Il tendone dei sogni

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23/12/2020, ore 06:16

Sanja, figlia di genitori divorziati, vive insieme alla madre a Cavtat, una cittadina a sud della Croazia, affacciata sul Mar Adriatico. Quando però la madre decide di andare a vivere a Bari con Renato, il nuovo compagno, e i gemelli nati poco tempo prima dalla loro unione, il padre si oppone al trasferimento della figlia in Italia; Sanja si trasferisce quindi a Belgrado, a casa del padre e della nuova compagna, e la loro Tanja. A Belgrado Sanja trascorre l’infanzia e l’adolescenza, vive numerose esperienze e stringe moltissime amicizie, si diverte e conosce l’amore, sposandosi molto giovane con Hili, che le darà la bellissima Katarina. La guerra distrugge ben presto non solo il loro idillio, ma anche tutta la Jugoslavia; le continue rivolte interne e l’instabilità del paese costringono Sanja e la piccola Katy a fuggire in Italia, dove si ricostruirà presto una casa, una famiglia, un lavoro e dove soprattutto nascerà Alissa. Durante una calda giornata di giugno, arriva a Pesaro il famoso Circo Moira Orfei, con i suoi colorati personaggi, che inizialmente sono clienti della pizzeria di Giancarlo, il marito di Sanja, ma diventano in pochi giorni loro amici. È durante quel periodo che quest’ultima incontra Gianchi, un cowboy del circo che si innamora di lei a prima vista e che farà di tutto per farle conoscere quel mondo…
Libro d’esordio per Sanja Hiblović Regazzoni, che racconta le sue avventure da quando era bambina. Una bambina allegra, cresciuta in una famiglia allargata, circondata dall’affetto della famiglia, delle cugine e dei nuovi fratelli, colma di amore infantile, puro e semplice; una bambina che ama la natura, il mare, l’estate e le piccole cose; una bambina che cerca sempre di anteporre la felicità degli altri alla propria, molto sensibile e attenta ai comportamenti e ai piccolissimi dettagli nell’atteggiamento e nella voce dei suoi familiari. Una ragazza (e poi una donna) innamorata della vita e dell’amore, dei figli e dei genitori, dell’Italia, della Croazia e della Serbia; una donna all’apparenza forte e sicura di sé che troppe volte è fragile e che ha bisogno di parlare con la sua parte più profonda, meglio se di fronte al mare. L’autrice riesce a narrare eventi tristi, malinconici e distruttivi come la morte e la guerra con un linguaggio semplice, scorrevole e che cattura il lettore, perché non vengono mai indicati come problemi insormontabili o irrisolvibili, ma come semplici momenti della vita, che si possono superare grazie all’amore.


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