Sandra Fabbro
Un giusto NO
Storie vere che sembrano impossibili
Nei racconti proposti in questo libro lo spazio lasciato alla fantasia è molto limitato. Frutto dell’immaginazione sono le figure di coloro che narrano in prima persona le vicende, e qualche altro personaggio di contorno. Per il resto vengono riportati fatti storici precisi e i protagonisti su cui sono imperniati i racconti sono persone reali. Tutti costoro, anche se vissuti in momenti storici diversi, sono accomunati da una medesima esperienza di vita: hanno cercato di opporsi, ognuno in base alle proprie forze e capacità, a dei genocidi e a gravissime violazioni dei diritti umani messe in atto nei confronti di una etnia o di una minoranza perseguitata, cui non appartenevano. Avrebbero potuto ignorare quanto stava avvenendo, pur non approvandolo moralmente o ideologicamente, perché era prudente non esporsi, ed anche perché la maggioranza dei loro concittadini aveva scelto di approvare o tacere. I protagonisti delle nostre storie in sostanza hanno detto un deciso “NO” dinnanzi a qualcosa di terribile che stava avvenendo sotto i loro occhi e, ritenendolo profondamente ingiusto, hanno agito di conseguenza, affrontando grossi rischi sul piano personale.
Marchio editoriale
in libreria dal 21 gennaio
copertina: softback con alette — brossura
collana: LETTURE DEL MONDO ISBN:
Sandra Fabbro
Un giusto NO
Storie vere che sembrano impossibili
Nei racconti proposti in questo libro lo spazio lasciato alla fantasia è molto limitato. Frutto dell’immaginazione sono le figure di coloro che narrano in prima persona le vicende, e qualche altro personaggio di contorno. Per il resto vengono riportati fatti storici precisi e i protagonisti su cui sono imperniati i racconti sono persone reali. Tutti costoro, anche se vissuti in momenti storici diversi, sono accomunati da una medesima esperienza di vita: hanno cercato di opporsi, ognuno in base alle proprie forze e capacità, a dei genocidi e a gravissime violazioni dei diritti umani messe in atto nei confronti di una etnia o di una minoranza perseguitata, cui non appartenevano. Avrebbero potuto ignorare quanto stava avvenendo, pur non approvandolo moralmente o ideologicamente, perché era prudente non esporsi, ed anche perché la maggioranza dei loro concittadini aveva scelto di approvare o tacere. I protagonisti delle nostre storie in sostanza hanno detto un deciso “NO” dinnanzi a qualcosa di terribile che stava avvenendo sotto i loro occhi e, ritenendolo profondamente ingiusto, hanno agito di conseguenza, affrontando grossi rischi sul piano personale.
Sandra Fabbro Canzian, nata a Treviso, è laureata in lingue e letterature straniere (russo e inglese) all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha insegnato lingua russa in corsi serali dell’Associazione Italia-URSS negli anni ’80 ed è stata docente di lingua inglese nella Scuola Secondaria di primo grado fino al 2015. Negli anni ’90, quale membro attivo di Amnesty International si è occupata di educazione ai diritti umani, contribuendo all’elaborazione di materiali didattici indirizzati a tale settore. Da circa un ventennio fa parte dell’Associazione Italiarmenia, partecipando all’organizzazione delle iniziative operate da questa. Per il sito dell’Associazione redige le segnalazioni di libri di soggetto armenistico, contenute nella sezione “Novità librarie”. Ha tradotto dall’inglese il libro Survivors: il genocidio armeno raccontato da chi allora era bambino di Donald Miller e Lorna Touryan Miller, Guerini e Associati, Milano 2007. Nel luglio 2020 ha pubblicato Il Genocidio armeno. Dalle origini alle conseguenze di oggi, Edizioni Eurooffset, Maerne di Martellago, Venezia. Fa parte, in rappresentanza di Italiarmenia, del Comitato Scientifico per Il Giardino dei Giusti nel Mondo della Città di Padova. Svolge interventi nelle scuole secondarie sulle tematiche del genocidio armeno, della cultura armena e dei Giusti.
in libreria dal 21 gennaio
copertina: softback con alette — brossura
collana: LETTURE DEL MONDO ISBN: