Una musica che manda in frantumi il rumore un miracolo che pu accadere solo nel silenzio, il silenzio del jazz, come scrive Nicola Vacca nella sua ultima raccolta di poesie in ascolto, appunto, di quelle parole: le parole dal jazz
Una musica che manda in frantumi il rumore un miracolo che pu accadere solo nel silenzio, il silenzio del jazz, come scrive Nicola Vacca nella sua ultima raccolta di poesie in ascolto, appunto, di quelle parole: le parole dal jazz
Aljoa Curavić gi stato presente su questo blog circa dieci anni fa almeno in un paio di occasioni, una delle quali riguarda un suo interessante articolo intitolato Trasparenze di confine...
Aljoa Curavić gi stato presente su questo blog circa dieci anni fa almeno in un paio di occasioni, una delle quali riguarda un suo interessante articolo intitolato Trasparenze di confine...
Un viaggio nella letteratura bresciana, alla scoperta di scrittori forse poco conosciuti dai pi ma certamente portatori di una dimensione culturale e di una intensit spirituale non irrilevanti
Un viaggio nella letteratura bresciana, alla scoperta di scrittori forse poco conosciuti dai pi ma certamente portatori di una dimensione culturale e di una intensit spirituale non irrilevanti
Vito Molinari, regista televisivo e teatrale di grande fama, con il suo libro Vite Maledette, edito da Gammar, rende omaggio a cinque grandi nomi dellarte italiana.
I protagonisti appartengono a cinque epoche diverse e sono autori di autentici capolavori di musica e pittura.
Nel libro questi artisti si raccontano post mortem come fantasmi che dallesterno guardano ai drammi della propria vita e agli impulsi che li hanno indotti a creare le loro opere, quasi a voler riscrivere la propria vita oltre la vita.
La loro fama di artisti maledetti, del resto, accompagna con unaura drammatica e passionale le opere che essi ci hanno lasciato e che ancora oggi evocano in noi meraviglia e il ricordo della loro drammatica esistenza; fantasmi, appunto, che manifestano la loro eternit.
Vito Molinari, regista televisivo e teatrale di grande fama, con il suo libro Vite Maledette, edito da Gammar, rende omaggio a cinque grandi nomi dellarte italiana.
I protagonisti appartengono a cinque epoche diverse e sono autori di autentici capolavori di musica e pittura.
Nel libro questi artisti si raccontano post mortem come fantasmi che dallesterno guardano ai drammi della propria vita e agli impulsi che li hanno indotti a creare le loro opere, quasi a voler riscrivere la propria vita oltre la vita.
La loro fama di artisti maledetti, del resto, accompagna con unaura drammatica e passionale le opere che essi ci hanno lasciato e che ancora oggi evocano in noi meraviglia e il ricordo della loro drammatica esistenza; fantasmi, appunto, che manifestano la loro eternit.
Non sono in molti a conoscere la vicenda storica di Maria Pasquinelli, e chi la sa, la sbandiera come un vessillo politico della Destra, anche quella pi estrema, come una pasionaria nera del secondo conflitto mondiale e dellimmediato dopoguerra.
Personaggio sicuramente complesso e sfaccettato, la Pasquinelli, maestra elementare, fervente patriota, infarcita di miti risorgimentali e cresciuta nellentusiasmo verso il regime e la mistica fascista, sembra volere, come in una tragedia greca, inseguire la morte, immolarsi per una causa, della quale, poi, sar la prima a ricredersi. Se non tornassi pi scriver raccomandate alla mia famiglia di non affliggersi. Ho sempre creduto che la morte per lIdeale fosse la pi bella. Dite che ho realizzato il mio sogno. Non sono in molti a conoscere la vice
Non sono in molti a conoscere la vicenda storica di Maria Pasquinelli, e chi la sa, la sbandiera come un vessillo politico della Destra, anche quella pi estrema, come una pasionaria nera del secondo conflitto mondiale e dellimmediato dopoguerra.
Personaggio sicuramente complesso e sfaccettato, la Pasquinelli, maestra elementare, fervente patriota, infarcita di miti risorgimentali e cresciuta nellentusiasmo verso il regime e la mistica fascista, sembra volere, come in una tragedia greca, inseguire la morte, immolarsi per una causa, della quale, poi, sar la prima a ricredersi. Se non tornassi pi scriver raccomandate alla mia famiglia di non affliggersi. Ho sempre creduto che la morte per lIdeale fosse la pi bella. Dite che ho realizzato il mio sogno. Non sono in molti a conoscere la vice
Settembre 1943: Maria Pasquinelli, la donna che il 10 febbraio 1947 uccider il generale inglese Robert de Winton per protestare contro il diktat imposto a Parigi dagli Alleati allItalia, insegnante a Spalato nei convulsi giorni dellArmistizio. Le sue memorie, appena ripubblicate, raccontano le prime fasi della pulizia etnica che si sarebbe sviluppata negli anni successivi e che si basava su un odio antiitaliano pi etnico che ideologico. Lo sfaldarsi delle autorit militari italiane, lavanzata dei partigiani jugoslavi e le fucilazioni di tanti suoi colleghi. Poi linizio delloccupazione ustascia della Dalmazia, favorita dai tedeschi. Un cambio di regime che per gli ultimi italiani di Spalato non fece differenza: rossi o fascisti croati, il destino non poteva essere che lesilio
Settembre 1943: Maria Pasquinelli, la donna che il 10 febbraio 1947 uccider il generale inglese Robert de Winton per protestare contro il diktat imposto a Parigi dagli Alleati allItalia, insegnante a Spalato nei convulsi giorni dellArmistizio. Le sue memorie, appena ripubblicate, raccontano le prime fasi della pulizia etnica che si sarebbe sviluppata negli anni successivi e che si basava su un odio antiitaliano pi etnico che ideologico. Lo sfaldarsi delle autorit militari italiane, lavanzata dei partigiani jugoslavi e le fucilazioni di tanti suoi colleghi. Poi linizio delloccupazione ustascia della Dalmazia, favorita dai tedeschi. Un cambio di regime che per gli ultimi italiani di Spalato non fece differenza: rossi o fascisti croati, il destino non poteva essere che lesilio