L’interessante nota introduttiva di Francesco De Nicola, curatore della raccolta, approfondisce il Lauzi poeta e suscita nel lettore il desiderio di conoscere questa differente linea artistica.
Passione nata sui banchi di scuola del ginnasio grazie all’anziano professore di lettere, la poesia ha affiancato la ben più celebre carriera musicale ed è stata foriera di diverse pubblicazioni sin dagli inizi anni ’90. Ricomporre armonie spezzate dentro è la rima iniziale del verso che apre la raccolta, un invito a ritrovare la poesia nella bellezza e nel mondo interiore.
Sono molti i temi trattati da Lauzi, descrizioni di attimi, emozioni, ma su tutti colpisce il mare, grande protagonista della sua esistenza vissuta a Genova.
Ci sono personaggi resi poesie (L’amico, Il professore, Il pittore…) e luoghi, città (Livorno, Milano centro, Corso Venezia), in tutte si ritrova l’estro e quel guizzo che abbiamo amato nei testi delle sue canzoni.
Alla vita di tutti i giorni e al tratteggio di varie personalità si affiancano riflessioni più profonde, il bisogno di infinito e di trovare il modo di racchiuderlo nella quotidianità, come la linea dell’orizzonte, che unisce il cielo al mare.
Universo converso
al parallelo,
il Paradiso è qui
e non lo vediamo,
ma ne sentiamo
l’odore d’ infinito.
Sarebbe ancora nostro
– e già lo era! –
se solo non avessimo
capito…
Un’ingenua domanda
m’invade la ragione:
che sia il cervello
la maledizione?
(da Ricomporre armonie – Oltre Edizioni)
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