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Vite maledette la bellezza delle anime perdute

Vito Molinari, regista televisivo e teatrale di grande fama, con il suo libro Vite Maledette, edito da Gammar, rende omaggio a cinque grandi nomi dellarte italiana. I protagonisti appartengono a cinque epoche diverse e sono autori di autentici capolavori di musica e pittura. Nel libro questi artisti si raccontano post mortem come fantasmi che dallesterno guardano ai drammi della propria vita e agli impulsi che li hanno indotti a creare le loro opere, quasi a voler riscrivere la propria vita oltre la vita. La loro fama di artisti maledetti, del resto, accompagna con unaura drammatica e passionale le opere che essi ci hanno lasciato e che ancora oggi evocano in noi meraviglia e il ricordo della loro drammatica esistenza; fantasmi, appunto, che manifestano la loro eternit.

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Vito Molinari, regista televisivo e teatrale di grande fama, con il suo libro Vite Maledette, edito da Gammar, rende omaggio a cinque grandi nomi dellarte italiana. I protagonisti appartengono a cinque epoche diverse e sono autori di autentici capolavori di musica e pittura. Nel libro questi artisti si raccontano post mortem come fantasmi che dallesterno guardano ai drammi della propria vita e agli impulsi che li hanno indotti a creare le loro opere, quasi a voler riscrivere la propria vita oltre la vita. La loro fama di artisti maledetti, del resto, accompagna con unaura drammatica e passionale le opere che essi ci hanno lasciato e che ancora oggi evocano in noi meraviglia e il ricordo della loro drammatica esistenza; fantasmi, appunto, che manifestano la loro eternit.

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Quando l'amor di patria pericoloso

Non sono in molti a conoscere la vicenda storica di Maria Pasquinelli, e chi la sa, la sbandiera come un vessillo politico della Destra, anche quella pi estrema, come una pasionaria nera del secondo conflitto mondiale e dellimmediato dopoguerra. Personaggio sicuramente complesso e sfaccettato, la Pasquinelli, maestra elementare, fervente patriota, infarcita di miti risorgimentali e cresciuta nellentusiasmo verso il regime e la mistica fascista, sembra volere, come in una tragedia greca, inseguire la morte, immolarsi per una causa, della quale, poi, sar la prima a ricredersi. Se non tornassi pi scriver raccomandate alla mia famiglia di non affliggersi. Ho sempre creduto che la morte per lIdeale fosse la pi bella. Dite che ho realizzato il mio sogno. Non sono in molti a conoscere la vice

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Non sono in molti a conoscere la vicenda storica di Maria Pasquinelli, e chi la sa, la sbandiera come un vessillo politico della Destra, anche quella pi estrema, come una pasionaria nera del secondo conflitto mondiale e dellimmediato dopoguerra. Personaggio sicuramente complesso e sfaccettato, la Pasquinelli, maestra elementare, fervente patriota, infarcita di miti risorgimentali e cresciuta nellentusiasmo verso il regime e la mistica fascista, sembra volere, come in una tragedia greca, inseguire la morte, immolarsi per una causa, della quale, poi, sar la prima a ricredersi. Se non tornassi pi scriver raccomandate alla mia famiglia di non affliggersi. Ho sempre creduto che la morte per lIdeale fosse la pi bella. Dite che ho realizzato il mio sogno. Non sono in molti a conoscere la vice

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Rossi o neri, tutti contro gli italiani

Settembre 1943: Maria Pasquinelli, la donna che il 10 febbraio 1947 uccider il generale inglese Robert de Winton per protestare contro il diktat imposto a Parigi dagli Alleati allItalia, insegnante a Spalato nei convulsi giorni dellArmistizio. Le sue memorie, appena ripubblicate, raccontano le prime fasi della pulizia etnica che si sarebbe sviluppata negli anni successivi e che si basava su un odio antiitaliano pi etnico che ideologico. Lo sfaldarsi delle autorit militari italiane, lavanzata dei partigiani jugoslavi e le fucilazioni di tanti suoi colleghi. Poi linizio delloccupazione ustascia della Dalmazia, favorita dai tedeschi. Un cambio di regime che per gli ultimi italiani di Spalato non fece differenza: rossi o fascisti croati, il destino non poteva essere che lesilio

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Settembre 1943: Maria Pasquinelli, la donna che il 10 febbraio 1947 uccider il generale inglese Robert de Winton per protestare contro il diktat imposto a Parigi dagli Alleati allItalia, insegnante a Spalato nei convulsi giorni dellArmistizio. Le sue memorie, appena ripubblicate, raccontano le prime fasi della pulizia etnica che si sarebbe sviluppata negli anni successivi e che si basava su un odio antiitaliano pi etnico che ideologico. Lo sfaldarsi delle autorit militari italiane, lavanzata dei partigiani jugoslavi e le fucilazioni di tanti suoi colleghi. Poi linizio delloccupazione ustascia della Dalmazia, favorita dai tedeschi. Un cambio di regime che per gli ultimi italiani di Spalato non fece differenza: rossi o fascisti croati, il destino non poteva essere che lesilio

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Libri indipendenti: da Tarquinia alla Milano untrice, ecco le uscite che ho scelto per voi

Arrivano parole dal jazz, di Nicola Vacca (Oltre Edizioni). Ritratti di grandi musicisti, liriche dedicate alle voci femminili che hanno reso grande il jazz...

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Arrivano parole dal jazz, di Nicola Vacca (Oltre Edizioni). Ritratti di grandi musicisti, liriche dedicate alle voci femminili che hanno reso grande il jazz...

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Miss Marx. La figlia del Capitale

Eleanor Marx, detta Tussy, aveva un cognome che oggi sarebbe pesante da portare. Questa sua biografia ci porta nel mondo della Londra della seconda rivoluzione industriale, ripercorrendo le fasi della breve ma intensa vita di una donna che ha saputo conquistare un ruolo di rilievo nella societ del tempo. Il racconto, scritto con uno stile quasi discorsivo, arricchito da approfondimenti sul caso del presunto figlio illegittimo di Marx, in parte inediti, e da riferimenti continui alla nostra attualit. Non manca una appendice di curiosit, fatti e personaggi, nonch una bibliografia con pubblicazioni recenti.

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Eleanor Marx, detta Tussy, aveva un cognome che oggi sarebbe pesante da portare. Questa sua biografia ci porta nel mondo della Londra della seconda rivoluzione industriale, ripercorrendo le fasi della breve ma intensa vita di una donna che ha saputo conquistare un ruolo di rilievo nella societ del tempo. Il racconto, scritto con uno stile quasi discorsivo, arricchito da approfondimenti sul caso del presunto figlio illegittimo di Marx, in parte inediti, e da riferimenti continui alla nostra attualit. Non manca una appendice di curiosit, fatti e personaggi, nonch una bibliografia con pubblicazioni recenti.

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Cartagine oltre il mito

C una sorta di mitologia attorno alla citt fenicia di Cartagine che nasce con la sua fondatrice, Elissa, in fuga da Tiro siamo nel IX secolo a.C., chiamata Didone dalla popolazione della costa africana (dove infine la fuga termina) e continua con la costruzione della citt nuova, Qrt Hdst secondo la toponomastica punica. I Fenici sono marinai-commercianti, alla perenne ricerca di oro e argento (cos li descrivono Erodoto e Diodoro Siculo), seguaci di di sanguinari: ma forse qui il mito dei tophet uno visibile sullisola di Mozia, di fronte a Marsala cio i cimiteri che conterrebbero i resti di infanti sacrificati deve la sua origine pi a una storiografia greca partigiana, e ai romanzi di Flaubert, che alla realt storica.

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C una sorta di mitologia attorno alla citt fenicia di Cartagine che nasce con la sua fondatrice, Elissa, in fuga da Tiro siamo nel IX secolo a.C., chiamata Didone dalla popolazione della costa africana (dove infine la fuga termina) e continua con la costruzione della citt nuova, Qrt Hdst secondo la toponomastica punica. I Fenici sono marinai-commercianti, alla perenne ricerca di oro e argento (cos li descrivono Erodoto e Diodoro Siculo), seguaci di di sanguinari: ma forse qui il mito dei tophet uno visibile sullisola di Mozia, di fronte a Marsala cio i cimiteri che conterrebbero i resti di infanti sacrificati deve la sua origine pi a una storiografia greca partigiana, e ai romanzi di Flaubert, che alla realt storica.

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