Alla Domus la guida di Camilla Marini: la capitale raccontata da celebrità femminili del passato
Una delle prime cose che distinguono «Parigi» (Oltre Edizioni, 2016), di Camilla Marini, da una qualunque guida della Ville Lumière, è una sua eleganza, un suo essere libro quasi prima che vademecum/ baedeker. L'autrice la presenta oggi, ore 17,30, alla Domus Bergamo, per la Fiera dei Librai. Eleganza della veste tipografica, intanto, delle illustrazioni, carta, caratteri, impaginazione. Impaginazione anche nel senso della struttura. La capitale francese è divisa in varie zone, di ognuna delle quali è nume, ninfa introduttrice, ideale accompagnatrice, una celebrità femminile del passato, che in quelle strade, piazze, palazzi, ha vissuto e lavorato, che a quella geografia urbana si è variamente legata, ove ha lasciato memoria di sé, ove si trova un museo a lei dedicato, una casa ove ha vissuto, un teatro ove si esibiva. Coco Chanel è anima del perimetro Place de la Concorde-Madeleine-Place Vendurne; la scrittrice Colette di Palais Royal; la scultrice Camille Claudel, sorella del più famoso Paul, dell.' Île SaintLouis. Ad una breve biografia di queste otto donne (anche Suzanne Valadon, madre di Utrillo, Sarah Bernhardt, Kiki, Mata Hari, Edith Piaf) segue la parte di «guida ai luoghi», sempre nel segno della loro «regina»: un suggerimento di itinerario, per non perdere le bellezze, testimonianze, ricchezze meno rinunciabili dei quartieri/arrondissements. Seguono suggerimenti, ancora diffusi e tutt'altro che telegrafici, su dove «Mangiare e bere» e dove «Dormire». V. G.
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