Diego Zandel

I confini dell'odio

Introduzione di Andrea Di Consoli  

I confini dell’odio di Diego Zandel è un romanzo provocatorio e avvincente sulla guerra interetnica nella ex Jugoslavia, che ha portato alla dissoluzione della stessa, guerra della quale ricorre il trentennale del suo inizio. Uscito originariamente nel 2002 per i tipi di Aragno, racconta una storia di violenze e di addolorata pietà. Un figlio, Bruno Lednaz, accompagna la salma del padre, che aveva chiesto di essere sepolto a Fiume, sua città natale, allora italiana, poi jugoslava, e oggi, dopo la guerra nei Balcani, croata. Da pochi mesi è stato firmato a Dayton, negli Stati Uniti, l’accordo di pace che sancisce, dopo quattro, lunghi, anni di guerra, la divisione dei territori tra croati, serbi, bosniaci e serbo-bosniaci. Ciò nonostante, ai confini, è ancora vivo l’odio innescato dalla guerra. Bruno se ne accorge quando, in attesa di un posto al cimitero per il padre, decide di accompagnare un parente in Lika, una regione della Croazia. Da quel momento comincia per lui una tragica odissea, che lo porterà a scoprire, attraverso una serie di avventure, passioni, dolori e tradimenti, gli sporchi interessi che si nascondono dietro una guerra. Diego Zandel, conoscitore dei Balcani, tra gli autori del documentario di Rai Cinema “Hotel Sarajevo” sull’assedio della città bosniaca, durato dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996, con questo romanzo ci conduce sui luoghi della guerra per ricordarci, con questa riedizione del romanzo, mentre è in corso un’altra guerra nel cuore dell’Europa, il valore della pace.

AUTORE/I Diego Zandel
L'AUTORE:
Diego Zandel
è nato nel 1948 nel campo profughi di Servigliano da genitori fiumani. ma è cresciuto al Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, che raccoglieva gli esuli istriani, fiumani e dalmati in fuga dalla Jugoslavia di Tito. Questa origine, per il suo portato esistenziale, oltre che storico e geopolitico, così come anche la Grecia, in particolare l'isola di Kos, della quale era originaria la famiglia della sua prima moglie Anna, scomparsa nel 2012, avrà molta rilevanza nei suoi libri, tanto da essergli stata conferita la cittadinanza onoraria sia del comune di Servigliano che di quello di Kos.
É autore di diversi romanzi: Massacro per un presidente, Mondadori 1981; Una storia istriana, Rusconi 198; Crociera pericolosa, Mondadori 1993, Oltre Edizioni 2020; Operazione Venere, Mondadori, 1996, Oltre Edizioni 2021; I confini dell'odio, Aragno 2002, Oltre Edizioni 2022; L’uomo di Kos, Hobby&Work 2004; Il fratello greco, Hacca, 2010; I testimoni muti (Mursia 2011); Essere Bob Lang, Hacca 2012; Eredità colpevole, Voland 2023; Un affare balcanico, Voland, 2024. Ha all’attivo anche due libri di racconti: Il console romeno (Oltre edizioni 2013) e, di prossima uscita, Racconti istro-fiumani (IoDeposito, 2024).
Tra le sue opere di carattere saggistico e letterario, Invito alla lettura di Andrić (scritto con Giacomo Scotti) Mursia 1981; Balcanica - Viaggio nel sudest europeo attraverso la letteratura contemporanea, Novecento Libri, 2018; Apologia della lettura - Riflessioni di un bibliofilo incallito, Historica, 2020.
È anche uno degli autori del docufilm Hotel Sarajevo, nato da un’idea di Andrea Di Consoli e prodotto da Clipper Media e Rai Cinema, per la regia di Barbara Cupisti.
Nel 2023 ha ricevuto il Premio Tomizza.
pubblicazione con marchio

Gammarò edizioni
GENERE: Narrativa italiana

COLLANA: I CLASSICI

PUBBLICAZIONE: 23/08/2022

COVER: softback con alette

RILEGATURA: brossura

FORMATO: cm. 21 (A) x 14 (L)

PESO: gr. 0

pp. 172

ISBN 9791280649171

Prezzo di cop. € 18.00


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