Quando ci capita di leggere una frase provocatoria tipo “il giallo italiano non esiste”, non vuol dire che si riferisca ad una inesistenza o ad una pochezza della letteratura italiana di genere; semmai al fatto che “esistono tanti gialli italiani, di diversi livelli letterari”. Massimo Carloni, proprio per questo motivo, qualche anno fa ha proposto ai lettori una sorta di rassegna “geografica” del giallo – noir; e riguardo gli scrittori romani e laziali – o quanto meno riguardo coloro che hanno ambientato i loro racconti nell’area della capitale – ci ha ricordato una certa loro vocazione al “giallo politico”, “impegnato nel sociale, teso a denunciare le zone oscure della nostra cronaca più o meno recente”
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