Così fu quell’amore dal mancato finale
Così splendido e vero da potervi ingannare.
[Fabrizio De André, Dolcenera]
Federica si fermò in mezzo al marciapiedi, voltandosi poi di scatto.
Era certa che qualcuno la stesse seguendo.
Non vide nessun viso familiare ma percepì un movimento veloce, quasi uno scatto.
Abbassò gli occhiali da sole sul naso e rimase ferma a guardare la gente che la superava urtandola appena.
Riprese a camminare, ma più lentamente.
Una ventina di metri dopo si infilò in un negozio d’abbigliamento.
Fece cenno alla commessa di aspettare e fingendo di dare un’occhiata a un tubino appeso in prossimità della vetrina non perse d’occhio la strada.
Attese con pazienza circa un paio di minuti, senza notare nulla di sospetto.
Stava per rivolgersi nuovamente alla commessa quando notò l’avvicinarsi di un uomo sulla cinquantina basso e tarchiato, si era fermato a fumare in prossimità del negozio.
Non si guardava attorno, ma aveva gli occhi fissi sulla vetrina della boutique, nonostante vendesse solo abbigliamento femminile.
Federica ruotò lo sguardo all’interno. Il negozio era piuttosto ampio, ma non c’era nessun altro a parte lei e due commesse intente a ripiegare gli abiti in prossimità dei camerini.
Quell’uomo non aspettava nessuno. O forse aspettava proprio lei.
L’uomo misterioso tirò fuori il cellulare e digitò qualcosa, spense la sigaretta e proseguì oltre.
Federica tirò un sospiro di sollievo.
Forse si era sbagliata.