SCHEDA_L'araldica nella Chiesa Cattolica

Alla luce della legislazione canonica. Origini, usi, legislazione

L’araldica rappresentò un fenomeno della storia europea, iniziato nel secolo XI, quale mezzo di identificazione dei cavalieri nei combattimenti tramite i colori e le figure disegnate sugli scudi; gli stemmi furono spesso utilizzati nei sigilli per autenticare documenti e le comunicazioni epistolari. I sigilli, impiegati prima della nascita dell’araldica, furono resi più elaborati aggiungendo alle figure emblemi araldici o segni di dignità ecclesiale. Il clero adottò le insegne per individuare, dalle ornamentazioni esterne allo scudo, l’ufficio, la dignità, la carica e la posizione gerarchica ricoperta dall’ecclesiastico.
Poiché tutta la società del tempo (fin dal secolo XIII) era interessata all’araldica, la Chiesa dovette trovare nell’ambito della legge canonica una sistemazione giuridica degli emblemi del clero, degli ordini religiosi e delle sue istituzioni. Questo volume rende conto delle modalità con le quali la Chiesa, nei secoli, regolamentò il diritto a vestire le insegne pontificali e a indossare particolari copricapi in analogia all’araldica secolare che impiegava elmi, corone e cappelli quali simboli di nobiltà.

Questo volume è il primo di una serie che il Vannucci ha dedicato all’araldica ecclesiastica.

Piano dell’opera:

L’araldica. Generalità. L’opera di Bartolo da Sassoferrato. Tecnica della blasonatura
L’araldica nella Chiesa cattolica alla luce della legislazione canonica. Origini, usi, legislazione
L’araldica negli Ordini religiosi, nelle Confraternite e nelle Chiese di rito orientale
L'araldica pontificia. Papi, antipapi, loro insegne e blasonature

Ogni volume è autonomo e concluso in sé, ma viene utilmente completato, per chi voglia avere una visione organica dell’argomento, dagli altri tre, di prossima uscita per i nostri tipi.

L'AUTORE

Roberto Vannucci, nato a Chiavari nel maggio 1942, attualmente risiede a Sestri Levante. Laureato in Economia e Commercio all’Università di Genova, e in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma, ha prestato servizio presso la Ragioneria Generale dello Stato (Diri-gente S.I.F.P.). Iscritto all'albo dei Revisori dei conti, venne insignito del titolo di Commendatore (2 giugno 2000), Cultore di storia, araldica e antropologia, ha riordinato la seconda parte del manoscritto Il Distretto di Chiavari di A. Ferretto (1976). Socio dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e della Società Economica di Chiavari, ha curato articoli di carattere storico e araldico (Gli stemmi dei vescovi della Diocesi di Chiavari, Atti 1999 - 2000). Per le nostre edizioni ha pubblicato, con la figlia Eliana, il libro Tigullio Favoloso (2009).