Il prossimo novilunio |
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29/10/2020, ore 06:10
| Sinossi. Un serial killer si aggira per le campagne umbre. Le coppiette di innamorati e amanti appartati nel buio sono le sue prede. Accade sempre nelle notti di plenilunio. Le indagini sono affidate al commissario Ilaria Del Poggio che dovrà arrivare a trovare l’assassino prima del prossimo novilunio. Ad essere sospettato sarà un noto guardone, ma c’è chi giura sulla sua innocenza e il commissario Del Poggio dovrà vedersela con un agguerrito detective privato.
Recensione
Un giallo elegante, quello che ci propongono Enrico Luceri e Antonio Tentori, quasi sobrio, come i paesi e la regione che sono lo scenario di un’escalation di omicidi seriali a danno di giovani coppie che si appartano, nelle notti di luna nuova, nella macchia umbra.
Le ambientazioni ci riportano a quel clima tradizionale che si respira nei paesi di campagna.
Vecchi poderi abbandonati, cascine, case silenziose e soprattutto i bar, che diventano cuore pulsante della comunità.
Non manca proprio niente, nemmeno il matto del paese che, insieme a poche altre mosce bianche, vorrebbe raccontare i segreti che si celano dietro le facce dure dei suoi compaesani, senza riuscirci.
Il commissario Ilaria Del Poggio e il detective venuto dal nulla, sono i due personaggi forti, l’una tenace e quadrata alla ricerca di un colpevole ma non necessariamente DEL colpevole, l’altro, istintivo e avventato, che si butta, per amicizia, in un caso che è più grande di lui.
Il mistero, che si cela dietro l’assassino, scava nel passato e non è difficile capire chi sia il colpevole, tuttavia si rimane col fiato sospeso in attesa della resa dei conti che è il vero focus del romanzo.
Lo stile dei due autori è, come dicevo, elegante e persino nelle scene più cruente riesce a descrivere la violenza con un linguaggio mai invadente e sempre attento a non toccare eccessivamente la sensibilità del lettore.
La trama è classica e per niente cervellotica, il che, in qualche modo, amplifica la caratterizzazione dei personaggi che, a mio parere, è il punto di forza del libro.
Una nota di merito va anche alla casa editrice che dimostra, al di la dell’originalità delle idee, di puntare molto sulla qualità dei testi, cosa non banale in un mondo che, anche in ambito letterario, punta sempre di più sull’effetto shock delle storie narrate ma poco o pochissimo sul livello di scrittura e di preparazione degli autori che in questo caso è evidentemente alto.
Enrico Luceri e Antonio Tentori
Enrico Luceri. Laureato in Ingegneria, lavora dalla metà degli anni ottanta in società di impiantistica per progetti. Appassionato di Agatha Christie, che è tra i suoi modelli letterari, e del giallo deduttivo, è autore di romanzi, di una settantina di racconti e di sceneggiature, oltre che di saggi sul cinema, tra cui Storia del cinema giallo thrilling italiano presentato a puntate sulla rivista Sherlock Magazine edita da Delos Books. Nel 2008 ha vinto il Premio Tedeschi. Pubblica articoli in appendice alla collana I Classici del Giallo Mondadori, nella sezione “I segreti del giallo”.
Antonio Tentori. Figlio del poeta e traduttore Francesco Tentori Montalto, usa un solo cognome per differenziare le opere, come aveva fatto il padre prima di lui. Ha pubblicato il primo libro di poesie nel 1987. Nel 1989 pubblica il libro Lo schermo insanguinato insieme a Maurizio Colombo. Nel 1991 pubblica con Antonio Bruschini Profonde tenebre, il cinema thrilling italiano 1962-1982con la casa editrice Granata Press nella collana Ombre elettriche, dedicata al cinema di genere. Si tratta del primo volume di una ricerca che porta i due autori a una riscoperta dei filoni cinematografici italiani e che vedrà pubblicati in seguito i volumi Malizie perverse, il cinema erotico italiano e Mondi incredibili, il cinema fantastico-avventuroso italiano. La chiusura della Granata Press vedrà la fine della collana Ombre elettriche ma non scioglierà il sodalizio dei due autori. Nel 1997, sempre a firma Bruschini-Tentori, esce un volume dedicato al cinema gotico: Operazione paura. I registi del Gotico italiano con prefazione di Pupi Avati. È invece del regista Enzo G. Castellari la prefazione di Città violente, il cinema poliziesco italiano, dedicato al cinema poliziottesco. La carriera di sceneggiatore cinematografico di Tentori è iniziata grazie all’incontro con uno degli autori più importanti del cinema horror, Lucio Fulci, per il quale ha scritto il soggetto di Demonia(non accreditato) e la sceneggiatura di Un gatto nel cervello. In seguito ha collaborato, tra gli altri, con Joe D’Amato (Ritorno dalla morte – Frankenstein 2000), Sergio Stivaletti (I tre volti del terrore) e Bruno Mattei (L’isola dei morti viventi, Anime perse, Zombi: La creazione). Ha scritto, insieme a Dario Argento e a Stefano Piani, la sceneggiatura di Dracula 3D, per la regia dello stesso Argento. Tentori si è occupato anche di narrativa di genere noir, fantastica e horror, curando antologie, scrivendo racconti e la novelisation del film Inferno di Dario Argento.
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