Dall’esperienza del corso di “Addestramento Mentale: un supporto alla formazione del musicista” tenuto presso il Conservatorio “Giacomo Puccini” della Spezia, l’autrice elabora quel percorso didattico in un progetto di ricerca, su un tema che ancora non è entrato a pieno titolo nella didattica ufficiale delle istituzioni AFAM. Conosciuto come “ansia da prestazione”, in realtà si tratta di qualcosa di molto più articolato, del quale, l’apprendimento di una corretta gestione delle proprie emozioni è solo il punto di partenza.
L’aspetto emozionale, che investe la figura del musicista in quanto tale, non può più essere relegato alla maggiore o minore forza d’animo del singolo musicista. Anzi, forse è giunto il momento di mettere definitivamente da parte alcuni cliché, che ancora oggi continuano a sopravvivere.
Per esempio considerare normale uno stato ansioso, più o meno invalidante, prima di un concerto, un esame o una semplice esercitazione di classe. Al contrario, saper gestire lo stress da palcoscenico, è qualcosa che si può e si deve imparare. Infatti, osservando il problema dal punto di vista dei musicisti, è emerso che fare musica, può rivelarsi un ostacolo al loro benessere psicofisico, proprio per l’incapacità di affrontare le sfide che si presentano di volta in volta.
Per cui, anche in ambito artistico musicale, l’introduzione di buone pratiche riconducibili alla mindfulness o a sámatha, hanno dato risultati assai significativi in merito all’ottenimento di quel benessere indispensabile per raggiungere alti livelli professionali.
Risulta evidente che, alzando i livelli di consapevolezza, concentrazione e attenzione, i musicisti possono sviluppare migliori capacità di esecuzione sentendosi perfettamente a proprio agio.
Ma non solo mindfulness o sámatha, parallelamente, ed è questo il valore aggiunto, nel percorso illustrato in questo saggio si pone l’accento anche sull’efficacia di un addestramento di tipo cognitivo. Aspetto non trascurabile che mette al centro alcune potenzialità della mente umana che altrimenti rimarrebbero inutilizzate.
Raccontare che esiste una soluzione ai problemi emotivi, tramite un percorso funzionale e strutturato, può essere molto utile a chi si dedica all’arte musicale a tutti i livelli. Il saggio inoltre, è corredato di alcuni esercizi in riferimento agli argomenti trattati, che sono stati sperimentati nelle varie edizioni del corso, inseriti in apposite schede per una più rapida consultazione.
L’aspetto emozionale, che investe la figura del musicista in quanto tale, non può più essere relegato alla maggiore o minore forza d’animo del singolo musicista. Anzi, forse è giunto il momento di mettere definitivamente da parte alcuni cliché, che ancora oggi continuano a sopravvivere.
Per esempio considerare normale uno stato ansioso, più o meno invalidante, prima di un concerto, un esame o una semplice esercitazione di classe. Al contrario, saper gestire lo stress da palcoscenico, è qualcosa che si può e si deve imparare. Infatti, osservando il problema dal punto di vista dei musicisti, è emerso che fare musica, può rivelarsi un ostacolo al loro benessere psicofisico, proprio per l’incapacità di affrontare le sfide che si presentano di volta in volta.
Per cui, anche in ambito artistico musicale, l’introduzione di buone pratiche riconducibili alla mindfulness o a sámatha, hanno dato risultati assai significativi in merito all’ottenimento di quel benessere indispensabile per raggiungere alti livelli professionali.
Risulta evidente che, alzando i livelli di consapevolezza, concentrazione e attenzione, i musicisti possono sviluppare migliori capacità di esecuzione sentendosi perfettamente a proprio agio.
Ma non solo mindfulness o sámatha, parallelamente, ed è questo il valore aggiunto, nel percorso illustrato in questo saggio si pone l’accento anche sull’efficacia di un addestramento di tipo cognitivo. Aspetto non trascurabile che mette al centro alcune potenzialità della mente umana che altrimenti rimarrebbero inutilizzate.
Raccontare che esiste una soluzione ai problemi emotivi, tramite un percorso funzionale e strutturato, può essere molto utile a chi si dedica all’arte musicale a tutti i livelli. Il saggio inoltre, è corredato di alcuni esercizi in riferimento agli argomenti trattati, che sono stati sperimentati nelle varie edizioni del corso, inseriti in apposite schede per una più rapida consultazione.
Marchio editoriale
disponibile a fine gennaio 2025
copertina: softback con alette — brossura
collana: FOTOGRAFIA E PAROLA
genere: Saggistica
tag: musicologia
ISBN:
copertina: softback con alette — brossura
collana: FOTOGRAFIA E PAROLA
genere: Saggistica
tag: musicologia
ISBN: