Chi lavrebbe detto che tutta la storia sarebbe cominciata da un nome: Carmela. Era il nome di mia nonna di uno di quei paesi del Sud che si portano dietro il ricordo di luoghi lontani come lAlbania e con esso le tradizioni e lantica lingua arbereshe...
Chi lavrebbe detto che tutta la storia sarebbe cominciata da un nome: Carmela. Era il nome di mia nonna di uno di quei paesi del Sud che si portano dietro il ricordo di luoghi lontani come lAlbania e con esso le tradizioni e lantica lingua arbereshe...
Il tema della potest territoriale sul Nagorno-Karabakh, regione geografica senza sbocco sul mare, situata nel Caucaso meridionale e di fatto appartenente geograficamente allAltopiano armeno, contesa tra lArmenia e lAzerbaigian...
Il tema della potest territoriale sul Nagorno-Karabakh, regione geografica senza sbocco sul mare, situata nel Caucaso meridionale e di fatto appartenente geograficamente allAltopiano armeno, contesa tra lArmenia e lAzerbaigian...
Sono Rosanna Turcinovich Giuricin, giornalista, nata a Rovigno (Pola) nel 1957, faccio parte della Comunit nazionale italiana in Istria. La passione per la scrittura nasce con me e da allora mi ha sempre accompagnata: questo il mio curriculum, in terza persona, per una sorta di pudore. Si formata al quotidiano La Voce del Popolo di Fiume...
Sono Rosanna Turcinovich Giuricin, giornalista, nata a Rovigno (Pola) nel 1957, faccio parte della Comunit nazionale italiana in Istria. La passione per la scrittura nasce con me e da allora mi ha sempre accompagnata: questo il mio curriculum, in terza persona, per una sorta di pudore. Si formata al quotidiano La Voce del Popolo di Fiume...
Guardare con gli occhi di un poeta, attraverso i suoi occhi illuminati dispirazione, guardare dove loltre acquisisce il linguaggio della vita e si avvicina a noi con il suo segreto
Guardare con gli occhi di un poeta, attraverso i suoi occhi illuminati dispirazione, guardare dove loltre acquisisce il linguaggio della vita e si avvicina a noi con il suo segreto
IMI. Dietro questa sigla, neutra e fredda, c il mondo degli internati militari italiani. La burocrazia ossessiva e cieca port i tedeschi a definire in tal modo i soldati e gli ufficiali italiani, prima rastrellati e poi deportati (perch di deportazione si tratt) in Germania, subito dopo l8 settembre 1943, data della firma dellarmistizio. Quasi una macabra ironia della storia se si pensa che, allinizio, furono dichiarati prigionieri di guerra. Fu Hitler stesso a intervenire e per evitare che in quanto tali venissero riconosciute le tutele della Convenzione di Ginevra, fece cambiare il loro status. E quella di internati militari divenne la cornice normativa con cui si chiudeva a questi soldati ogni possibile tutela
IMI. Dietro questa sigla, neutra e fredda, c il mondo degli internati militari italiani. La burocrazia ossessiva e cieca port i tedeschi a definire in tal modo i soldati e gli ufficiali italiani, prima rastrellati e poi deportati (perch di deportazione si tratt) in Germania, subito dopo l8 settembre 1943, data della firma dellarmistizio. Quasi una macabra ironia della storia se si pensa che, allinizio, furono dichiarati prigionieri di guerra. Fu Hitler stesso a intervenire e per evitare che in quanto tali venissero riconosciute le tutele della Convenzione di Ginevra, fece cambiare il loro status. E quella di internati militari divenne la cornice normativa con cui si chiudeva a questi soldati ogni possibile tutela
Da «Esuli due voilte»
I primi gruppi di corregionali, sbarcati al Pier 21 di Halifax (la Ellis Island del Canada), erano stati caricati su treni scomodi e lenti, assegnati a diverse destinazioni di inserimento nella realt del Paese. Soprattutto fattorie dove il loro lavoro era necessario per supportare popolazioni insediate da qualche tempo, legate a tradizioni, ritmi e organizzazione sociale ormai desueti nell'Europa che gli esuli si erano lasciati alle spalle. Gli europei portavano Oltreoceano un'evoluzione civile e culturale che nel nuovo mondo non era ancora giunta...
Da «Esuli due voilte»
I primi gruppi di corregionali, sbarcati al Pier 21 di Halifax (la Ellis Island del Canada), erano stati caricati su treni scomodi e lenti, assegnati a diverse destinazioni di inserimento nella realt del Paese. Soprattutto fattorie dove il loro lavoro era necessario per supportare popolazioni insediate da qualche tempo, legate a tradizioni, ritmi e organizzazione sociale ormai desueti nell'Europa che gli esuli si erano lasciati alle spalle. Gli europei portavano Oltreoceano un'evoluzione civile e culturale che nel nuovo mondo non era ancora giunta...