Alberto Radicati

Vite parallele

Traduzione e cura di Tomaso Cavallo
A segnalare l’importanza di Alberto Radicati tra gli intellettuali del primo Settecento italiano ed europeo fu Piero Gobetti che senti fortemente l’attrazione di quella guerra di nobile ribelle democratico e proto-comunista. Del conte di Passerano, che definisce «primo illuminista della penisola», Gobetti ha tracciato, nel suo Risorgimento senza eroi, un ritratto pieno di forza e vivacità poi ripreso, precisato e approfondito da Franco Venturi.
«Pouvoir un jour delivrer ma Patrie du joug cruel des Ecclésiastiques»: è stato questo il motivo di fondo di tutta la variegata opera radicatiana, maturata in circostanze esistenzialmente drammatiche nel giro di pochi anni tra 1730 e 1737. Una fondamentale bipartizione struttura il giudizio del Radicati sulle guerre storiche: da una parte i partigiani dell’umana ragione in cerca della verità e dall’altra i fautori della «professione sacerdotale», detentori di una presunta verità assoluta da imporsi anche col ricorso alla coercizione violenta delle coscienze.
Di Radicati si pubblicano qui in traduzione italiana due brevi opuscoli che, atteggiati secondo il classico modello plutarcheo, ripropongono motivi centrali di un pensiero originale, interessato a una profonda riforma morale e intellettuale dell’Italia e dell’Europa intera.
Radicati, che si proclama un libero pensatore cristiano, ricostruisce le vicende delle «imposture» all’origine dei monoteismi ebraici e islamici.

L'AUTORE
Nato da nobile famiglia piemontese, Alberto Radicati venne educato a corte, ma ben presto manifestò insofferenza sia per le convenienze del suo grado sociale sia per i vincoli dei dogmi religiosi. Il re Vittorio Amedeo II cercò di utilizzarne l'intelligenza per definire le relazioni con la Santa Sede, ma l'atteggiamento del Radicati andò oltre gli obiettivi della corona e lo scrittore dovette riparare a Londra. Qui lanciò un manifesto, in aperta rivolta contro i dogmi della Chiesa cattolica. In Discours moraux Radicati si richiama ai primordi del cristianesimo e alla politica sociale degli apostoli per rimproverare alla Chiesa la sua decadenza morale e la sua volontà di dominio sulle cose terrene. Nel 1732, in seguito alla pubblicazione di A Philosophical Dissertation upon Death, le autorità ecclesiastiche inglesi lo fecero imprigionare. Ottenuta la libertà, riparò in Olanda, dove col nome di Albert Bazin continuò tenacemente la sua opera.
pubblicazione con marchio

Gammarò edizioni
GENERE: Filosofia

COLLANA: I CLASSICI

DATA PUBBL.: 21/06/2022

COVER: softback con alette

RILEG.: brossura

FORMATO: cm. 21 (A) x 14 (L)

PESO: gr. 0

pp. 146

ISBN 9791280649119

Prezzo di cop. € 18.00


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