La poetica di Schettini attinge sicuramente dalle tematiche dell’amore, della solitudine, dell’ipocrisia e del vivere in armonia con il prossimo e con la natura; affonda inoltre la sua scrittura nell’ironia di situazioni di cui siamo, anche nostro malgrado, basiti spettatori.
In merito al titolo della raccolta Amoritudine, in buona sostanza, Schettini induce a domandarci: “Vorrà significare amore + gratitudine, + solitudine, + consuetudine oppure + inquietudine? Chissà…”
Una risposta certa e univoca, ovviamente, non la si può formulare; pertanto, l’unico approdo sostenibile che l’autore ci suggerisce con questi nuovi componimenti è quello dell’amore: tema che richiede, in ogni frangente della nostra vita, di essere comunque declinato in tutte le sue molteplici (e talvolta desuete) sfumature.
L'AUTORE: Alberto Schettini nasce a Genova nel 1967 dove si laurea in Scienze Politiche. Le sue grandi passioni, fin dalla giovinezza, sono la poesia, la musica e la fotografia. Nel 1996 partecipa ad un Concorso dell’Istituto Calasanzio di Genova conseguendo il terzo posto con la poesia Pianura che dedicò al padre; successivamente pubblica, con la collaborazione del poeta Luigi Fenga, la sua prima raccolta di poesie Che ci sia luna (2000, ed. Compagnia dei Librai). Nel 2001 pubblica Poesie e viene notato dal poeta/romanziere Giuseppe Conte che, durante il Festival Internazionale di Poesia di Genova dello stesso anno, legge in pubblico la sua composizione Oibò: con la stessa silloge, nel 2002, viene premiato al “Concorso Nazionale - Sandra Quaglierini”. Seguono le raccolte: Parvenze (con impressioni di lettura di Giuseppe Conte, Luigi Fenga, Tullio Gardini e illustrazioni del pittore Pier Canosa, presentato nel 2003 presso la Sala del Camino della Camera di Commercio di Genova); La prospettiva di un ratto, Avamposti emotivi, Nella mia noce (poesie ed aforismi), Tutto sommato, 1999-2019 (raccolta antologica), Aforìe e Fossilità (recensito dal Prof. Francesco De Nicola su I Limoni - Annuario della Poesia in Italia nel 2023).
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