Guida sentimentale all'isola di Kos

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07/10/2016, ore 15:15

Ci sono luoghi che segnano una vita: regioni, città, territori che pur lontani dalle proprie origini possono diventare terra d'elezione, rifugio o vero e proprio paradiso. Ed è così il suo paradiso che Diego Zandel definisce l'isola di Kos, la terza isola più grande del Dodecanneso, possedimento italiano dal 1912 al 1947, che lui scoprì la prima volta nel 1969, e dove da allora continua a tornare. Ora Zandel, nato un in campo profughi nel '48 da genitori fiumani esuli, in questo suo "Manuale sentimentale dell'Isola di Kos" (Oltre Edizioni, pagg. 355, euro16,00) illustra e racconta la "sua" isola in un libro che è a un tempo guida, reportage, racconto storico. Ma che è soprattutto un canto d'amore per Anna, la donna, originaria dell'isola, che Zandel ha amato per quarant'anni e che oggi non c'è più.

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