lavoro storico archivistico, da «Maggio di gusto» (sulle tradizioni culinarie nel bresciano), alla toponomastica, dal Centro Aleni sempre più internazionale alle mostre in sinergia con le province limitrofe, al riconoscimento della Rivista della Fondazione nella Classe A di molte discipline universitarie.
Attraverso una brescianità d’eccellenza e mai localistica siamo riusciti a coinvolgere le Università ma anche Accademie e Conservatori non solo cittadini, non trascurando quell’approccio pop che tanto fu caro al fondatore monsignor Antonio Fappani, con cui io e Sergio Onger iniziammo svolgendo un ruolo da direttori. Conferenze e iniziative, eventi e restauri, mostre e incontri, convenzioni e pubblicazioni: tanto è stato fatto, tanto ancora resta da fare.

Cosa vuole e può rappresentare Fondazione Civiltà Bresciana?
Tanti pensano che sia questo e stop, Civiltà Bresciana come indica il nome. In realtà noi a partire, non dico da Foscolo, ma da Tartaglia, Arici e Veronica Gambara, tutti grandi intellettuali che hanno lavorato per la città incidendo in profondità, cerchiamo di radicare al meglio i nostri riferimenti culturali. Dopodiché ci siamo aperti a Brescia senza remore.

Com’è composta la squadra?
Possiamo contare su tante competenze di rilievo. Marida Brignani, architetta e storica, si occupa di toponomastica. Gianfranco Cretti, ingegnere e storico cinese, del Centro GIulio Aleni. Massimo De Paoli, figlio del grande bomber del Brescia Calcio, storico dell’architettura, fa capo all’Università Statale di Brescia come Fiorella Frisoni, storica dell’arte, a quella di Milano. Licia Mari, musicologa, è attiva con l’Università Cattolica di Brescia come Simona Greguzzo con la Statale di Pavia quanto a storia moderna. Leonardo Leo, già direttore dell’Archivio di Stato, si occupa del Fondo Caprioli. L’esperto di enogastronomia è Gianmichele Portieri, giornalista e storico come Massimo Tedeschi, direttore della rivista della Fondazione. Massimo Lanzini, pure giornalista, specialista di dialetto e dialetti, prende il posto dell’indimenticabile Costanzo Gatta nel «Concorso dialettale» relativo ai Santi Faustino e Giovita.

Cosa c’è all’orizzonte adesso?
La priorità, in generale, è precisamente una: vogliamo dare alla brescianità un’allure di ampio respiro.
Al di là dell’anno da Capitale della Cultura, ad ampio raggio è in atto da tempo una rivalutazione, una ridefinizione della cultura di Brescia.
Io appartengo a una generazione che a scuola non poteva parlare in dialetto. Sono cresciuta a Berzo Demo e traducevo dal dialetto per esprimermi regolarmente in italiano. Mentre il dialetto a scuola era scartato, tuttavia, i poeti dialettali sono cresciuti enormemente, a partire da Pier Paolo Pasolini con le sue poesie a Casarsa.

Tanti anni di insegnamento: come sono cambiati gli studenti di generazione in generazione?
Checché se ne dica per me i ragazzi non sono cambiati tanto, anzi, non sono cambiati affatto. Sono quelli di sempre: se sentono che tu insegnante sei aperta nei loro confronti e li capisci davvero, ti seguono e la loro stima ti gratifica ogni giorno. Sono contentissima.

La chiave è l’apertura mentale?
Sì, sempre. Io vengo da un mondo cattolico privo di paraocchi, il mondo di don Fappani. Per esempio abbiamo fatto un libro con Michele Busi sui cattolici e la Strage: gravitiamo costantemente in un’area in cui non bisogna esitare a mettersi in discussione. Nel nostro Comitato Scientifico siamo tutti liberi battitori. Alla fine quello che conta è la preparazione, lo spessore.

Discorso logico ma controcorrente, nell’epoca di TikTok e della soglia di attenzione pari a un battito di ciglia.
Vero. All’università quando devo spiegare una poetica agli studenti propongo degli hashtag: #Foscolo, #illusioni, #disillusioni... Mi muovo sapendo di rivolgermi a chi è abituato a ragionare e ad esprimersi in 50 parole. Poi magari vengono interrogati e sanno tutto, ma devono partire da lì. I tempi cambiano e oggi funziona così.

Oggi a che punto è la Civiltà Bresciana, estendendo il concetto al di là della Fondazione?
Brescia ha sempre dovuto lottare, correre in salita, con la sua provincia così vasta e mutata nei secoli. Storia di dominazioni e resistenze, di slanci e prove d’ingegno. Adesso nella nostra Fondazione abbiamo persone di Cremona e Mantova, ci stiamo allargando, aprendo alle novità anche in questo senso. Così si può diventare meno Milano-centrici. Fieri delle nostre radici, ma senza paura di cambiare. Per crescere in un mondo che evolve rimanendo popolari. Per preservare la nostra cultura con lo sguardo proteso al futuro, sapendo che Brescia ha una grande qualità: può contare su una trasversalità di fondo a livello di rapporti intrecciati di stima che prescindono da ogni forma di appartenenza politica. Convergenze parallele virtuose che contribuiscono ad un gioco di squadra allargato.

LEGGI TUTTO