Fin da studente della VB del liceo-ginnasio “Andrea D’Oria”, Bruno Lauzi ha sempre avvertito la “necessità” dell’armonia delle parole, che durerà in lui per tutta la vita. E così, oltre che cantautore tra i più originali e amati, a partire dagli anni Novanta ha scritto numerose poesie (accolte con diffidenza da gran parte della critica, sospettosa verso chi proviene dal successo in altri campi artistici): e, dopo l’esordio nel 1994 con I mari interni, ecco Riapprodi, Versi facili, Esercizi di sguardo e (postumo) Agli immobili cieli. Questo libro, intitolato Ricomporre armonie, titolo tratto dal primo verso di una sua poesia, raccoglie per la prima volta tutta l’opera poetica di Bruno Lauzi a cura di Francesco De Nicola.
BRUNO LAUZI (Asmara 1937 – Milano 2006) è ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta ‘scuola genovese’ da cui nacque la canzone moderna italiana. Ha conosciuto e condiviso insieme al suo amico e compagno di banco Luigi Tenco al Ginnasio ‘Andrea Doria’ di Genova la passione per i film musicali e per il jazz. Dopo una vita di successi come cantautore, si è dedicato con successo alla letteratura pubblicando i libri di poesie I mari interni (Crocetti, 1994), Riapprodi (Rangoni, 1996), Esercizi di sguardo (Edizioni marittime, 2002) e il romanzo Il caso del pompelmo levigato (Bompiani, 2005).
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