Marina, morti bianche d'amianto |
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04/10/2017, ore 12:49
| La guerra della flotta contaminata C'è una grande battaglia che l'Italia e la Marina militare hanno perduto. Una battaglia che ha fatto tra i marinai il maggior numero di Caduti dopo la seconda guerra mondiale. Più morti che a Nassiriya, più che in tutte le missioni militari italiane all'estero messe insieme. Sono oltre seicento i Caduti in questa battaglia, e non è finita. Perché nel momento in cui scriviamo, altri continuano a morire: il picco di questa tragedia sarà toccato nel 2021. Ma mentre agli altri Caduti l'Italia riconosce onori, monumenti, medaglie, intitola strade e piazze e aule d'università, a questi nega persino il riconoscimento di essere vittime del dovere, nega con disonorevoli trucchetti burocratici una pensione, un equo risarcimento. Nega la giustizia ai marinai morti perché hanno respirato amianto nelle navi. «Navi di amianto» è il libro che racconta questa Caporetto della nostra Marina militare. Lo hanno scritto due giornalisti del Gazzettino, Lino Lava e Giuseppe Pietrobelli, storici cronisti di nera e di giudiziaria...
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